Vivere oggi in prospettiva del Cieloa

 

 

Come dovremmo vivere oggi in prospettiva del Cielo?

Ci dicono che su questo mondo siamo dei forestieri e dei pellegrini e che dovremmo desiderare un paese migliore (Ebrei 11:13-16). Comunque sia, quel paese non è sulle nuvole – è sulla Nuova Terra. 

Le Scritture dicono: E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.” (2 Pietro 3:13). Tuttavia, molto pochi cristiani con cui ho parlato desiderano ardentemente quella Nuova Terra che Dio ci promette. Abbiamo precluso a noi e ai nostri figli una dottrina fondamentale della Sacra Scrittura, ripetuta numerose volte dai profeti del Vecchio Testamento.  In qualche modo abbiamo trascurato la promessa di Romani 8 che dice che la redenzione di Cristo si estende non solo a noi genere umano, bensì anche a tutta la Creazione, la quale, essendo decaduta per causa nostra, “geme ed è in travaglio” aspettando la salvezza e la gloria futura della nostra resurrezione. Apocalisse 21-22 ci promette che Dio scenderà dal Cielo e dimorerà in mezzo a noi sulla Nuova Terra, la quale avrà nazioni, sovrani, culture e abitazioni, un luogo in cui gli uomini faranno esattamente ciò che Dio ha comandato di fare al primo uomo e alla prima donna su una Terra perfetta: governarla per la gloria di Dio. 

Il versetto successivo dice: “Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, (il nuovo universo) cercate d’essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace.”(2 Pietro 3:14). Sapendo di questa Nuova Terra dove Dio ricompenserà tutte le scelte giuste, mi fa cambiare inevitabilmente il modo in cui vivo oggi. 

Quando finalmente capisco che cosa sia questa Nuova Terra, non posso fare a meno di desiderarla ardentemente, questo crea un cambiamento di prospettiva fondamentale. Per esempio, non posso guardare alla bellezza di una cascata, di una foresta, dei fiori, dei fiumi, degli animali, della gente e delle meraviglie fatte da mani umane e dire: “Non dovrei amare queste cose poiché il mondo non è casa mia”. No, invece dovrei dire: “Dio si è mostrato a me attraverso queste cose; mentre il mondo attuale – sotto l’influenza del peccato e della maledizione – non è casa mia, la Nuova Terra piena di bellezze come queste – non più sotto l´influenza del peccato e della maledizione – sarà la mia casa in eterno! Non mi riunirò con lo spirito dei miei cari fluttuando sulle nuvole, bensì, io camminerò nuovamente sulla Terra, o per la prima volta con chi morì giovane o era disabile, con quelli che io amo e ho amato e che conoscono Gesù”.

Ciò porterà una speranza, una gioia e una vitalità indescrivibile nella nostra vita. 

 

 

Tematiche: Santificazione, Vita Cristiana

Randy Alcorn

Randy Alcorn

 

È autore di molti bestesellers ed è direttore del ministero Eternal Perspective Ministries.

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