Se la tua mano destra ti porta a peccare
Dieci riflessioni bibliche sulla masturbazione.
L’intimità sessuale all’interno del matrimonio è un magnifico dono da parte di Dio. È lo sfogo della passione e del gioco, alimenta la vicinanza con il nostro coniuge e offre un’opportunità unica per ricevere e dare amore.
Per ogni dono benevolo di Dio (1 Tim. 4:4) il diavolo cerca di “rubare, ammazzare e distruggere” (Giov. 10:10). Le sue perversioni sono degradanti e le cicatrici possono divenire indelebili.
Come padre, desidero che i miei figli apprezzino il vincolo matrimoniale senza il bagaglio del peccato sessuale passato, ma come pastore e professore di corsi e scuola biblica so molto bene quanto sia difficile per i credenti mantenersi puri.
Glorifica Dio con il tuo corpo.
Onorare Dio attraverso il proprio corpo deve essere il fine che persegue ogni cristiano! Come dichiara Paolo in 1 Corinzi 6:19-20: “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio”.
La masturbazione consiste nella stimolazione (generalmente con l’uso di una mano) degli organi genitali per il piacere sessuale in un modo che spesso culmina con l’orgasmo.
Lo scopo di questo articolo è spiegare biblicamente perché lasciarsi coinvolgere in questo atto al di fuori del letto coniugale è peccaminoso e pertanto da evitare; mentre può esistere la masturbazione all’interno dei rapporti coniugali in questo articolo farò riferimento all’atto individuale svolto separatamente dal proprio coniuge.
Molti professionisti nel campo della medicina identificano la masturbazione come una parte naturale dello sviluppo umano, similmente molti pastori hanno tentato di fornire delle argomentazioni teologiche e pratiche a sostegno della masturbazione.
Tuttavia dal punto di vista biblico non credo che questo approccio sia gradito a Dio, ho per giunta constatato la devastazione a cui porta questa pratica, per le persone single come per le sposate.
Il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo
Cristo ha acquistato la forza della purezza.
Non possiamo sconfiggere la tentazione sessuale con le nostre forze, ma con l’aiuto di Dio, ogni cosa è possibile.
Non possiamo sconfiggere la tentazione sessuale con le nostre forze, ma con l’aiuto di Dio, ogni cosa è possibile (Mr. 9:23; 10:27).
Nell’AnticoTestamento Dio promise di dare al suo popolo redento un cuore nuovo (che significa, nuovi desideri, brame e pensieri), disse inoltre: “Metterò dentro di voi il mio Spirito e vi farò camminare nei miei statuti, e voi osserverete e metterete in pratica i miei decreti” (Ez. 36:26-27).
Questa è la nostra speranza e preghiera alla luce del nuovo patto in Cristo: possiamo vincere con l’aiuto di Dio! In Cristo diventiamo una nuova creatura: “le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove” (2 Cor. 5:17). Inoltre, Colui che è in noi “è più grande di colui che è nel mondo” (1 Gv. 4:4). Colui che ha “ogni potere in cielo e sulla terra” è con noi per sempre (Mat. 28:18, 20).
Possiamo sentirci pienamente perdonati in ogni momento (Eb. 10:17-18), rivestiti della giustizia di Cristo (2 Cor. 5:21). “Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù” (Rom. 8:1) e attraverso Dio che opera al posto nostro possiamo ora “ritenere ferma la confessione della nostra speranza” certi che “è fedele è colui che ha fatto le promesse” (Eb. 10:23).
Possediamo i nostri corpi in santità e onore.
Tenendo presente l’opera di affrancamento, acquistata con il sangue e rafforzata dallo Spirito mediante il nuovo patto, do le seguenti valutazioni riguardo la pratica della masturbazione nella vita di un credente. Nel perseguire la santificazione, astenetevi dalla fornicazione, ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore (1 Tes. 4:3-4). Dio, il quale ci ha dato il suo Spirito e chiamato a santità, ci sostenga (1 Tes. 4:7-8).
1. Crescere la progenie nelle vie del Signore è la principale via per fare discepoli. La masturbazione sminuisce la passione di Dio per la chiesa globale.
Uno dei più grandi modi di adempiere al Grande mandato di fare discepoli (Mat. 28:18-20) e di riempire, moltiplicare e dominare il mondo con esseri viventi creati ad immagine di Dio (Gen. 27-28; similmente Rom. 8:29; 2 Cor. 3:18) per le coppie cristiane è creare e formare dei figli nel timore di Dio (Sl. 78:5-8; 127:3; Mal. 2:15; Ef. 6:4). Alcune fasi del matrimonio ci danno la possibilità di praticare delle forme di controllo delle nascite. Tuttavia, coloro per i quali la masturbazione è un atto normale e che vedono i figli come un peso indesiderato generalmente minimizzano il Grande mandato e la passione di Dio per la chiesa globale.
- “Così DIO creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina. E DIO li benedisse; e DIO disse loro: «Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, e dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e sopra ogni essere vivente che si muove sulla terra»” (Gen. 1:27-28).
- “Ma, direte voi, non ce n’è uno [Abramo] che fece così? E tuttavia, lo Spirito rimase in lui. Ma perché quell’uno lo fece? Perché cercava la discendenza promessagli da Dio. Badate dunque al vostro spirito e nessuno agisca slealmente verso la moglie della sua giovinezza” (Mal. 2:15).
- “Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen»” (Mat. 28:19-20).
- “E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’ammonizione del Signore” (Ef. 6:4).
2. Dio ha destinato ogni lecita forma di espressione sessuale all’interno del letto coniugale. La masturbazione distoglie il desiderio sessuale dal suo contesto concepito da Dio in modo unico.
L’espressione sessuale che si manifesta nell’orgasmo è un buon dono da parte di Dio (1 Tim. 4:2-5) che gli uomini e le donne devono apprezzare solamente nel contesto dell’intimità matrimoniale (Gen. 2:23; Cnt. 8:4-6; 1 Cor. 7:2-3; Eb. 13:4). Quando le persone raggiungono l’orgasmo al di fuori del rapporto sessuale matrimoniale, attestante la grazia, l’atto diviene egoista, slegato dal suo scopo di creare intimità. L’espressione sessuale dell’orgasmo dovrebbe essere l’inondazione del desiderio per il proprio coniuge, non solamente la sensazione frutto di un’esperienza.
- “uomini bugiardi, marchiati nella propria coscienza, i quali vieteranno di maritarsi e imporranno di astenersi da cibi che Dio ha creato, affinché siano presi con rendimento di grazie da coloro che credono e che hanno conosciuto la verità. Infatti tutto ciò che Dio ha creato è buono e nulla è da rigettare, quando è usato con rendimento di grazie, perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera” (1 Tim. 4:2-5).
- “Ma, a motivo della fornicazione, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito. Il marito renda alla moglie il dovere coniugale, e ugualmente la moglie al marito… Non privatevi l’uno dell’altro… affinché Satana non vi tenti a causa della vostra mancanza di autocontrollo” (1 Cor. 7:2-3,5).
- “Sia il matrimonio tenuto in onore da tutti e il letto coniugale sia incontaminato, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri” (Eb. 13:4).
3. Preservare il desiderio sessuale per il letto coniugale favorisce l’intimità assieme a un cuore servizievole per il proprio coniuge. La masturbazione sminuisce entrambi.
“Il desiderio sessuale è dato per rappresentare il patto di «una carne sola» tra Cristo e la sua chiesa”
Come già detto l’orgasmo al di fuori del letto coniugale abbatte la natura intima e relazionale del desiderio sessuale, il quale risiede al centro del suo scopo (1 Cor. 7:2-3,5). Astenersi dalla masturbazione aiuta l’individuo a purificarsi dai suoi appetiti (1 Cor. 9:27). Favorisce la certezza che il desiderio di una persona di fare l’amore con il suo o la sua coniuge sia diretto ad alimentare l’intimità del vincolo matrimoniale attraverso il servizio e l’onore, ricevendo amore da parte di lui o lei (Mat. 20:28; Giov. 13:14-16). Ricorda alle coppie che il proprio coniuge non è dato come oggetto per essere usato a proprio piacimento, ma piuttosto come compagno del patto, dal quale essere supportati nelle proprie necessità, protetti e rispettati (Ef. 5:25, 28, 33; vedi anche Gen. 2:24).
- “disciplino il mio corpo e lo riduco in servitù perché, dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato. ” (1 Cor. 9:27).
- “Poiché anche il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti” (Mat. 20:28).
- “Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei… Così i mariti devono amare le loro mogli, come i loro propri corpi; chi ama la propria moglie ama se stesso… Ma ciascuno di voi così ami la propria moglie come ama se stesso; e similmente la moglie rispetti il marito” (Ef. 5:25, 28, 33).
4. L’intimità sessuale tra la moglie e il marito mostra l’amore tra Cristo e la sua chiesa. Coloro che sostituiscono la masturbazione con l’intimità coniugale sottostimano la gloria di Dio.
La ragione ultima per cui l’espressione sessuale manifesta nell’orgasmo vada apprezzata soltanto nel contesto matrimoniale è che il desiderio sessuale, che porta all’espressione sessuale, è dato per rappresentare il patto di “una carne sola” tra Cristo e la sua chiesa (Ef. 5:31-32).
Quando la masturbazione diviene un sostituto dell’intimità sessuale essa non fa altro che sminuire la gloria di Dio rappresentata nell’atto sessuale, togliendo un benevolo dono di Dio fuori dal suo naturale contesto dell’amore coniugale voluto da Dio (considera congiuntamente Ger. 31:31-32; Ez. 16:30-32; Os. 2:13-14,16,20).
- “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due diverranno una sola carne». Questo mistero è grande; or lo dico in riferimento a Cristo e alla chiesa.” (Ef. 5:31-32).
- “‘Ecco, verranno i giorni», dice l’Eterno, «nei quali stabilirò un nuovo patto con la casa d’Israele e con la casa di Giuda; non come il patto che ho stabilito con i loro padri nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese di Egitto, perché essi violarono il mio patto, benché io fossi loro Signore», dice l’Eterno.” (Ger. 31:31-32).
5. La masturbazione al di fuori del letto coniugale non da gloria a Dio perché viene costantemente fomentata da desideri cattivi.
Qualsiasi cosa facciamo – inclusa ogni forma di espressione sessuale – dobbiamo “fare tutto alla gloria di Dio” (1 Cor. 10:31). Se classificabili come cupidigia, lussuria o sensualità, tutti i desideri malriposti e manifesti in momenti inopportuni non danno gloria a Dio, e il fallire nel glorificare Dio è sempre peccato (Rom. 3:23; 14:23). Perciò Paolo insiste “Glorificate dunque Dio nel vostro corpo” (1 Cor. 6:20).
Nel progetto di Dio l’amore matrimoniale è l’unico giustificato contesto per poter apprezzare l’espressione sessuale dell’orgasmo, perché soltanto all’interno di questa sfera possiamo glorificare Dio mostrando la meravigliosa unione di Cristo con la sua chiesa (Ef. 5:31-32). Da questa prospettiva i desideri cattivi fomentano ogni espressione sessuale al di fuori del matrimonio, inclusa la masturbazione, tanto che dobbiamo trattare tutte queste azioni come peccaminose e meritevoli dell’inferno (Mat. 5:29-30; Mr. 7:20-23; 1 Cor. 6:9-10; Ga. 5:17, 19-21; Ef. 5:5; Col. 3:5-6).
- “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio” (1 Cor. 6:19-20).
- “Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio” (1 Cor. 10:31).
- “Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio” (Ef. 5:5).
- “Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria; per queste cose l’ira di Dio viene sui figli della disubbidienza” (Col. 3:5-6).
6. Gesù incoraggia chi lo segue a guardarsi dalla concupiscente masturbazione, Paolo esortava i cristiani a controllare i propri impulsi sessuali in santità e onore.
Solo “i puri di cuore … vedranno Dio” (Mat. 5:8). Gesù sembra collegare la masturbazione con la concupiscenza quando dichiara che il guardare una donna con un’intenzione carnale è un peccato, in seguito comanda i suoi discepoli di prendere decisioni estreme sui propri occhi e mani per poter così preservare se stessi in vita (Mat. 5:27-30). Allo stesso modo Paolo sottolineava come la santità determinata dalla purezza sessuale fosse il volere di Dio per ogni persona, poi esortava i cristiani a controllare i propri impulsi sessuali in santità e onore, anziché in concupiscenza (1 Tes. 4:3-5; vedi anche Rom. 6:19-22). “Senza la quale [santificazione] nessuno vedrà il Signore” (Eb. 12:14).
Possiamo notare che nella traduzione biblica Nuova Riveduta “membra” in Romani 6:19 fa riferimento a “parti del corpo”, nella stessa versione il termine tradotto come “corpo” in I Tessalonicesi 4:4 letteralmente è “vaso”, entrambi possono riferirsi al pene di un uomo (si confronti con I Samuele 21:5 nella versione Septuaginta, dove viene usata la stessa parola in greco).
- “Voi avete udito che fu detto agli antichi: “Non commettere adulterio”. Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Ora, se il tuo occhio destro ti è causa di peccato, cavalo e gettalo via da te, perché è meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna; e se la tua mano destra ti è causa di peccato, mozzala e gettala via da te, perché è meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna.” (Mat. 5:27-30).
- “Poiché, come già prestaste le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità per commettere l’iniquità, così prestate ora le vostre membra a servizio della giustizia per la santificazione” (Rom. 6:19).
- “Poiché questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione; che vi asteniate dalla fornicazione; che ciascuno di voi sappia possedere il suo vaso in santità ed onore, non con passioni disordinate, come i gentili che non conoscono Dio,” (1 Tes. 4:3-5).
7. Paolo dichiara che la soluzione al desiderio sessuale si trova nel letto coniugale oppure nell’autocontrollo, non nella masturbazione.
L’apostolo sosteneva che per coloro che ricevono il dono del matrimonio mantenere un’attività sessuale regolare aiuta a rimanere fedeli e a preservarsi dalle tentazioni inflitte dal diavolo (1 Cor. 7:1-3,5). Per coloro che sono in grado di esercitare l’autocontrollo, la condizione del celibato è una buona soluzione, ma quando il desiderio sessuale cresce l’antidoto di Paolo non è la masturbazione, ma piuttosto il matrimonio (1 Cor. 7:8-9,36-38).
- “Ora, riguardo alle cose di cui mi avete scritto, sarebbe bene per l’uomo non toccare donna. Ma, a motivo della fornicazione, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito. Il marito renda alla moglie il dovere coniugale, e ugualmente la moglie al marito… Non privatevi l’uno dell’altro, se non di comune accordo per un tempo, per dedicarvi al digiuno e alla preghiera; poi di nuovo tornate a stare insieme, affinché Satana non vi tenti a causa della vostra mancanza di autocontrollo” (1 Cor. 7:1-3,5).
- “Or a quelli che non sono sposati e alle vedove dico che è bene per loro che se ne stiano come sto anch’io, ma se non hanno autocontrollo, si sposino, perché è meglio sposarsi che ardere” (1 Cor. 7:8-9).
- “Ma, se alcuno pensa di fare cosa sconveniente verso la propria figlia vergine se essa oltrepassa il fiore dell’età, e che così bisogna fare, faccia ciò che vuole; egli non pecca; la dia a marito. Ma chi sta fermo nel suo cuore senza sottostare ad alcuna costrizione, ma è padrone della sua volontà ed ha determinato questo nel cuor suo, di conservare cioè la sua figlia vergine, fa bene. Perciò, chi dà la sua propria figlia a marito fa bene e chi non la dà a marito fa meglio” (1 Cor. 7:36-38).
8. La masturbazione al di fuori del letto coniugale indica una mancanza di autocontrollo e pertanto è peccato.
L’autocontrollo è un frutto dello Spirito che troviamo nel Nuovo Testamento (Galati 5:22-23), una forma di disciplina gradita a Dio, che nutre la nostra speranza per la vita eterna e ci libera dal timore della punizione futura (Rom. 8:6-9,13; 2 Tim. 1:7). La mancanza di autocontrollo è un peccato che ci rende soggetti ad una maggiore influenza da parte del diavolo (Prov. 25:28; 1 Cor. 7:5).
L’orgasmo ricercato al di fuori del letto coniugale tramite la masturbazione indica una mancanza di autocontrollo ed è pertanto un peccato.
- “Il frutto dello Spirito è … autocontrollo” (Gal. 5:22).
- “Quindi quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio… perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se per mezzo dello Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete” (Rom. 8:8,13).
- “Non privatevi l’uno dell’altro, se non di comune accordo per un tempo, per dedicarvi al digiuno e alla preghiera; poi di nuovo tornate a stare insieme, affinché Satana non vi tenti a causa della vostra mancanza di autocontrollo.” (1 Cor. 7:5).
- “Poiché questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione; che vi asteniate dalla fornicazione; che ciascuno di voi sappia possedere il suo vaso in santità ed onore, non con passioni disordinate, come i gentili che non conoscono Dio… Dio infatti non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione.” (1 Tes. 4:3-5, 7).
- “Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d’amore e di autocontrollo” (2 Tim. 1:7).
9. Abbandonare il peccato della masturbazione favorisce una maggiore dipendenza da Dio.
Ogni forma di abnegazione può agire come una disciplina spirituale, alimentando la dipendenza da Dio e aiutando il credente a trovare la propria soddisfazione in Dio (1 Cor. 9:26-27; 1 Tim. 4:7-8). Negare al proprio corpo il desiderio della masturbazione dà la possibilità di sviluppare una maggiore resa al controllo dello Spirito (Rom. 8:13; Gal. 5:16).
- “Io dunque corro, ma non in modo incerto; così combatto, ma non come battendo l’aria; anzi disciplino il mio corpo e lo riduco in servitù perché, dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato” (1 Cor. 9:26-27).
- “Or io dico: Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne” (Gal. 5:16).
- “Schiva però le favole profane e da vecchie, ma esercitati nella pietà, perché l’esercizio corporale è utile a poca cosa, ma la pietà è utile ad ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura” (1 Tim. 4:7-8).
“Negare al proprio corpo il desiderio della masturbazione
dà la possibilità di sviluppare una maggiore resa al controllo dello Spirito”
10. I pensieri e le azioni di una persona parlano di ciò in cui egli confida. Non è possibile dire: “Seguimi nella masturbazione come io seguo Cristo”.
Gesù disse “Perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore. Nessuno può servire due padroni.” (Mat. 6:21, 24). Ogni azione che una persona compie esprime quello che è e quali sono le sue speranze. Quindi, dobbiamo chiederci: “Cristo è il nostro Maestro e veramente desideriamo essere conformi alla sua immagine?” (Rom. 8:29; Col. 3:10).
Inoltre a motivo della costante trasformazione che dovremmo subire per i nostri figli e per gli altri, dobbiamo considerare il significato di essere degli uomini e delle donne che assomigliano a Cristo, ponendoci il quesito “Posso senza alcun problema e con giusta causa dichiarare ‘Seguimi nella masturbazione, come io seguo Cristo’?” (1 Cor. 11:1; vedi anche 1 Cor. 4:16; Fil. 3:17).
Uno stile di vita come questo sicuramente determina “un esempio ai credenti, nel parlare, nel comportamento, nell’amore, nella fede, nella purezza” (1 Tim. 4:12)?
- “Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli” (Rom. 8:29).
- “Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo” (1 Cor. 11:1; e 4:16).
- “Siate miei imitatori, fratelli, e considerate coloro che camminano così, secondo l’esempio che avete in noi” (Fil. 3:17).
- “Nessuno disprezzi la tua giovinezza, ma divieni esempio ai fedeli nella parola, nella condotta, nell’amore, nello Spirito, nella fede e nella castità.” (1 Tim. 4:12).
- “Ricordatevi dei vostri conduttori, che vi hanno annunziato la parola di Dio e, considerando il risultato della loro condotta, imitate la loro fede.” (Eb. 13:7; vedi anche Eb. 6:12).
- “Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio, ma chi fa il male non ha visto Dio.” (3 Gv. 1:11).
Colui che ti ha chiamato è fedele.
Alla luce di queste verità credo che chi si masturba al di fuori di un rapporto coniugale pecca e insulta la gloria di Dio in Cristo. Pertanto credo che come uomini e donne di Dio non dovremmo lasciarci coinvolgere in questa azione.
Piuttosto guardiamo al nostro Signore per avere sostegno e cercare di onorarlo attraverso i nostri corpi permettendo che l’unico sfogo del nostro desiderio sessuale sia l’intimità del rapporto attestante la grazia, l’atto sessuale coniugale (Gb. 31:1). Dedichiamoci anche a condurre i nostri figli nelle vie della giustizia per onorare il nome di Cristo.
“Or il Dio della pace … vi perfezioni in ogni buona opera, per fare la sua volontà, operando in voi ciò che è gradito davanti a lui per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen” (Eb. 13:20-21). Che Egli “vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere fortificati con potenza per mezzo del suo Spirito nell’uomo interiore, perché Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede” (Ef. 3:16-17). E che Egli “vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo. Fedele è colui che vi chiama, e farà anche questo” (1 Tes. 5:23-24).
“Or a colui che può salvaguardarvi da ogni caduta e farvi comparire davanti alla sua gloria irreprensibili e con grande gioia, all’unico Dio sapiente, il nostro Salvatore, sia gloria, grandezza, dominio e potestà, da ora e per tutte le età. Amen.” (Gda. 24-25).
Traduzione a cura di Elena Merlini
Tematiche: Adolescenza, Femminilità, Mascolinità, Matrimonio, Sessualità
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