Vieni e seguimi

 

 

“Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza».  Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi».

Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni”.

(Marco 10:20-22)

 

Immaginate un paziente nello studio del medico che si dilunga in un’interminabile spiegazione dei suoi sintomi e del motivo della sua visita. Il medico sta lì ad aspettare la fine della lunga descrizione finché finalmente si interrompe, allora fa un rapido esame e mette abilmente il dito nella piaga. Sa esattamente qual è il problema e il paziente trasale, chiedendosi come abbia fatto il medico a scoprire il problema così rapidamente.

 

Il giovane ricco di Marco 10 fece un’entrata in scena straordinaria, correndo e inginocchiandosi davanti a Gesù, il buon maestro. Aveva trovato fiducia nell’osservare i comandamenti e nel fare il bene; tuttavia, nonostante l’alta opinione che aveva della propria virtù, veniva a cercare la via per il regno di Dio e la vita eterna.

 

Poiché Gesù amava quest’uomo, così come ama me e voi, gli disse la verità. Gesù compì un’opera magistrale di comprensione della condizione del cuore del giovane ricco e sapeva esattamente cosa doveva essere prescritto.

Mostrò a quest’uomo che i comandamenti di Dio non sono una scala che saliamo per raggiungere la Sua accettazione, ma uno specchio che rivela la nostra vera condizione spirituale.

Quando Gesù ha tenuto in mano questo specchio, ha rivelato che, in tutto il suo impegno, il giovane ricco non aveva osservato i primi due comandamenti: non avere un altro Dio e non farsi idoli. La sua vita era tutta incentrata sul presente, sui beni e su se stesso. Questi erano i suoi idoli e Gesù gli chiedeva di distruggerli.

 

Il regno di Dio esige la prima fedeltà di un uomo o di una donna: prima del coniuge, prima dei figli, prima degli affari, prima della carriera, prima del denaro, prima di ogni altra cosa. La prima fedeltà del ricco sembra essere stata l’acquisizione e il mantenimento delle sue ricchezze, tanto che Marco ci dice che “se ne andò addolorato” dal suo colloquio con Gesù, “perché aveva grandi proprietà”.

 

Gesù continua a rivolgerci l’invito a seguirlo, ma nel suo amore continua a mettere il dito proprio dove deve andare. Qualsiasi altra cosa a cui ci aggrappiamo, che veneriamo, deve essere lasciata indietro, ma non c’è bisogno di insistere nella tristezza. C’è solo bisogno di rivolgersi sempre a Gesù, nel quale troveremo una gioia vera e duratura.

 

Questo è stato adattato dal sermone “Una cosa che ti manca” di Alistair Begg.

 

Traduzione di Lisa Artioli

 

Foto di Xinyi Wen su Unsplash

 

 

Tematiche: Fede, Vita Cristiana

Alistair Begg

Alistair Begg

 

È pastore della Chiesa ParkSide a Cleveland (Ohio, Stati Uniti). Scrittore e conferenziere molto stimato. La sua trasmissione radio Truth for Life è diffusa in tutti gli Stati Uniti. Ogni anno organizza la conferenza BASICS dove circa 1.500 pastori si incontano per ascoltare il Vangelo di Gesù Cristo.

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