Una lettera aperta ai pastori sugli adolescenti nella loro congregazione
Questo articolo fa parte della serie Lettere aperte.
Cari pastori,
prima di tutto, grazie. Grazie per il vostro impegno nel pascere il popolo di Dio, per tutto il duro lavoro, le lunghe giornate e le notti che passate a studiare, a preparare sermoni e a prendervi cura della vostra congregazione.
Come adolescenti, abbiamo bisogno della Chiesa. In particolare, abbiamo bisogno della chiesa locale. I rapporti, la predicazione, l’insegnamento e l’ammonimento del nostro specifico corpo ecclesiale sono vitali per noi come per ogni altro credente.
So che a volte sembriamo una fascia d’età difficile, ma siamo seguaci di Cristo, proprio come voi. Abbiamo molte delle vostre stesse difficoltà, oltre ad alcune che sono uniche. Ecco alcune cose che gli adolescenti della vostra chiesa hanno bisogno di sapere:
Pensiamo alle cose difficili
Gli anni dell’adolescenza sono quelli in cui ci si confronta con ciò in cui si crede, in cui si lotta con dubbi e domande profonde su se stessi, sul mondo e sul Dio che ha creato tutto.
Le risposte semplici che ci bastavano in giovane età non sono più sufficienti. Abbiamo bisogno di una solida teologia e di una sana dottrina, di un insegnamento che riconosca le difficoltà reali e gli dia risposte bibliche. Abbiamo bisogno di un’apologetica che coinvolga sia il cuore che la mente. E dobbiamo sapere che porre queste domande non è solo giusto, ma necessario per la formazione di una fede più profonda.
Abbiamo bisogno di una visione biblica della sessualità
Nella cultura di oggi, una di queste domande, forse la più grande, è quella che riguarda la sessualità. Troppo spesso l’unica risposta che viene data è: “Non fate sesso prima del matrimonio”. Sebbene sia vero, se presa da sola questa esortazione può essere distorta in legalismo o semplicemente ignorata.
Abbiamo bisogno non solo di un’esortazione negativa, ma anche di un’esortazione positiva. Insegnateci la bellezza del disegno di Dio per la nostra sessualità. Spiegateci come il matrimonio mostra la relazione tra Cristo e la Chiesa. E insegnateci a vivere per Cristo e a onorarlo, sia che siamo sposati sia che siamo single.
Riconoscete anche le rotture. È probabile che molti adolescenti della vostra chiesa lottino contro l’attrazione per lo stesso sesso o la disforia di genere, o portino con sé le cicatrici di traumi passati. Con compassione e grazia, condividete la speranza che Cristo offre.
Lottiamo con la salute mentale
Le statistiche sono schiaccianti e le storie sono strazianti. Ma troppo spesso ci comportiamo come se la malattia mentale e i disturbi mentali fossero qualcosa di “esterno”. Come se non potessero mai accadere a noi. Come se in qualche modo i cristiani fossero immuni.
Purtroppo non è così. Molto probabilmente nella vostra chiesa ci sono molti adolescenti (e adulti!) che lottano contro la depressione, l’ansia, l’autolesionismo, il disturbo post traumatico da stress, il disturbo ossessivo compulsivo, i disturbi alimentari o qualsiasi altro fardello invisibile. E queste lotte comportano molta vergogna.
Troppo spesso la Chiesa tace su questi problemi e questo non fa che aumentare la vergogna. Per favore, non tacete. Fate delle ricerche, se necessario. Ascoltate. Cercate di capire. Queste malattie e questi disturbi hanno un lato spirituale e uno fisico: la preghiera e la parola sono essenziali, ma non faranno sparire la depressione clinica. Abbiamo bisogno di essere ammoniti sul peccato, ma abbiamo anche un disperato bisogno di ricordare che Dio è con noi, anche quando la nostra mente è fuori controllo. Abbiamo bisogno di ricordare che non è così che deve andare e che un giorno i nostri cervelli saranno resi nuovi, insieme al resto di noi.
Il mondo offre la propria speranza a chi soffre di malattie mentali, ma spesso è vuota. Dateci la vera speranza che si trova nella parola di Dio.
Abbiamo bisogno del corpo
La tecnologia di oggi ci permette e ci incoraggia a creare il nostro mondo e a vivere in esso. A interagire solo con persone della nostra età che usano lo stesso gergo, ascoltano lo stesso tipo di musica e la pensano come noi.
La chiesa è il luogo in cui questa tendenza viene messa in discussione. La chiesa è il luogo in cui si riuniscono tutti i tipi di persone, che possono avere in comune solo il Vangelo. Come adolescenti, quando veniamo in chiesa impariamo a vivere in comunità con chi non è come noi, a imparare da loro e ad amarli in Cristo.
Per questo è importante che non veniamo costantemente spostati per stare solo con persone della nostra età. I gruppi giovanili hanno un ruolo importante, ma non dovrebbero essere l’unico modo in cui gli adolescenti interagiscono con la Chiesa. Dobbiamo far parte dell’intero corpo della Chiesa, vivendo e imparando in una comunità vitale con le “madri e i padri” e i “fratelli e le sorelle” più giovani (1 Timoteo 5:1-2).
Forse non ve ne rendete conto, ma ci piace essere inclusi nelle attività degli adulti. Invece di fare uno studio biblico separato per gli adolescenti, invitateci a partecipare agli studi degli uomini e delle donne. Dateci l’opportunità di servire la Chiesa sotto o a fianco degli adulti (al di là della semplice manodopera gratuita per i lavori in giardino o per l’asilo nido). I rapporti che stringiamo e le lezioni che impariamo dall’essere parte attiva del corpo della Chiesa dureranno a lungo.
Abbiamo bisogno della Parola
Non sentitevi in dovere di intrattenerci tutto il tempo. Certo, ci piacciono i giochi e la pizza, ma non è per questo che veniamo. Veniamo per le cose importanti. Veniamo per ascoltare la verità.
Essere un adolescente oggi è difficile. Dobbiamo lottare contro la miriade di tentazioni della nostra carne e di un mondo che ci assilla 24 ore su 24, 7 giorni su 7, attraverso i nostri schermi. Abbiamo bisogno di ascoltare il Vangelo ancora e ancora. Abbiamo bisogno che ci vengano ricordati i comandamenti immutabili di Dio e la sua incrollabile bontà. Abbiamo bisogno che ci venga insegnato che non dobbiamo guadagnarci il favore di Dio, ma che la grazia gratuita del Vangelo ci permette di obbedire a nostro Padre.
Insegnateci la parola. Non dovete renderla più facile o più attraente per noi. Dateci la stessa verità che è stata insegnata per generazioni, la verità meravigliosamente semplice e meravigliosamente complessa che ha cambiato il mondo. Incoraggiateci ed equipaggiateci per studiarla da soli. Esortateci a memorizzarla e a meditarla. Abbiamo bisogno della Parola di Dio.
Stiamo ascoltando
So che è scoraggiante quando si guarda alla congregazione, o all’agglomerato di adolescenti del gruppo giovanile, e si vede il gruppo in fondo che fa lo scemo, i ragazzi al centro che si addormentano e quelli davanti che stanno al telefono. Non siamo perfetti. Non facciamo sempre bene questa cosa della chiesa.
Ma è qui che impariamo. È qui che cresciamo.
Anche quando non sembra, stiamo ascoltando. Sentiamo la parola che voi predicate e insegnate fedelmente, settimana dopo settimana. Forse non ve ne accorgete, ma sta facendo effetto. Anche nei cuori che sembrano duri o disattenti, sta mettendo radici; e un giorno, quel seme potrebbe germogliare e portare frutto.
Fino ad allora, continuate a insegnare. Noi vi ascoltiamo. E non avete idea dell’impatto che la vostra fedeltà potrebbe avere su questi cuori e queste menti.
Vostra sorella in Cristo,
Katherine
Tradotto in italiano da Susanna Giovannini
Foto di Simon Maage su Unsplash
Tematiche: Adolescenza, Discepolato, Pastorato, Vita Cristiana
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