Prefazione alla serie
La Serie 9Tratti si muove su due concettualità di fondo. Anzitutto la chiesa locale, per la vita cristiana, è di gran lunga più importante di quanto molti credenti odierni ne siano forse con- sapevoli. Noi crediamo che un credente in salute spirituale sia un membro di chiesa attivo.
Inoltre, le chiese locali crescono in vita e attività nella misura in cui si organizzano attorno alla Parola di Dio. Il Signore parla e le chiese dovrebbero ascoltarlo e seguirlo. È palmare. Quando una chiesa ascolta e segue, comincia ad assomigliare a Colui che sta seguendo. Ne riflette l’amore e la santità e ne manifesta la gloria. Una chiesa assomiglierà a Cristo nella misura in cui l’ascolta.
Ecco perché tutti i “9 Tratti” distintivi tratti dal libro di Mark Dever: Nove tratti distintivi di una chiesa sana, cominciano con la Bibbia:
- La predicazione espositiva
- Una teologia biblica
- Una comprensione biblica della Buona Notizia
- Una comprensione biblica della conversione
- Una comprensione biblica dell’evangelizzazione
- Una comprensione biblica dell’appartenenza alla chiesa
- Una disciplina biblica nella chiesa
- Un impegno a favore del discepolato cristiano e della crescita
- Una conduzione biblica della chiesa
Si potrebbe asserire molto di più sulla condotta che le chiese dovrebbero avere se volessero mostrarsi vitali, come ad esempio la preghiera, ma le nove elencate sono quelle che, a nostro avviso, appaiono oggi le più trascurate (diversamente dalla preghiera). Il nostro messaggio alle chiese è pertanto di non guardare alle migliori iniziative commerciali o le ultime tendenze, bensì a Dio. Tornate ad ascoltare la sua Parola.
Su questo cardine si articola la serie di pubblicazioni 9Tratti. I volumi intendono esaminare i 9 “distintivi” più da vicino e da differenti angolature. Alcuni sono pensati per i pastori, altri per i membri di chiesa. Siamo fiduciosi che tutti riveleranno una com- binazione di rigorosa analisi biblica, riflessione teologica, consi- derazione culturale, applicazione collettiva e persino un minimo di esortazione al livello individuale. I migliori testi cristiani sono sempre teologici e pratici.
La nostra preghiera è che il Signore usi questo testo e gli altri della serie per preparare la sua sposa, la chiesa, alla luce e lo splen- dore del giorno del suo ritorno.
Prefazione di D. A. Carson
Più di trent’anni d’insegnamento della teologia mi hanno dimostrato come gli interrogativi più controversi posti dagli studenti varino di generazione in generazione, e
lo stesso vale per il pubblico cristiano in generale. Ci sono momenti in cui si è sicuri di innescare un dibattito serrato con la domanda: che ne pensate del movimento carismatico? Oppure: vale la pena difendere il concetto di inerranza? O ancora: che ne pensate delle chiese seeker-sensitive?1 È fin troppo agevole trovare oggi persone disposte a dibattere questi temi, ma alla fine si resta di solito con poco fumo e ancor meno arrosto. Come segnala l’autore di questo volume, l’interrogativo che invece suscita un vespaio è: cos’è il Vangelo? Al che si potrebbe utilmente aggiungere una domanda simile: cos’è l’evangelismo?
Che tali interrogativi suscitino risposte mutualmente esclusive, difese spesso dogmaticamente e con solo un minimo di riflessione biblica, è francamente allarmante, in quanto le questioni in gioco sono fondamentali. Quando gli “evangelici” asseriscono opinioni speculari su cosa sia “l’evangelo”, la conclusione è che o il movi- mento evangelico è un fenomeno variegato senza alcun Vangelo accettato né senso di responsabilità di “combattere strenuamente per la fede” che il Signore ha trasmesso, una volta per sempre, a