Vaccino Johnson & Johnson COVID-19 approvato dagli Stati Uniti e dall’Italia per uso di emergenza (parte 1)

Cosa dovrebbe pensare il credente pro-vita riguardo a questo nuovo vaccino?

 

Le autorità federali americane hanno ora approvato un terzo vaccino anti-COVID-19 negli Stati Uniti. Avevamo già i vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna. Ora abbiamo un terzo vaccino approvato, prodotto da Johnson & Johnson. Era stato sperimentato nella terza fase nelle ultime settimane, ma ora ha ricevuto l’approvazione provvisoria, come i due precedenti vaccini. Il vaccino di Johnson & Johnson ha il vantaggio di non dover essere conservato nelle stesse condizioni dei vaccini Pfizer e Moderna, in particolare del Pfizer. Inoltre, richiede una sola iniezione e questo è un progresso in termini di vaccinazione efficace per molti americani, ma pone un nuovo problema da affrontare.

 

Quando abbiamo esaminato le approvazioni per i vaccini Pfizer e Moderna, abbiamo discusso del fatto che entrambi erano basati su una nuova tecnologia nota come mRNA. Sono geneticamente derivati ​​e la produzione effettiva di questi vaccini non richiede alcun contributo di tessuto fetale e in particolare del tessuto fetale ottenuto con l’aborto. Quando però parliamo del vaccino Johnson & Johnson, ci troviamo davanti a questa complicazione. Mi sento obbligato moralmente a discuterne, dopo aver parlato dei due vaccini precedenti, facendo del mio meglio per pensare alla più ampia questione dei vaccini nella visione cristiana del mondo.

 

Quando si parla del vaccino Johnson & Johnson, è molto chiaro che è basato su linee cellulari derivate, negli anni Settanta, almeno indirettamente dai tessuti di feti abortiti, una linea cellulare che si è molto intrecciata con la medicina moderna. Questo è un aspetto importante per far luce su questo problema. Non si tratta solo di un vaccino, ma riguarda gran parte della medicina moderna che discende dalla sperimentazione e dallo sviluppo di linee cellulari che erano effettivamente derivate da almeno due feti abortiti negli anni Settanta.

 

Ora, non stiamo parlando d’inevitabilità medica. Non doveva succedere in questo modo, ma è successo così perché i ricercatori medici negli anni Sessanta, in particolare negli anni Settanta, e oltre credevano che l’unico modo in cui le linee cellulari produttive potevano essere derivate fosse dalle cellule fetali e gli unici feti da cui avevano accesso a quelle cellule erano quelle che erano state abortite. Quindi, l’aborto fa parte della storia della medicina americana moderna. Dobbiamo affrontare la questione, dobbiamo fermarci a pensare almeno per qualche minuto. Può un cristiano, un credente pro-vita impegnato a sostenere la dignità della vita umana e impegnato a evitare complicità nella malvagità, utilizzare il vaccino Johnson & Johnson?

 

Ora, la maggior parte degli esperti cristiani di etica risponderebbe di sì. È interessante che l’Arcidiocesi cattolica romana di New Orleans abbia ora comunicato ufficialmente ai cattolici di quella diocesi che non possono prendere il vaccino Johnson & Johnson senza diventare moralmente complici. Questa è un’arcidiocesi della chiesa cattolica romana negli Stati Uniti. La maggior parte dei cattolici romani negli Stati Uniti e dei teologi cattolici romani non ha dato lo stesso consiglio. Quasi tutti però, e specialmente quelli che sono coerenti con l’insegnamento morale cattolico sull’aborto, devono offrire un avvertimento su qualsiasi tipo di trattamento medico o farmaco che derivi in ​​qualsiasi modo dall’uso di tessuti fetali presi dall’aborto.

 

Ora, non possiamo riscrivere la storia. Questo è un dato di fatto ed è vero che gran parte della medicina moderna, compresi molti farmaci e trattamenti medici, ha almeno una certa dipendenza dalle linee cellulari cosiddette immortali perché si riproducono e continuano a riprodurre cellule, che risalgono ai tessuti prelevati da feti abortiti. Sarebbe potuto andare in modo diverso, ma non è stato così. Quindi, guardando il vaccino Johnson & Johnson e la questione dell’aborto stiamo effettivamente osservando che le cellule utilizzate sono state clonate dalle cellule di feti abortiti. Non sono assolutamente cellule dirette, ma comunque dobbiamo riconoscere che moralmente esiste una connessione indiretta, che non è irrilevante qui, o un collegamento tra i tessuti abortiti e l’eventuale vaccino Johnson & Johnson e non sono state utilizzate solo nella fase di sviluppo del vaccino, ma anche per i test del vaccino stesso.

 

Ora, per quanto riguarda i vaccini Pfizer e Moderna che utilizzano la tecnologia mRNA è un dato di fatto che non sono coinvolte cellule fetali di alcun tipo. Quando si è trattato di testarli, a un certo punto potrebbe esserci stato un coinvolgimento nelle cellule fetali clonate non nel vaccino stesso, ma nel test di questi vaccini. Ovviamente, stiamo parlando del fatto che spesso nella medicina moderna ci vengono dati dei compromessi, come nel caso di questi due vaccini, che richiedono uno sforzo maggiore, ossia due iniezioni e condizioni termiche speciali. Invece, il nuovo vaccino Johnson & Johnson ci viene fornito con la promessa di una sola iniezione, senza particolari requisiti di congelamento che siano fuori dall’ordinario. Bisogna considerare però che questo vaccino viene fornito con due campanelli d’allarme, uno per la derivazione delle cellule e l’altro per l’uso esplicito delle cellule nei test.

 

In entrambi i casi, l’Istituto Charlotte Lozier, che considero l’ente di ricerca più autorevole in questo campo, mette un simbolo in rosso (a indicare l’uso di linee di cellule di feti abortiti) accanto al vaccino Johnson & Johnson e AstraZeneca, per lo sviluppo, la produzione del vaccino e le prove di laboratorio[1]. Ora, cosa ne pensano i cristiani? Ebbene, la chiesa cattolica romana ha alle sue spalle una tradizione di riflessioni su questi argomenti. I cristiani evangelici non hanno pensato seriamente alle questioni per tanto tempo. Non siamo cattolici romani, non seguiamo esattamente la stessa logica teologica o morale. Per prima cosa, la chiesa cattolica romana ha una certa libertà, per le sue stesse pretese di autorità magistrale, di ragionare da sola su alcune di queste questioni. I cristiani evangelici, che operano secondo Sola Scriptura, il principio scritturale dipendendo dall’insegnamento biblico e dalla logica biblica, non hanno tanto spazio per negoziare o riflettere su alcune di queste questioni. Non abbiamo le alternative che potrebbero avere altri gruppi.

 

 

 

 

[1] https://lozierinstitute.org/what-you-need-to-know-about-the-covid-19-vaccine/

 

 

 

Traduzione a cura di Deborah Jones

 

 

 

Tematiche: Aborto, Virus Covid19

Albert Mohler

Albert Mohler Jr

 

Il dott. Mohler è presidente del Southern Baptist Theological Seminary (fiore all’occhiello della Southern Baptist Convention e uno dei più grandi seminari del mondo). Ha scritto nove libri e migliaia di articoli su una vasta gamma di argomenti. Lo puoi seguire su Twitter @albertmohler.

© albertmohler.com, © Coram Deo

Il presente articolo può essere utilizzato solo facendone previa richiesta a Coram Deo. Non può essere venduto e non si può alterare il suo contenuto.