Trovare una chiesa

 

Una delle più grandi perplessità della vita cristiana è scegliere una chiesa: a partire dai nuovi credenti che cercano la loro prima chiesa, ai credenti più maturi che si devono trasferire e infine anche coloro che sono già membri, spesso ci si ritrova di fronte a questa scelta. Questo perché  ciò che viene identificato come “ chiesa “ oggi non è propriamente come il Nuovo Testamento ce lo descrive. Dunque se stai cercando una chiesa, l’unico posto dove scoprire ciò che è realmente importante è nella Bibbia. Il libro degli Atti ci offre la spiegazione giusta:

 

42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.

Atti 2,42-47

 

Erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli…

La prima cosa che si scopre riguardo a questa nuova chiesa è l’impegno preso dai credenti nel seguire gli insegnamenti degli apostoli. Hanno ascoltato gli apostoli in prima persona e gli stessi insegnamenti sono nelle nostre Bibbie oggi. Una buona chiesa dunque è centralizzata sulla Bibbia, nient’altro è di pari importanza, nè una grande comunità, nè un pastore spiritoso. I primi credenti non hanno mai fatto leva sulla propria esperienza personale, perché la Bibbia è il mezzo supremo per guidarci e modellarci ad immagine di Gesú. Se si prendesse del tempo per leggere interamente il libro degli Atti, si scoprirebbe l’importanza della centralità della predicazione.

 

Purtroppo oggi esistono svariati predicatori che distorcono la Parola di Dio con l’intento di addolcire i cuori che però non cambiano tramite compromessi. Un predicatore può essere tentato di alleggerire la verità sul peccato e del pentimento oppure dell’incarnazione e dell’espiazione, sostituendoli con promesse di prosperità personale o con un focus su problemi politici. Altri predicatori invece anziché predicare le Scritture, raccontano storielle divertenti. Quindi, la prima cosa da cercare in una chiesa è il suo impegno a seguire la dottrina.

 

Erano assidui… nel rompere il pane e nelle preghiere

La Bibbia ci introduce a due sacramenti, dettati dal Signore Gesù Cristo che sono il battesimo e la Cena del Signore. Esse si trovano i tutte le chiese sane, non sono opzionali anche se di per sè non salvano nessuno: la salvezza viene ritrovata solamente tramite Cristo stesso. La salvezza non proviene dall’entrata nella vasca del battesimo, anzi entrare nella vasca simboleggia la purificazione che Gesù porta. Allo stesso modo, non è tramite il pane e il vino che noi possiamo essere salvati. Una buona chiesa si prenderà cura di dare una buona spiegazione del significato dei sacramenti e come bisogna partecipare. Oltre ai sacramenti, la preghiera è parte fondamentale di una chiesa sana, da includere nell’adorazione, nella comunione e nella vita di devozione personale.

 

Un senso di timore era in tutti…

Dobbiamo venire a patti con il costo di seguire Cristo, il quale ha detto che la gioia, la riverenza e il senso di timore caratterizzavano il culto dei credenti nella chiesa del Nuovo Testamento. Essi avevano una comprensione di quanto Dio fosse elevato e santo, così come il fatto che egli è perennemente presente nel suo popolo, con la sua immanenza. Una buona chiesa, quindi, è quella che si preoccupa di un culto riverente. Tuttavia, riverenza non significa che siamo limitati ad un particolare stile di musica o struttura liturgica. Infatti, ogni servizio di culto dovrebbe essere una gioiosa celebrazione delle potenti azioni di Dio attraverso il Signore Gesù Cristo. Sebbene i servizi di culto debbano essere dignitosi, non è giusto che i servizi di culto siano noiosi.

 

Ora, è possibile che la dignità sia noiosa e che le espressioni di gioia siano irriverenti, ma il modello nella chiesa primitiva non pone la dignità e la gioia in opposizione l’una all’altra, che è una pratica fin troppo comune oggigiorno. Nella chiesa primitiva tutti erano pieni di timore perché il Signore Gesù era presente; c’era riverenza e gioia, formalità e informalità, struttura e assenza di struttura. Le trombe suonavano e i cembali tintinnavano e altri strumenti si univano in questa grande cacofonia di suoni ed essi alzavano le loro voci in lode al Signore e cantavano. Questi credenti non erano trasportati dalla loro emotività, ma stavano invece dichiarando così la teologia. In una buona chiesa, il culto si concentrerà sulla verità e coinvolgerà le menti di coloro che partecipano. Ci può anche essere emozione nella misura in cui tale emozione è un riflesso dei cuori colmi dalla meraviglia e dalla lode.

 

E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore

Quando pensiamo alla parola “comunione”, tendiamo a pensare che sia un insieme di momenti divertenti con persone che la pensano come noi, ma la comunione biblica è molto più che socializzare. I credenti condividono una vita comune perché condividiamo la fede in un solo Salvatore e siamo stati riconciliati con Dio Padre attraverso di Lui. La comunione all’interno della chiesa funziona similmente ad una famiglia, il che significa anche che ci sono momenti in cui il confronto è necessario. Nella chiesa, questo prende la forma della disciplina di chiesa e una buona chiesa la pratica per il bene di tutta la congregazione e soprattutto per il benessere spirituale del credente che sbaglia.

Inoltre, nella vera comunione è presente la chiamata alla generosità. Negli Atti vediamo che il denaro veniva raccolto e dato a chi ne aveva veramente bisogno. Una buona chiesa quindi è quella che cerca di distribuire le sue risorse ai bisognosi in ogni momento e in ogni circostanza con generosità anche data da propri sacrifici.

 

Lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo

Mentre questi primi credenti stavano imparando, adorando e condividendo la comunione, non lo stavano facendo a carico dell’evangelismo. Impariamo qui negli Atti che questa chiesa primitiva cresceva di numero ogni giorno. Ma chi faceva l’aggiunta? Era Cristo. Lui è il capo della chiesa; quindi è colui che aggiunge alla chiesa e tipicamente lo fa attraverso la predicazione della Parola, il culto e la voce dei credenti che diffondono la buona notizia del vangelo. Oggi, tuttavia, troviamo molti sforzi incentrati sull’uomo per conquistare i convertiti. Tali chiese si affidano a metodi, programmi, pacchetti, idee e schemi tattici, piuttosto che alla presentazione della sana dottrina. Non si vuole sminuire il giusto uso di programmi con buone intenzioni; tuttavia, una buona chiesa è quella in cui membri cercano di vivere come ambasciatori del Signore Gesù Cristo.

Se stai cercando una chiesa, cercane una in cui la Parola sia proclamata, in cui i sacramenti e la preghiera siano onorati e in cui il culto sia riverente. Cercate una chiesa dove la comunione sia caratterizzata da gioia e generosità e dove il vangelo sia proclamato coraggiosamente. È semplice.

 

Traduzione a cura di Lisa Artioli

 

Tematiche: Chiesa

Alistair Begg

Alistair Begg

 

È pastore della Chiesa ParkSide a Cleveland (Ohio, Stati Uniti). Scrittore e conferenziere molto stimato. La sua trasmissione radio Truth for Life è diffusa in tutti gli Stati Uniti. Ogni anno organizza la conferenza BASICS dove circa 1.500 pastori si incontano per ascoltare il Vangelo di Gesù Cristo.

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