Qual è la missione di Dio? Indizio: riguarda la chiesa
Una delle ragioni principali alla base del ministero della fondazione di chiese è che la fondazione di chiese pone la comunità cristiana al centro della missione.
Se ci fossero persone singole al centro dei propositi di Dio, sarebbe naturale che anche le persone singole fossero al centro della missione, ma al centro del piano di salvezza di Dio c’è una famiglia e una nazione. Perciò, al centro della missione ci dovrebbe essere la chiesa.
Tutta insieme, la chiesa dimostra il potere riconciliatore del Vangelo. Le nostre esperienze di vita diverse danno ricchezza e colore al nostro messaggio. I nostri doni diversi si completano a vicenda.
Mostriamo che la vita insieme, vissuta sotto il governo di Dio, è, come si dice, la bella vita. La chiesa dovrebbe essere al centro della missione, e questo avviene in modo naturale e inevitabile nella fondazione di chiese.
Comunità di luce sparpagliate
Spesso si dice che la missione nell’Antico Testamento era centripeta, cioè si muoveva verso l’interno, mentre la missione nel Nuovo Testamento è centrifuga, cioè verso l’esterno. È chiaro che la missione nel Nuovo Testamento è centrifuga in modo diverso dall’Antico Testamento: dobbiamo “andare e fare discepoli tutti i popoli” (Matteo 28:19).
Eppure, allo stesso tempo, la missione nel Nuovo Testamento non ha smesso di essere centripeta: siamo chiamati a essere comunità di luce che attirano le persone verso il regno di Dio. Ciò che è cambiato è il centro.
Le nazioni non confluiscono più in una città in senso letterale, Gerusalemme, ma sono attratte dalla nuova Gerusalemme, la chiesa. Quindi, ora la missione comporta un doppio movimento: Gesù ci manda ai confini della terra e, ovunque andiamo, creiamo comunità di luce che attirano le persone.
Una volta ho visto un video che illustrava la crescita esplosiva della popolazione mondiale. Il video mostrava un globo che ruotava, in cui le città con 1 milione di abitanti erano rappresentate da un punto di luce. Il globo girava e un orologio nell’angolo segnava il passare del tempo.
Per secoli i puntini luminosi erano solo uno o due, poi, nel XX secolo, il globo è esploso di luce. Interi continenti sono stati inondati di luce.
Ecco, pensa alle chiese come a dei puntini di luce. Il nostro compito è andare nel mondo e creare comunità che permettano alle persone di vedere e condividere la vita di Cristo. Ricopriamo il mondo di piccole comunità di luce in modo che i quartieri, le regioni e i Paesi si illuminino.
Comunità in missione
C’è un’altra ragione fondamentale alla base della fondazione di chiese, che è l’inverso di quella di cui abbiamo appena parlato: fondare chiese mette la missione al centro della comunità cristiana.
Un mio amico è diventato cristiano a 20 anni. Era un marinaio mercantile e non era mai stato in chiesa prima di convertirsi, ma, dopo aver partecipato ad alcune riunioni domenicali, è stato battezzato. Quando venne il momento di prendere parte al suo primo incontro membri, non stava nella pelle dall’entusiasmo; quell’incontro, come dice lui, sarebbe stato l’occasione in cui avrebbero pianificato la caduta di Satana. Non sapeva ancora che sarebbe stato deluso. L’argomento principale di discussione era il tipo di carta igienica che avrebbero dovuto avere nei bagni. Fu un bello shock!
La missione diventa facilmente un’attività tra le altre della vita della chiesa. Viene messa all’ordine del giorno accanto a un elenco di altre voci, con cui deve competere per ottenere l’attenzione dei membri. Oppure viene lasciata agli appassionati, ai margini della vita della chiesa.
La fondazione di chiese fa passare la chiesa in “modalità missione” in modo naturale e allo stesso tempo inevitabile, perché assicura che la missione definisca la natura, lo scopo e l’attività della chiesa.
Allo stesso tempo, la fondazione di chiese è, per definizione, un’attività della chiesa: garantisce che la chiesa sia parte integrante della missione e definisce la missione come formazione e costruzione di chiese.
Luce nelle tenebre
Cristo è morto per la sua sposa, la chiesa. Sono salvato quando, per fede, entro a far parte del popolo per cui Cristo è morto; la mia identità di cristiano è comunitaria. Se siamo chiamati alla comunità,non lo siamo semplicemente per il nostro bene: ma siamo comunità di luce, progettate da Dio per compiere la sua missione di portare luce nelle tenebre.
Qui dove vivo io, nel nord dell’Inghilterra, le serate invernali sono buie; camminando per le nostre strade fredde e scure e passando davanti agli edifici vicini al marciapiede, si può vedere dentro alle case delle persone. Mi chiedo spesso cosa pensino i passanti delle nostre comunità missionarie quando guardano dentro.
Questa è una bella immagine per la missione. Viviamo in un mondo freddo e buio, ma quando le persone guardano dentro alla “finestra”, vedono una comunità caratterizzata dalla gioia, dall’amore e dall’amicizia, un luogo di luce, calore e accoglienza.
Questo è ciò che la chiesa deve essere nel nostro mondo buio, freddo e senza amore: una comunità luminosa al livello della strada. È qui che si può intravedere il regno di Dio. È qui che le persone vengono riconciliate a Cristo e riunite insieme in Lui.
È per questo che fondiamo chiese: per essere una luce per le nazioni al livello della strada.
Questo articolo è un estratto del libro di Tim Chester Multiplying Churches: Exploring God’s Mission Strategy, pubblicato da Christian Focus Publications.
Articolo precedentemente su TGC – Italia. Pubblicato con permesso.
Tematiche: Chiesa, Fondazione di chiese, Missione
© TGC Italia, © Coram Deo
Il presente articolo può essere utilizzato solo facendone previa richiesta a Coram Deo. Non può essere venduto e non si può alterare il suo contenuto.