Quello che i tuoi anziani esitano a dirti, ma che vorrebbero tu sapessi

 

La gioia di un pastore che serve il supremo Pastore è tanto più grande quanto più egli ha la possibilità di condividere l’opera con altri uomini chiamati e qualificati.

 

Se sei un pastore, conosci bene il gioioso peso di condurre il popolo di Dio. E se hai il privilegio di svolgere il tuo ministero accanto ad un team o ad un comitato di anziani, sai anche quanti benefici siano racchiusi nel “pascere insieme”. Ho tuttavia scoperto che ci sono diversi aspetti che i pastori con maggiore esperienza possono perdere di vista quando si tratta di guidare i loro colleghi anziani attraverso l’opera del proprio ministero. Ne citerò alcune.

 

Vogliamo pascere, non gestire

Potresti pensare che siamo più desiderosi di parlare di personale o di budget, o di strutture, ma probabilmente c’è un malinteso di fondo che genera confusione tra le nostre ‘zone di comfort’ ed i desideri del nostro cuore. Molti di noi anelano a questa opera pastorale senza sapere, semplicemente, da che parte iniziare. Non vogliamo operare come se fossimo un comitato di direttori. Vogliamo afferrare gli attrezzi del pastore e metterci all’opera al vostro fianco.  Vogliamo pregare di più, vogliamo riflettere su come consolare più efficacemente l’afflitto, correggere l’ozioso, fasciare i cuori rotti, esortare i santi all’amore e alle buone opere. Se entrate ‘a gamba tesa’ su questi argomenti, continuerete ad alimentare sempre lo stesso problema e continuerete a caricarvi di un fardello troppo pesante da portare da soli: un fardello che noi vorremmo sinceramente portare insieme a voi.

 

Vogliamo che siate voi a condurre

Così come desideriamo pascere, analogamente contiamo su di te (l’uomo incaricato del ministerio della predicazione) per quanto riguarda la conduzione della chiesa e, nello specifico, la nostra conduzione. Ci rendiamo conto che non hai frequentato la facoltà di economia e commercio e che il tuo cuore è rivolto principalmente verso l’insegnamento e la predicazione della Parola. È proprio questo che ci rende ancora più desiderosi di seguire la tua leadership. Per cui, semplicemente, guidaci! Lancia dei progetti per noi. Guidaci. Siamo desiderosi di vederti fissare la missione principale davanti a noi mentre ci ricordi quali siano le cose fondamentali. Non ti scusare mai quando senti il bisogno di chiederci di trascorrere più tempo in preghiera durante le nostre riunioni. Noi contiamo su di te per questo tipo di leadership spirituale.

 

Vogliamo collaborare con te. Vorremmo perfino essere tuoi amici.

Una delle più grandi gioie che si possano trovare all’interno del ministero è quella di avere delle genuine amicizie con altri uomini, specialmente quelli che condividono il tuo stesso terreno di missione. Lavorando in un contesto di formazione, potendo affacciarmi alle vite di milioni di ex studenti, una delle mie preoccupazioni maggiori riguarda il problema di quegli uomini che non hanno stretto alcuna vera amicizia maschile. Personalmente, sono allarmato quando incontro un pastore che sembra non avere cari amici del proprio sesso, tanto più che avere delle buone amicizie sembra essere una delle caratteristiche più rilevanti di una buona leadership. E noi, come pastori che ti seguono, vogliamo anche essere tuoi buoni amici.

 

Il nostro è un lavoro a tempo pieno

Certo, lo sai già. Eppure, alle volte sembra che questo aspetto venga dimenticato. Fai in modo che gli incontri inizino con puntualità. Segui una scaletta. Concludi con puntualità. Molti di noi potrebbero doversi alzare davvero presto, domattina. Qualunque cosa sia rimasta ancora da discutere o definire, può attendere il prossimo incontro. Fidati, può attendere.

 

Seguiremo la tua guida se potremo contare sulla tua integrità.

Non lasciarti sviare. Siamo grati a Dio per i tuoi doni. Amiamo le tue predicazioni. Riconosciamo distintamente le tue capacità di leadership. Ci rallegriamo per il modo in cui sai mobilitare ed organizzare la chiesa per essere efficace nel ministero. Vediamo quanto tu sia capace di gestire il team di lavoro. Ma ciò che in fondo ci rende pronti a seguirti giù da un dirupo è vedere la tua coerente e devota integrità. Parli secondo verità. Non sei ambiguo. Mantieni le promesse. Sei fedele a tua moglie. Sei amorevole, anche quando sei costretto ad affrontare questioni difficili. Tutte queste cose generano la nostra spontanea lealtà e fiducia nei confronti della tua leadership.

La gioia di un pastore che serve il supremo Pastore è tanto più grande quanto più egli ha la possibilità di condividere l’opera con altri uomini chiamati e qualificati. Piuttosto che guidare in solitaria e portare il fardello del ministero da soli, un modello di “leadership condivisa” è un dono del Signore. Se sei un pastore, prega affinché il Signore ti circondi di uomini così. E se Lui lo ha già fatto, non dar la loro presenza per scontata. Alla fine, desideriamo tutti ricevere la “corona della gloria che non appassisce”, promessa a coloro che sono fedeli al proprio mandato (1 Pietro 5:4).

 

Traduzione a cura di Eugenia Andrighetti

 

 

Libro suggerito:

 

Il libro che il tuo pastore vorrebbe che tu leggessi

Tematiche: Anzianato, Formazione e training, Leadership, Pastorato

Matthew J. Hall

Matthew J. Hall

 

Matthew J. Hall è stato nominato rettore e vicepresidente senior dell’amministrazione accademica del Southern Baptist Theological Seminary ad Aprile 2019. Hall è anche professore associato di Storia della Chiesa. I ruoli precedentemente ricoperti al Seminary includono l’affiancamento del Preside del Boyce College (2016-2019), la vicepresidenza dei servizi accademici (2013-2016), e la direzione dello staff all’interno dell’Ufficio del Presidente (2009-2013). È membro del dipartimento esecutivo del Southern dal 2009. Hall è professore associato di storia della chiesa al Southern Seminary e al Boyce College.

Gli interessi d’accademia e di ricerca di Hall vertono sull’intersecarsi fra teologia e la cultura all’interno della religione americana, pertanto conduce regolarmente dei corsi di Storia della Chiesa, Storia Americana e Governo Americano a livello universitario inferiore e superiore. È coeditore di Essential Evangelicalism: The Enduring Legacy of Carl F.H.Henry (Crossway, 2015). Ha contribuito alla stesura di diversi volumi e ha scritto vari articoli per una serie di uscite popolari così come per riviste accademiche.

Hall è coinvolto nelle attività denominazionali ed ha servito per due mandati all’SBC Resolutions Committee. È ricercatore all’interno della Commissione della Libertà Etica e Religiosa. Lui e sua moglie, Jennie, hanno tre figli e sono membri della Clifton Baptist Church.

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