Uno scopo superiore per la vostra dieta

 

 

Per il cristiano, una dieta sana è qualcosa di più che seguire regole, dimagrire, avere un bell’aspetto o dimostrare il nostro valore.

Quando, diversi anni fa, mi sono ammalata di una malattia autoimmune, sono stata motivata a scoprire l’impatto della dieta sulla mia salute. Mi si sono aperti gli occhi sulla complessità della dieta e della nutrizione. Non avevo mai pensato che la densità dei nutrienti potesse avere un impatto tangibile sulla mia salute o che alcuni alimenti aumentassero l’infiammazione mentre altri la riducessero.

 

Come cristiana, ho faticato a districarmi tra le diverse opinioni sulle diete. Alcuni credenti si chiedevano se dovessimo dare priorità alla salute fisica, altri erano completamente d’accordo con le affermazioni miracolose, dimagranti e salutari delle ultime mode.

 

Con tante voci contrastanti, ho faticato a discernere quale fosse l’aspetto di un piatto ideale e se dovessi dedicare molte energie a migliorare la mia salute fisica. 

La Parola di Dio mi ha dato la chiarezza per andare avanti. Ho scoperto che il mio corpo è importante per Dio e che Lui ha degli scopi per esso. Per il cristiano, una dieta sana va oltre il seguire le regole, il perdere peso, l’apparire belli o il dimostrare il nostro valore. Dio ha degli scopi per la nostra dieta che sono motivanti e liberatori. Inoltre contrariamente a quanto predicano le industrie della dieta e della salute, questi scopi non riguardano solo noi.

 

Siamo a dieta per essere generosi con gli altri

Forse l’aspetto più malsano dell’odierna cultura dietetica è la preoccupazione ossessiva che crea nei confronti del nostro corpo. Raramente consideriamo l’impatto della nostra dieta sugli altri: quando mangiamo cibo sano, è un atto di generosità verso gli altri.

 

Una dieta sana migliora la nostra resistenza e la nostra energia fisica, in modo da poter svolgere il nostro ruolo nel corpo di Cristo (1 Cor. 12:12). Rende più acuta la nostra mente, in modo da avere la lucidità necessaria per condividere il Vangelo e incoraggiare la fede dei credenti. La buona salute ci rende liberi di svolgere il lavoro del ministero. Fa parte di ciò che significa “offrire i [nostri] corpi come sacrificio vivente” a Dio (Rom. 12:1). Può sembrare super santo “bruciare” fisicamente per Gesù, ma in realtà prendersi del tempo per aver cura del proprio corpo probabilmente prolungherà la durata del nostro ministero e aumenterà la nostra efficacia.

 

A volte i disturbi fisici sono al di fuori del nostro controllo e siamo tentati di alzare le mani con un bel “Perché preoccuparsi?”. Anche in caso di malattia o disabilità fisica, la cura del nostro corpo ci permette di servire la Chiesa con più forza, chiarezza mentale e longevità di quanto non avremmo altrimenti.

 

Facciamo la dieta perché il nostro corpo è importante per Dio

I credenti a volte hanno l’idea sbagliata che il nostro corpo fisico non sia importante. Gli studiosi gnostici del primo secolo sostenevano che le cose fisiche fossero cattive e quelle spirituali buone. Ma Dio non disprezza il regno fisico: lo ha creato Lui! Anche Gesù “si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Giovanni 1:14) per redimere l’umanità.

 

Le Scritture c’insegnano che per Dio il nostro corpo è importante. Quando la chiesa di Corinto venne ingannata nel pensare che ciò che facevano con i loro corpi non fosse importante, Paolo scrisse loro che i loro corpi erano importanti per almeno tre motivi: primo, lo Spirito Santo abita in essi; secondo, appartengono a Dio; e terzo, siamo destinati a glorificare Dio nel nostro corpo (1 Cor. 6:19-20).

 

Quando ci prendiamo cura del nostro corpo fisico, riconosciamo che il nostro corpo non è esclusivamente nostro, ma appartiene a Dio. Le nostre scelte alimentari dovrebbero riflettere il fatto che il nostro desiderio primario è quello di glorificare Lui, non di compiacere noi stessi.

 

Ci mettiamo a dieta in vista della nostra libertà in Cristo

Il mondo ci dice che per seguire correttamente una dieta dobbiamo “diventare schiavi” di essa. Anche un’occhiata superficiale al mondo online delle tribù della dieta introduce uno tsunami di racconti alla cautela, affermazioni drammatiche e avvertimenti terribili. Se non compriamo prodotti biologici, le sostanze chimiche ci faranno venire il cancro! Se non scegliamo la dieta giusta, rovineremo la nostra salute per sempre!

 

Le nostre paure e i nostri sensi di colpa nei confronti del cibo aumentano quando consideriamo le conseguenze della violazione delle leggi della dieta. Come Adamo, che mangiando il frutto proibito fece precipitare la razza umana nello stato di peccato, immaginiamo che le nostre scelte alimentari avranno conseguenze gravi e irrevocabili.

 

Quando ci si muove nella confusione del cibo sano, è importante ricordare che la Bibbia dichiara che è lecito mangiare tutti gli alimenti. Nulla è intrinsecamente contaminato. Quando Dio creò tutti gli alimenti di origine vegetale, li definì “buoni” (Gen. 1:29, 31). Gesù ha poi proclamato “puro” tutto il cibo (Marco 7:19, Atti 11:9), compresa la carne e tutti gli alimenti precedentemente vietati dalle leggi alimentari ebraiche.

 

Possiamo trarre beneficio dall’evitare alcuni cibi, ma dobbiamo stare attenti a non considerare gli alimenti che non rientrano nella nostra dieta come “disgustosi”, “impuri” o in qualche modo intrinsecamente contaminati. Dio ha creato tutti gli alimenti per essere gustati con moderazione (Col. 2:16) e le regole umane non dovrebbero mai renderci schiavi. Come disse Paolo: “Queste cose hanno sì qualche apparenza di sapienza nella religiosità volontariamente scelta, nella falsa umiltà e nel trattamento duro del corpo, ma non hanno alcun valore contro le intemperanze carnali” (Col. 2:23).

 

Facciamo la dieta sapendo che essa non ci salverà

Il mondo può affermare che un corpo dimagrito cambierà la nostra vita. Ma nessuna dieta può risolvere il nostro bisogno più profondo. Anche se scoprissimo la dieta più perfetta del mondo, non avrebbe il potere di liberarci dal peccato e dalle sue conseguenze. 

Le regole dietetiche sono un pessimo sostituto di Gesù, se consideriamo che anche coloro che hanno una salute fisica non perfetta in questa vita godranno di una salute perfetta in cielo per tutta l’eternità. Non ci guadagniamo questo dono seguendo una dieta perfetta mentre siamo sulla terra; Dio ce lo dà gratuitamente perché crediamo in Cristo Gesù (Rom. 6:23; Giov. 3:16).

 

Quando diamo priorità alla cura della nostra salute fisica rispetto a quella spirituale, abbiamo capovolto le cose. Come dice Paolo: “… perché l’esercizio fisico è utile a poca cosa, mentre la pietà è utile a ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura”. (1 Tim 4:8). Molto spesso i nostri problemi con la dieta non sono dovuti al fatto che dobbiamo sforzarci di più, ma piuttosto al fatto che abbiamo fatto della dieta un idolo. L’idolatria promette felicità, ma in realtà ci rende schiavi, offende Dio e ci deruba della nostra gioia. Non c’è da stupirsi se facciamo fatica a fare progressi!

 

Le nostre paure riguardo al cibo e alla salute si attenuano notevolmente quando ricordiamo che le nostre scelte alimentari non hanno affatto conseguenze eterne. Non siamo vincolati da regole umane. Abbiamo la libertà di scegliere una dieta che sia benefica per la nostra salute, ma, per riprendere la retorica di Paolo: “io non mi lascerò dominare da nulla” (1 Cor. 6:12). Se vi siete mai sentiti schiavi di una dieta, ricordate che “Cristo ci ha liberati per la libertà” (Gal. 5:1).

 

Quando si tratta di dieta, virtù cristiane come l’autocontrollo e la moderazione sono importanti, ma perseguire una dieta sana richiede molto di più. Richiede saggezza per scegliere qualcosa di sostenibile e moderazione per non esserne ossessionati. Il nostro barometro del successo non è il numero sulla bilancia. I cristiani hanno uno scopo più alto per la loro dieta che non un corpo idealizzato o l’approvazione dei coetanei. Scegliamo un piano alimentare sano perché Dio si preoccupa del nostro corpo e la salute fisica ci permette di realizzare i suoi scopi nel mondo.

 

 

Tradotto da Lisa Artioli

Tematiche: Disciplina, Fede, Idolatria, Santificazione, Senza categoria

Christel Humfrey

È moglie di un pastore e madre. Ha conseguito una laurea in musica con una specializzazione in danza classica. Contro ogni previsione, si è innamorata di un cowboy. Insieme hanno tre figli e svolgono il loro ministero a Calgary, in Canada.

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