Sante distrazioni – Quando Dio interrompe la nostra produttività

 

 

 

La sempre più crescente letteratura sulla produttività concorda in modo schiacciante con ciò che noi tutti sappiamo per esperienza: le interruzioni riducono la nostra produttività. Quindi, naturalmente, la maggior parte della letteratura si concentra sui modi in cui possiamo ridurre le nostre interruzioni, giacché ci distraggono dal lavoro produttivo.

 

C’è una buona ragione: molte delle nostre interruzioni sono distrazioni; ma non tutte le interruzioni sono distrazioni. Alcune interruzioni sono più importanti della nostra attuale produttività. Il problema, comunque, è che spesso facciamo fatica a riconoscere queste importanti interruzioni sul momento.

 

Come cristiani, la posta in gioco aumenta quando consideriamo che ciò che inizialmente può sembrare una semplice interruzione è in realtà un incarico imprevisto assegnatoci dal nostro Signore. Quindi, come possiamo discernere la differenza?

 

In primo luogo, dovrei definire cosa intendo per interruzione, distrazione e incarico imprevisto.

 

  • Interruzione: un evento imprevisto che ti spinge a spostare la tua attenzione da una delle tue responsabilità a qualcos’altro.

 

  • Distrazione: un evento imprevisto che tenta di spostare la tua attenzione da qualcosa di maggiore importanza a qualcosa di minore importanza.

 

  • Incarico imprevisto: un evento imprevisto che ti chiama a spostare la tua attenzione da qualcosa che ritieni sia un buon uso del tempo come servitore di Cristo a qualcosa che Cristo può considerare un uso migliore del tempo.

 

Certo, Dio non ci ha dato una formula che possiamo applicare a tutte le situazioni. Infatti, un’interruzione che sia un incarico imprevisto in un giorno, potrebbe essere una distrazione in un altro. In altre parole, questa è una questione di discernimento e il discernimento s’impara con la pratica costante (Ebrei 5:14), mentre siamo trasformati nell’immagine di Cristo mediante il rinnovamento della nostra mente (Romani 12:2).

 

La Bibbia fornisce principi che possiamo usare per affinare il nostro discernimento. Due storie forniscono l’aiuto necessario.

 

“Non tutte le interruzioni sono distrazioni.
Alcune interruzioni sono più importanti della nostra attuale produttività”.

 

Distrazione Apostolica

In Atti 6, una situazione potenzialmente esplosiva si stava sviluppando nella nuova, e sempre più fiorente, chiesa. “Sorse un mormorio da parte degli ellenisti [cristiani ebrei provenienti da nazioni di lingua greca] contro gli Ebrei [cristiani ebrei originari della Palestina], perché le loro vedove erano trascurate nell’assistenza quotidiana” (Atti 6:1).

Non ci viene detto perché queste donne vulnerabili fossero state trascurate, ma è chiaro che il problema non veniva affrontato e la frustrazione si stava diffondendo. Le rimostranze hanno sollecitato le tensioni etniche. Come gli ultimi anni hanno ricordato a tutti noi, tali problemi possono rapidamente inasprire le relazioni, privare della fiducia e seminare sospetti. Così la situazione si faceva seria e fu rivolto un appello agli apostoli a coinvolgersi.

Questa situazione si presentò come una potenziale interruzione del lavoro degli apostoli. È stata una distrazione o un incarico imprevisto?

Dopo che gli apostoli hanno pregato e discusso insieme questo problema, ecco cosa hanno compreso:

«Non è conveniente che noi lasciamo la Parola di Dio per servire alle mense. Pertanto, fratelli, cercate di trovare fra di voi sette uomini, dei quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Quanto a noi, continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della Parola» (Atti 6:2-4).

 

Gli apostoli capirono che questa era una distrazione.

 

Questo esempio mostra quanto abbiamo bisogno di discernimento. Un’interruzione può inizialmente apparire (a noi o ad altri) come un incarico imprevisto assegnatoci da Dio, perché il problema è importante, e potremmo persino assumerci la responsabilità di assicurarci che venga affrontato, ma è comunque una distrazione se il nostro coinvolgimento diretto non è più importante del rimanere concentrati sulle nostre chiamate primarie. Cristo ha affidato questo incarico a qualcun altro.

 

Incarico Parabolico

In Luca 10, Gesù raccontò la parabola del buon Samaritano, il quale, mentre viaggiava da Gerusalemme a Gerico, incontrò un uomo gravemente ferito che giaceva sulla strada, vittima dei briganti. Questa situazione interruppe il viaggio del Samaritano. Era una distrazione o un incarico imprevisto?

La storia di Gesù funge da esempio perché tutti i suoi ascoltatori sapevano che era basata su eventi reali. La strada di Gerico era notoriamente pericolosa a causa dei briganti; dei veri viaggiatori s’imbattevano in vere persone ferite.

 

Ecco cosa capì l’uomo samaritano:

 

«avvicinatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra olio e vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno dopo, presi due denari, li diede all’oste e gli disse: “Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno”» (Luca 10:34-35).

 

Il samaritano capì che si trattava di un incarico imprevisto.

 

Questo esempio mostra anche quanto abbiamo bisogno di discernimento. Un’interruzione può inizialmente apparire a noi (o ad altri) come una distrazione. La questione può essere importante, ma non sembra essere una nostra responsabilità; consumerà tempo prezioso, forse altre risorse, e farà naufragare o ritardare i nostri piani, ma è un incarico imprevisto poiché il nostro coinvolgimento diretto (e costoso) è più importante che rimanere concentrati sul nostro lavoro pianificato.

 

Principi di discernimento

Quali principi possiamo distillare da questi due esempi scritturali per aiutarci a discernere quale potrebbe essere una distrazione e quale invece un incarico imprevisto? Consideriamone tre.

 

1.      Chiarisci la tua vocazione

Su cosa Dio ti ha oggettivamente chiamato a concentrarti in questa stagione della vita? È importante riconoscere in quale stagione ci troviamo perché la nostra chiamata cambia nel tempo. In una stagione diversa, era giusto che i dodici discepoli servissero alle mense (ricordate l’episodio in cui Gesù sfamò i cinquemila), ma una volta asceso, Gesù lasciò i suoi uomini come apostoli appositamente nominati, come testimoni della sua vita e risurrezione e come suoi portavoce come insegnanti. Comprendere la tua chiara (non solo aspirazione ma) vocazione in una determinata stagione della vita può aiutarti a discernere ciò a cui Dio vuole tu dia la priorità.

 

2.      Chiedi consiglio

Quando fai fatica a discernere se dovresti resistere o accettare un’interruzione che non richiede un’azione immediata, chiedi consiglio a persone sagge, spiritualmente esercitate al discernimento. Gli apostoli c’erano l’uno per l’altro. Chi sono le persone di fiducia alle quali puoi chiedere consiglio?

 

3.      Chiediti: “Cosa costringe l’amore?”

Quando il samaritano ha visto l’uomo ferito sulla strada, sono sicuro che avrebbe avuto numerose ragioni per proseguire oltre, ma a motivo dell’amore, ha accettato questo incarico imprevisto. D’altra parte, fu a motivo dell’amore che gli apostoli resistettero alla distrazione di coinvolgersi personalmente nell’assicurare che le vedove fossero sfamate. Hanno compreso che altri avrebbero potuto rispondere a questo bisogno ma che nessun altro avrebbe potuto dedicarsi alla preghiera e al ministero della Parola come loro stavano facendo.

 

Arte Marziale del Discernimento

La maggior parte delle arti marziali insegna agli allievi l’autodifesa qualora vengano attaccati. Nessuna situazione di attacco è mai la stessa, quindi gli allievi imparano delle tecniche che possono essere adattate a qualsiasi situazione che lo richieda. Essi crescono nelle loro abilità esercitandosi continuamente in situazioni sempre più difficili.

 

Imparare a distinguere gli incarichi imprevisti dalle distrazioni è come un’arte marziale. Nessuna situazione in cui occorra un’interruzione è mai la stessa, quindi dobbiamo imparare delle tecniche che possiamo adattare a qualsiasi situazione che lo richieda. E le nostre “facoltà [sono] per via dell’uso […] esercitate a discernere il bene e il male» (Ebrei 5:14).

 

Raramente all’inizio è chiaro se un’interruzione sia una distrazione o un incarico imprevisto. Quest’ambiguità ci spinge a pregare: “Cosa devo fare, Signore?”. Ci spinge ad abbracciare l’umiltà nel chiedere consiglio agli altri e ci spinge a mettere alla prova i nostri cuori. Siamo governati dal nostro amore per Dio e per il prossimo o dai nostri desideri egoistici? Consideriamo il tempo, il denaro, la reputazione e la produttività come un’amministrazione che abbiamo ricevuto dal nostro Signore per essere usati come Egli ritiene più opportuno o vediamo queste risorse come “nostre”?

 

Coltiva la capacità di rispondere con fede alla guida di Dio. Sii disposto a dire di no a una distrazione che ti sembra urgente per concentrarti fedelmente sul compito che ti è stato chiaramente affidato da Dio. Sii disposto a dire di sì a un’interruzione dei tuoi piani scomoda e costosa, per rispondere fedelmente a un incarico imprevisto assegnato da Dio.

 

“Chiarire la tua vocazione nelle determinate stagioni della vita
ti aiuterà a discernere ciò a cui Dio vuole che tu dia la priorità”.

 

 

 

Traduzione a cura di Christian Tursi

 

Tutte le citazioni bibliche, salvo che non sia indicato diversamente, sono tratte dalla Bibbia Versione Nuova Riveduta – Ediz. 1994 Società Biblica di Ginevra – Svizzera.

 

 

Tematiche: Lavoro e professione, Sottomissione, Vangelo, Vita Cristiana

Jon Bloom

Jon Bloom

 

È cofondatore, presidente del consiglio direttivo e scrittore per Desiring God. Ha scritto tre libri intitolati Non per visione, Realtà che non si vedono e Don’t follow your heart. Lui e sua moglie hanno cinque figli e vivono a Minneapolis.

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