Come preparo un sermone
Predico da oltre 20 anni e in tutto questo tempo il modo in cui preparo e predico un sermone ha subito e continua a subire un’incessante evoluzione.
Una crescita costante è inevitabile in un’area come questa poiché essa rappresenta la parte più importante della mia chiamata. Tuttavia al momento le regole fondamentali del mio metodo restano immutate e molti di voi mi hanno chiesto di condividerle.
Eccole allora.
Dal titolo del post si evince che questo non è l’unico modo di preparare un sermone, ma uno dei tanti. È il mio modo personale. Se tra queste righe trovate qualcosa di utile, prendetelo! E il resto lo potete tralasciare.
Stabilite un tempo
Molti predicatori sono in disaccordo sul tempo da dedicare alla preparazione di un sermone e sono oltremodo confusi dalle voci sul pastore “Tal dei Tali” che impiega più di 20 ore alla settimana. E vabbè.
10 ore. Nulla di più. La maggior parte dei pastori svolge diversi compiti oltre a predicare e non ha tanti aiutanti ai quali delegare le altre responsabilità. 10 ore. Questo è il tempo che mi ritaglio ogni settimana e che raccomando agli altri pastori e missionari. Se non riuscite a preparare un buon sermone in 10 ore – secondo me – non state lavorando bene.
Ma state attenti: quando dico 10 ore intendo il tempo passato davanti alla scrivania senza considerare tutto quello trascorso a meditare e in preghiera, poiché io penso al sermone anche quando sono alla guida dell’auto, quando taglio il prato e nel mio quotidiano. Quindi in sostanza, le 10 ore comprendono solo tutto quello che descrivo qui sotto.
Conosci il testo
Occorre avere un brano biblico prima di avere un sermone. Si può fare una bella chiacchierata con la chiesa senza però avere il testo, ma se si vuole predicare e vedere la potenza di Dio donare la vita ai morti, ci vuole invece un vero brano delle Scritture.
Preparo le nostre meditazioni quotidiane e i nostri sermoni con 6-12 mesi di anticipo. Pianificare i sermoni in questo modo mi permette non solo di capire cosa sta accadendo, ma mi dà anche la possibilità di reperire materiale interessante per sermoni futuri che posso archiviare fino al momento in cui ne avrò bisogno.
Preferisco cominciare con un messaggio piuttosto che con un tema. Il primo mi darà anche il secondo.
Quando avete il vostro testo biblico leggetelo molte volte. Acquisite familiarità con esso. Studiate il brano nel suo più ampio ed attuale contesto per capire dove s’incontra nella Bibbia e nella storia della redenzione.
Fate un riassunto che chiarisca la storia, l’argomento, la poesia o qualsiasi cosa state leggendo. Estraete dal testo il filo conduttore o il tema centrale. Mettete in risalto le dottrine specifiche insegnate e sottolineate in esso.
Nello sviluppare il vostro sermone potete fare uso anche di commentari, di teologia sistematica, ecc… Di solito attendo di aver fatto da solo tutto il possibile prima di aprire altri libri, articoli, sermoni, confessioni, ecc.
Riflettere sul brano
Ora che conoscete il testo più in profondità, continuate a lavorarci sopra imponendovi la disciplina della meditazione. Con questo voglio dire che è giunto il momento di predicare il testo a voi stessi: a cosa vi sta mettendo di fronte Dio con quei versetti. Quali promesse vuole farvi? Cercate di essere convinti e di farvi coraggio. Dovete sentire la potenza delle Scritture se volete predicare con passione.
In questo processo mi è d’aiuto il mio diario. Sì, io metto sempre per iscritto pensieri, domande, idee per scavare in profondità la Bibbia e il mio cuore.
Dopo aver predicato questo a te stesso ed essere arrivato a capire che Dio sta operando in te, segue il passaggio all’applicazione e alle implicazioni del testo per la chiesa alla quale stai predicando.
Mi piace chiudere gli occhi e immaginare le persone sedute al loro posto oppure lavorare con i gruppi di persone della nostra comunità e prendere nota delle condizioni della gente. La nostra chiesa vive un periodo di gioia o di sofferenza? Chi è solo, spaventato, frustrato e fa fatica a tirare avanti? Chi si sta ribellando e chi si sta ristabilendo? Voi volete predicare alla gente qualcosa in più delle solite cose. Siate molto chiari su quello che le Scritture dicono alle persone che chiamano a ravvedimento e a credere, a piangere e ad esultare, ad ascoltare e ad obbedire.
Chiarire la vostra idea principale
Credo che ogni sermone debba avere un’unica idea centrale che regge l’intero messaggio. Questa è la sola cosa che volete si sappia e si sperimenti. Questo è ciò che la gente dovrebbe ricordare del sermone per poi riuscire a spiegarlo poco alla volta a se stessi e agli altri.
Questo potrebbe non essere il punto principale del passo perché forse vorreste metterne a fuoco uno meno importante dell’autore originale.
Gli appunti della foto qui sopra sono tratti da un sermone che ho predicato di recente sul Salmo 115:1 intitolato “Soli Deo Gloria”. La sintesi del messaggio è: “Il proposito di Dio è la Gloria di Dio” ed è l’idea che emerge dal sermone.
Ora costruisci il sermone
Quanto avete fatto finora è stato procurarvi l’occorrente per creare il vostro sermone. Usando il passo che avete studiato e messo in pratica, l’idea guida che volete mettere in risalto, potete ora sviluppare la struttura (struttura omiletica) del sermone:
- Introduzione,
- L’idea principale,
- Punti corroboranti
- La conclusione.
Non preoccupatevi delle allitterazioni. Non sprecate tempo a fare ricami. La gente non si ricorderà dei dettagli ma dell’idea principale e dei vari aspetti che lo Spirito Santo imprime su di loro.
Appunti definitivi
La gente usa vari approcci agli appunti del sermone: un testo completo parola per parola, una descrizione dettagliata, nessun appunto. E molti sono un po’ troppo intolleranti sulle ragioni per le quali il loro metodo è migliore degli altri.
La realtà è che i predicatori non sono tutti uguali mentre voi volete usare gli appunti per ricevere un aiuto a predicare al meglio delle vostre capacità. Ho sperimentato tutti i metodi, ma negli ultimi dieci anni predico usando un solo foglio di appunti che tengo tra le pagine della mia Bibbia.
Qualunque sia il vostro approccio, riunite gli appunti dei quali farete eventualmente uso nella forma definitiva il giorno prima della predica. Comincio a prepararli di lunedì e non oltre giovedì il mio sermone è quasi pronto.
Sabato mattina metto per iscritto tutto quello che userò su in un solo foglio e ho finito.
Questa è a grandi linee la descrizione del modo in cui preparo un sermone e come ho detto è solo uno dei tanti. È semplice, pratico e nutre me prima che io provi a nutrire gli altri.
(Traduzione a cura di Andrea Artioli)
Tematiche: Chiesa, Crescita spirituale, Disciplina, Predicazione, Teologia
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