Un cuore puro in un mondo di passioni: il settimo comandamento
Questo articolo è parte di una serie sui Dieci Comandamenti. La Parola di Dio ci rivela le leggi che egli richiede per vivere nel mondo, così come sono state da lui stabilite. Solo vivendo secondo questa legge possiamo prosperare e godere del proposito per cui siamo stati creati: glorificare Dio e godere di una relazione con lui. Questa serie esplora come i cristiani, la cui identità è in Cristo e la cui eredità è riposta nell’eternità, dovrebbero vivere concretamente i Dieci Comandamenti.
“Non commettere adulterio” – Esodo 20:14
La nostra cultura trasforma storie di adulterio in storie d’amore. In molti film e libri, i consumatori sono tentati di simpatizzare per coloro che perseguono un amore proibito. Siamo bravi nel trovare giustificazioni per i personaggi dello schermo o dei romanzi e, se siamo disposti a farlo per una persona immaginaria, come possiamo dire che non lo faremo per qualcuno nella nostra vita reale, o addirittura per noi stessi?
Molti sono rimasti scioccati leggendo le annotazioni del diario di Elisabeth Elliot all’interno della sua biografia Essere Elisabeth Elliot. Un appunto rivelava una relazione con un professore che sarebbe diventato il suo secondo marito. Mentre la moglie di Addison Leitch, Margaret, stava morendo di cancro, lui corteggiava segretamente Elisabeth e la baciava nella sua camera d’albergo. Ognuno di noi conosce un matrimonio cristiano che è stato colpito dall’adulterio. I cristiani non sono esenti dall’essere adescati da questo peccato.
Frutto proibito
L’adulterio è una delle più grandi forme di tradimento. Se il Settimo Comandamento non bastasse a dimostrare quanto Dio consideri grave questo peccato, c’è di più (Es. 20:14). Sotto la legge mosaica chi commetteva adulterio veniva lapidato (Lev. 20:10; Deut. 22:22). Nell’Antico Testamento, Dio usava spesso l’adulterio come illustrazione dell’idolatria. Mentre Israele abbandonava il suo Creatore per falsi dei, l’unico vero Dio dichiarò:
“Hai visto ciò che l’infedele Israele ha fatto? È andata sopra ogni alto monte e sotto ogni albero verdeggiante, e là si è prostituita”. (Ger. 3:6)
Anche noi rincorriamo altre cose per soddisfare noi stessi.
Non è questo il cuore dell’adulterio? Quando un marito o una moglie perseguono una relazione, cercano soddisfazione laddove è garantita la distruzione. Proverbi 6 ci avverte: “Ma chi commette un adulterio è privo di senno; chi fa questo vuol rovinare se stesso” (v. 32). Ogni fugace momento di piacere del frutto proibito finirà per inasprire il nostro stomaco.
Anche se ci sono diversi livelli di tradimento, il nocciolo della questione rimane lo stesso. Una persona che commette adulterio, che sia guardando porno, avendo una relazione emotiva, o andando a letto con qualcun altro, vive secondo la carne e permette alle proprie passioni peccaminose di dominarla (Gal. 5:16). In un colpo solo sta infrangendo due alleanze: la propria alleanza con il coniuge e la propria alleanza con Dio. Sia lodato il Signore, come fece con Abramo (Gen. 15), Dio è Colui che ha iniziato e portato a compimento la nostra alleanza con Lui attraverso suo Figlio e nulla può separarci da Lui (Rom. 8:31-39), ma possiamo danneggiare la nostra comunione con Dio banchettando con il peccato anziché con il Pane della Vita che Egli ha provveduto.
Aiuti come app per il controllo dei video che visualizziamo oppure avvalersi di persone a cui rendere conto per non cadere in peccato, sono accorgimenti utili ma arrivano fino a un certo punto. Ciò di cui abbiamo bisogno è un desiderio di amare e obbedire il nostro Creatore che superi il nostro desiderio di peccare. Abbiamo bisogno della passione per una vita pura e santa, non solo esteriormente, ma interiormente.
La radice dell’adulterio
Gesù ha detto che anche guardare qualcuno con concupiscenza è adulterio del cuore (Mat. 5:28). Perché? Perché Dio ci ha chiamati a essere santi come Lui è santo (1 Pt. 1:16). Ciò include non solo le nostre azioni esteriori, ma anche ciò su cui ci soffermiamo nella nostra mente. L’immoralità sessuale è radicata nel cuore: «Dal cuore infatti escono pensieri malvagi, omicidio, adulterio, fornicazione, furto, falsa testimonianza, calunnia» (Mat. 15:19). Siamo contaminati innanzitutto dal peccato nei nostri cuori, non solo dal sangue nelle nostre mani.
In 1 Corinzi 6, Paolo mette in guardia la chiesa dalla distruttività del peccato sessuale (vv. 12-20). Poiché siamo membra di Cristo, il cui Spirito vive in noi, la partecipazione al peccato porta Cristo in quel peccato con noi (v. 15). Ciò include pensieri lussuriosi. Dio prende sul serio il peccato sessuale, lui ci dice di fuggire da esso (v. 18) e di scappare come se inseguiti da qualcuno con intenti mortali.
Dobbiamo anche cercare di rinnovare ogni giorno la nostra mente, perseguendo la comunione con Dio mediante la sua Parola e mediante la preghiera (Rom. 12:2). I nostri cuori devono essere saturi della verità. In questo modo il Signore scaccia ogni oscurità nascosta nelle fessure del nostro cuore con il sovrastare della sua luce (Giov. 1:4-5).
Fedele a Dio, fedele al tuo Sposo
Un giorno, all’inizio del nostro matrimonio, è apparsa in Tv una donna con un bikini piuttosto succinto. Mio marito si è coperto gli occhi e io l’ho ringraziato. Non dimenticherò mai quello che disse: “Non lo sto facendo solo per te”. La sua motivazione per la purezza e per la fedeltà al nostro patto coniugale andava oltre la mia persona. Lui desiderava glorificare Dio sia nel corpo sia nella mente.
La nostra motivazione per la purezza è fondamentale. Se sono fedele solo perché amo mio marito, cosa succede se quell’amore svanisce? Cosa farò se la mia attrazione vacilla e mi viene presentata un’altra scelta? Se il mio desiderio è essere fedele a Dio, il mio primo amore, allora potrò resistere meglio la tentazione (Ap. 2:4). Se ricordo a me stessa ogni giorno che sono il tempio dello Spirito Santo, che non sono mia, ma che sono stata comprata a caro prezzo allora sarò in grado di glorificare Dio nel mio corpo, mediante la potenza dello Spirito Santo (1 Cor. 6:19-20).
Forse siamo troppo indulgenti riguardo al peccato di adulterio perché siamo troppo indifferenti all’amore di Dio. Preghiamo affinché Dio ci sproni a pentirci di ogni tipo di immoralità sessuale, affinché non contristiamo più lo Spirito Santo (Ef. 4:30). Che possiamo fissare il nostro sguardo su Gesù perché quando il desiderio più profondo del nostro cuore è essere fedeli a Lui, quella fedeltà si riverserà nei nostri matrimoni.
NOTE
- Ellen Vaughn. 2023. Essere Elisabeth Elliot – gli ultimi anni di Elisabeth (biografia autorizzata). B&H Books, 104. Dalle annotazioni del suo diario, apprendiamo che viene inseguita e baciata da Addison, mentre sua moglie era ancora viva. Non dice che la relazione sia andata oltre, ma secondo le Scritture questo è pur sempre adulterio.
Tematiche: Antico Testamento, Battaglia spirituale, Peccato, Vita Cristiana
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