Genesi è il primo libro della Torah, termine con il quale vengono designati i primi cinque libri della Bibbia (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio), che assieme costituiscono la Legge. È qui che sono poste le fondamenta della storia, che fungeranno da retroscena di tutto ciò che seguirà nell’intera Scrittura. Sarà qui che ci sarà dato di conoscere non soltanto la creazione di tutte le cose, visibili e invisibili, ma anche Colui che ha creato l’universo, ed in particolare l’essere umano a propria immagine. Inoltre Genesi ci insegna da dove proviene il male, fornendo così la spiegazione della presenza reale del dolore e della morte nel mondo. Questo libro è il seme dal quale nasce ogni cibo delle Scritture; il giardino in cui sbocciano tutti i fiori della storia.
Nel corso dei suoi cinquanta capitoli, il libro ci presenta la meravigliosa realtà di un Dio pienamente buono e sovrano. Un Dio che si rivela non solo come Creatore ma anche come Redentore, come Colui che dà forma a tutte le cose, e stabilisce il proprio patto, la Sua scelta alleanza, al fine di benedire tutta la terra. La Genesi racconta l’origine della storia, ed infatti la narrazione è il genere letterario principale mediante il quale Dio sceglie di farsi conoscere. D’altro canto si tratta però di un racconto selettivo della storia, poiché l’obiettivo del libro non è quello di riportare gli avvenimenti in quanto tali, bensì quello di rivelare il Carattere dell’unico vero Dio attraverso gli avvenimenti della storia. La disposizione del materiale non segue dunque criteri storici rigidamente definiti, ma procede piuttosto con una narrativa consapevolmente selettiva: l’intento del testo è infatti essenzialmente teologico. Di conseguenza i capitoli 1-11 riassumono un vasto periodo della storia umana (di almeno 4000 anni), prima che i capitoli 12-50 si concentrano sulle promesse date ad un solo uomo chiamato Abramo. Il rallentamento esagerato della narrativa, da quattromila anni nei primi undici capitoli a quattro generazioni nei restanti trentanove, è dovuto al fatto che la Genesi è una selezione consapevole di eventi, raggruppati per mettere a fuoco e presentare un Dio che si manifesta come buono e sovrano nella duplice opera di creazione e redenzione.
Tanto le fonti ebraiche quanto quelle cristiane sono unanimi nell’attribuire l’intera Torah a Mosè. Il titolo stesso del libro deriva dalla parola greca per “origini/inizi”, mentre nell’ebraico, in cui i libri sono privi di nome e vengono dunque designati con la prima parola del testo, esso è più suggestivo, in quanto bereshit significa “inizio” (nel tempo), ma mantiene anche il senso di “fonte”, ossia capo, testa, autorità. Tale titolo anticipa sinteticamente un libro che parlerà dell’inizio di ogni cosa da un punto di vista non soltanto temporale ma anche sostanziale; la Genesi ricondurrà la Fonte di ogni espressione di vita alla realtà stessa di Dio, ed al fatto che tutto precede da Colui che è il Capo ed ha autorità su ogni aspetto del creato!
In questa prospettiva si comincia ad intravedere come l’atto creativo di Dio dia alla luce un progetto; tutto il creato sussiste in Colui che è il Capo di ogni cosa, un Dio attivo sia nel creare sia nell’eleggere alla salvezza. Ed è proprio in questa duplice azione che s’intrecciano i Suoi principali Nomi: Elohim (Dio) e Jhvé (Signore); sarebbe a dire il Dio Creatore e Redentore, assolutamente sovrano, che non rinnega mai la propria opera. Se da un lato la Genesi parla del Creatore e della creazione, dall’altro parla di una grazia che elegge alla salvezza, radicata nel patto stesso.
Per quanto riguarda il periodo storico coperto dalla narrazione, la prima parte del libro (cap. 1-11) ha luogo nell’età del bronzo antica, tra il 3200 ed il 2000 a.C., mentre il racconto da Abramo in poi (cap. 12-50) si svolge nell’età del bronzo media, dal 2000 al 1500 a.C.; nel corso di quest’ultima si assiste all’ascesa di due formidabili imperi in particolare, quello degli Ittiti e quello degli Egiziani, descritto sopratutto nel racconto conclusivo di Giuseppe (cap. 37-50).
Genesi
Nel principio…
Gian Paolo Aranzulla
Questo libro è un invito a studiare la Genesi con una guida sicura. Infatti Gian Paolo Aranzulla incarna una miscela piuttosto rara nell’attuale movimento evangelico italiano. Egli è un esegeta (interprete) di grande competenza, un teologo biblico ben preparato e un pastore desideroso di guidare il popolo di Dio in una conoscenza più intima dello stesso attraverso una più profonda conoscenza della sua Parola. Questo libro ti aiuterà a capire il piano del Dio creatore e redentore per il suo creato, per il suo popolo e per te.
L’autore ti prende per la mano mostrando la struttura letteraria della Genesi e facendo capire il motivo per cui questa è il metodo più efficace e valido per conoscere il disegno di Dio e, di conseguenza, anche il Dio di quel disegno.