Una parola per i giovani (parte 2)

 

[… segue da parte 1]

 

Prega

Divido la mia preghiera in due categorie separate: la preghiera delle scarpe con cui cammino e la preghiera degli stivali da lavoro.

La prima si riferisce alla comunione, all’adorazione e al ringraziamento. Si tratta di camminare con Dio come con un compagno sempre presente e cercare manifestazioni sempre più grandi della Sua presenza. Questo tipo di preghiera ha un solo scopo: conoscere Lui e semplicemente “stare” con Lui.

Oltre questo tipo di preghiera, tutta la conoscenza nella tua testa non sarà mai niente di più che tecnicismo teologico di seconda mano. Spenderai la tua vita intera parlando bene di qualcuno che nemmeno conosci  e di cose che non sono mai state reali nella tua vita.

Ho sentito persone dire che non hanno un momento specifico nel quale cercano Dio in questo modo, ma comunicano con Dio durante tutta la giornata mentre svolgono le loro attività quotidiane. Ho sperimentato che l’abilità di “praticare la presenza di Dio” durante tutta la giornata e in mezzo alle mie attività è resa possibile solamente perché ho separato me stesso dalle mie attività quotidiane e ho ricercato Dio in momenti specifici di preghiera.

Questo sembra essere stato l’esercizio del nostro Signore Gesù Cristo durante la Sua incarnazione:

 

“Poi, la mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava” (Marco 1:35).

 

Il secondo tipo di preghiera (la preghiera degli stivali da lavoro) si riferisce all’intercessione. Non lasciarti ingannare: questa preghiera è un lavoro duro! Non è una cosa da poco per un mortale quella di combattere contro Dio (Genesi 32:24-32) e contro il diavolo (Efesini 6:12).

La posta in gioco è alta e su questo campo di battaglia si vince o si perde. Ci affatichiamo in preghiera per la Gloria di Dio, il Grande Mandato e l’avanzamento del Suo Regno (Matteo 6:9-10); ci affatichiamo in preghiera perché la Chiesa sia preservata e santificata; ci affatichiamo in preghiera per ogni bisogno e per il compimento di ogni promessa che Dio ci ha fatta. Questo può essere benissimo il compito più santo che sia stato dato agli uomini!

Concluderò l’argomento preghiera con un consiglio che per me è stato molto utile. Mi è stato dato da un predicatore più anziano che lo aveva ricevuto da un predicatore ancora più anziano. Dice qualcosa del genere:

 

“Prega finché puoi pregare, poi prega finché non hai pregato”

 

Spesso quando ci mettiamo in ginocchio non proviamo il senso di libertà e potere della preghiera. Sembra come di avere un soffitto di ottone sopra di noi. Questo non dovrebbe essere motivo di scoraggiamento, ma dovrebbe portarci a combattere in preghiera finché non lo avremo distrutto per arrivare Dio. È allora che dovremmo metterci in preghiera finché i nostri pesi non saranno sollevati: a quel punto sapremo che abbiamo pregato.

 

 

Cerca una compagnia divina

Rischiando di offenderti, devo dirti che se sei giovane c’è probabilmente ancora tanta stoltezza nel tuo cuore (Proverbi 22:15). Se l’influenza più grande nella tua vita è data da altri giovani come te, allora ti ritrovi in compagnia di altri immaturi e stai camminando su un sentiero pericoloso. Le Scritture insegnano una verità salvavita che spesso viene trascurata al giorno d’oggi:

 

“Chi va con i saggi diventa saggio, ma il compagno degli insensati diventa cattivo” (Proverbi 13:20)

 

L’idea di una “distanza generazionale” è nata negli anni 60 da una cultura senza Dio ed è stata ampiamente accettata da molte chiese. L’idea che i giovani abbiano bisogno di stare con altri giovani è in diretta contraddizione con le Scritture.

Sebbene momenti di comunione supervisionata con altri giovani siano sia piacevoli che proficui, le Scritture insegnano ovunque che i giovani cristiani hanno bisogno di stare con altri cristiani più grandi e maturi in modo che possano imparare da loro ed evitare le insidie della gioventù e dell’ingenuità.

Secondo le Scritture le influenze maggiori nella tua vita dovrebbero essere tua madre e tuo padre, a patto che siano cristiani santificati e maturi. Seguili, è il ruolo degli anziani e dell’intera congregazione di adulti quella di modellare la vita cristiana davanti a te.

In sostanza, faresti bene a circondarti di uomini e donne i cui progressi di santificazione e servizio a Dio sono evidenti. Cerca di conoscere non solo i cristiani del nostro tempo, ma anche i santi del passato attraverso i loro scritti o gli scritti di altri su di loro.

 

Fuggi le passioni giovanili

In Efesini 6:10-12 ti viene comandato di stare saldo contro il diavolo.

In Giacomo 4:7 ti viene promesso che se gli resisterai, lui fuggirà da te. Tuttavia in II Timoteo 2:22 ti viene comandato di “fuggire le passioni giovanili.” É piuttosto sorprendente che ti venga ordinato di essere forte, stare saldo e combattere contro angeli caduti, mentre allo stesso tempo ti viene comandato di fuggire con timore le passioni giovanili. Questo dimostra che le passioni giovanili della tua carne e la sfrenata sensualità della nostra cultura sono più pericolose di una battaglia faccia a faccia con il diavolo.

Ho conosciuto numerosi giovani cristiani che dimostravano segni genuini di conversione e tuttavia appena sono entrati in una relazione con il sesso opposto, sono caduti nell’immoralità. Sapevo che avevano memorizzato le Scritture, che pregavano e che addirittura avevano fatto digiuno per essere puri nelle loro relazioni e tuttavia sono comunque caduti. Perché? Perché non avevano capito che tutta la disciplina spirituale delle Scritture non poteva salvarli dalle passioni giovanili. Hanno provato a combattere quando Dio gli stava comandando di fuggire. Per farla semplice: non puoi stare da solo con una persona del sesso opposto per un periodo esteso di tempo senza cadere. Perciò non dovreste mai stare da soli in casa, in macchina o in nessun altro luogo in cui la passione può accendersi e il fallimento è certo.

Impegnati per nobili propositi

Spesso vedo giovani cristiani universitari che sprecano il loro tempo giocando ai videogiochi e frequentando centri commerciali o cinema, quando dovrebbero impegnare il loro tempo in propositi più nobili.

Non sei stato acquistato dal sangue dell’Agnello per dare il tuo tempo a queste cose. Sei stato adottato nella famiglia reale e ciò che ci si aspetta da te sono opere reali. Evita l’intrattenimento inutile di questa epoca e dai te stesso alla volontà di Dio. Le Scritture dichiarano in II Timoteo 2:20-21:

 

“In una grande casa non ci sono soltanto vasi d’oro e d’argento, ma anche vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli altri a un uso ignobile. Se dunque uno si conserva puro da quelle cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al servizio del padrone, preparato per ogni opera buona”

 

Desideri essere un vaso ad onore destinato ad un uso nobile? Desideri essere uno strumento nelle mani del padrone? Allora ripulisciti dagli sciocchi giochi dei ragazzini della ragazze frivole e diventa l’uomo o la donna che sei chiamato ad essere. Credo sia stato A.W. Tozer a dire che sulla lapide dell’America sarebbero state scritte le seguenti parole: “Si sono divertiti fino alla morte”. Si tratta di un patetico epitaffio in confronto a quello che è stato detto sul re Davide:

 

“Ha servito il proposito di Dio nella sua generazione, si è addormentato ed è stato sepolto tra i suoi padri…”

 

Quale eredità lascerai? Cosa sarà inciso sulla tua lapide? Ma più importante, cosa dirà Dio sulla tua vita nel grande giorno del giudizio che ti attende?

Che Dio abbia pietà di te e ti dia la grazia di superare di gran lunga il carattere e le azioni di colui che ti sta scrivendo questa lettera.

 

Tuo fratello,

Paul Washer

 

 

Foto di Mario Esposito su Unsplash

 

Traduzione a cura di Gloria Loguercio

 

Tematiche: Giovani, Verità, Vita Cristiana

Paul Washer

Paul Washer

Divenuto credente mentre studiava all’Università del Texas, ha completato gli studi universitari e si è iscritto al Southwestern Theological Seminary, dove ha conseguito il Master of Divinity. Dopo la laurea, si è trasferito in Perù e lì ha servito come missionario per dieci anni, durante i quali ha fondato la HeartCry Missionary Society per sostenere i fondatori di chiese peruviane. Il lavoro di HeartCry ora supporta i missionari indigeni in Africa, Asia, Europa, Medio Oriente, Eurasia e America Latina.
Lui e sua moglie Charo hanno tre figli: Ian, Evan e Rowan.

 

 

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