Recentemente, proprio giovedì della settimana scorsa, abbiamo parlato del libro che hai appena scritto, Pastor John.
A proposito di questo, Brandon da Charlotte, nella Carolina del Nord, scrive:
“Pastore John, grazie per il tuo rigore incentrato su Cristo e per l’enorme produzione di materiale nel tuo ministero. Sono curioso di sapere come riesci a produrre così tanti contenuti. A che ora ti svegli? Quando trovi il tempo per leggere e scrivere, o mangiare i tuoi cereali? Hai menzionato la tua avversione per la TV in “Non sprecare la tua vita”, ma che consiglio hai per una routine quotidiana, che consenta di sfruttare al meglio la propria vita per il servizio e l’opera di Cristo?”
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Elimina i confronti.
In primo luogo, fai attenzione a non voler essere come me.
Tu non conosci i peccati della mia vita. Non sai quanto ho trascurato. Non sai quali ne siano stati i costi.
La vera domanda è come essere la persona più piena, più incentrata su Dio, che più esalta Cristo, più satura di Bibbia, amorevole, umile, che avanza nella missione, che cerca la giustizia, che serve gli altri che tu – tu – puoi essere.
Non misurarti con gli altri. Misurati in base al tuo potenziale in Cristo.
Questa è la prima cosa che ho sentito di dover dire, a causa del modo in cui la domanda sembrava essere posta.
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Concentrati su grandi obiettivi.
Dedica il dieci percento delle energie nella tua vita ad evitare gli ostacoli alla produttività e il novanta percento delle tue energie a fissarti su grandi obiettivi e perseguirli con tutte le tue forze.
Pochissime persone diventano produttive solo evitando gli ostacoli alla produttività. Non è un buon focus.
Non è da lì che viene l’energia. Non è da dove viene la visione.
Le persone scrivono libri su questo e fanno un sacco di soldi, ma non è lì che si ottiene qualcosa di utile.
Fare le cose che contano deriva da grandi, gloriose, meravigliose possibilità future che catturano la tua attenzione e attirano la tua determinazione e tutte le tue forze.
E poi restano tutte quelle altre cose, come eliminare le cose che ti ostacolano, questo rappresenta il dieci percento del lavoro di pulizia che devi fare.
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Fai attenzione alle stagioni della vita.
La vita, per ognuno di noi, ha uno svolgimento in capitoli molto diversi tra loro.
Se sei sposato e hai figli piccoli, questo è un capitolo che richiede molta attenzione rivolta ai bambini.
Se Dio vuole, potrebbe esserci un altro capitolo per te con diverse possibilità, diversi potenziali e diverse priorità.
Il Signore sarà contento se ti concentrerai sul capitolo in cui ti trovi e vivrai secondo le esigenze di quel capitolo con tutte le tue forze.
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Trova il tuo obiettivo di vita.
Pensa seriamente e prega per quello che è il tuo grande obiettivo di vita che consuma tutto il resto.
La mia espressione biblica si trova in Filippesi 1:20–21.
Questo è John Piper, non solo Paolo, che parla:
“ 20 secondo la mia fervida attesa e speranza, che non sarò svergognato in cosa alcuna, ma che con ogni franchezza, ora come sempre, Cristo sarà magnificato nel mio corpo, o per vita o per morte. 21 Per me infatti il vivere è Cristo, e il morire guadagno”.
Quindi, magnificare Cristo nel vivere e morire, e diffondere la passione per Cristo nella vita degli altri – questo è il mio obiettivo.
Questo è il grande obiettivo generale.
Trova il tuo e perseguilo in tutto ciò che fai.
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Presta attenzione al resoconto che dovrai dare.
Ottieni un senso di responsabilità radicata nel Vangelo davanti al Dio vivente.
Il che significa, comprendere il Vangelo e le dinamiche spirituali che lo sostengono.
Non ti sforzi per entrare in una giusta relazione con Dio. Le dinamiche del vangelo non funzionano in questo modo.
Ti affatichi dalla mattina alla sera con tutte le tue forze perché sei in una giusta relazione con Dio.
Filippesi 2:12-13:
“ 12 Perciò, miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, ma molto più ora che sono assente, compite la vostra salvezza con timore e tremore, 13 poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito”.
Questa è la dinamica del Vangelo.
“Ma per la grazia di Dio sono quello che sono; e la sua grazia verso di me non è stata vana, anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me” (1 Corinzi 15:10).
La grazia di Dio aveva già preso dimora in me ed era all’opera in me, dice Paolo. Ma se recepisci la cosa nel modo sbagliato, potresti anche realizzare molto nella vita ma poi andare dritto all’inferno con tutti i tuoi libri e tutto ciò che ti sei costruito.
Fa’ che il Signore Gesù intensifichi questo senso di responsabilità nell’ultimo giorno con la parabola dei talenti (Matteo 25:14–30).
Ha dato a una persona cinque, ha dato a un’altra persona due, e ha dato a un’altra persona uno.
Quando venne a chiedere conto, la persona con uno udì quelle terribili parole:
“Servo malvagio e pigro [pigro]” (Matteo 25:26). Non voglio sentire quella parola.
Voglio sperimentare il contrario, l’opposto di quelle parole, da Luca 12:42:
” E il Signore disse: «Chi è dunque quell’amministratore fedele e saggio, che il padrone costituirà sui suoi domestici per dar loro a suo tempo la porzione di viveri?”
Pensavo spesso a queste parole quando ero pastore.
Ero “al di sopra di una famiglia, per dare loro la loro porzione di cibo al momento opportuno” (Luca 12:42). “Beato quel servo che il suo padrone, arrivando, troverà a far così” (Luca 12:43).
Stavo seduto a preparare i miei messaggi o a scrivere qualcosa o a guidare la famiglia nelle devozioni, e dicevo: “Vieni ora, Signore Gesù, e mi troverai a farlo”.
Questo è l’opposto del servo malvagio e pigro che ha seppellito il talento di Dio e non ne ha fatto nulla.
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Lavora con un senso di urgenza.
Aggiungi al tuo senso di responsabilità davanti a Dio un senso di urgenza:
“Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare” (Giovanni 9:4).
Oppure Efesini 5:15–16:
“ 15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, 16 riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi”.
O Colossesi 4:5:
“Procedete con sapienza verso quelli di fuori riscattando il tempo”.
C’è urgenza in questo. I giorni sono malvagi e la notte sta arrivando.
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Uccidi la mezza determinazione.
Fai quello che fai con tutto il cuore. Smettila con la poca determinazione.
Così tante persone si trascinano nella la vita facendo quello che fanno con mezzo cuore, con metà delle loro energie. Se vale la pena farlo, allora vale la pena farlo con tutta l’anima.
Ecclesiaste 9:10: “Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con tutta la tua forza”.
Una delle risoluzioni di Jonathan Edwards probabilmente ha avuto più impatto su di me negli ultimi trent’anni di qualsiasi altra cosa abbia mai detto – almeno nelle sue risoluzioni.
Disse: “Deciso, a vivere con tutte le mie forze, mentre vivo”.
Quelle parole si sono impadronite di me molto tempo fa. Pensai: “Oh sì, Signore”.
Considera l’opposto di questo: quattordici volte nel libro dei Proverbi, viene usata la parola pigro.
Non è una brutta parola? Pigro. Quattordici volte. E cos’è un pigro?
Proverbi 20:4:
“Il pigro non ara a causa del freddo; elemosinerà quindi al tempo della raccolta, ma non avrà nulla”.
Non vuoi essere un pigro.
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Insistere.
Molti ciocchi fecero cadere un enorme albero.
Questo è veramente importante visto quanto velocemente ci scoraggiamo dopo mille ciocchi e l’albero non è ancora giù. Ho appena finito di ascoltare Robinson Crusoe.
Potreste dire: “Cosa?! Perché mai John Piper ascolta un romanzo per adolescenti?”
Non avevo mai sentito alcuni di questi classici, quindi li sto ascoltando.
Robinson Crusoe, abbandonato su un’isola da solo, vuole fuggire e ha bisogno di una barca.
La terraferma è a 45 miglia di distanza. Potrebbero esserci dei cannibali laggiù.
Non è sicuro di voler andare, ma ha bisogno di una barca.
Non ha nient’altro da fare, quindi costruirà una barca.
Trova un albero. Questo albero è alto e con un grosso tronco nella parte inferiore. Ha un’ascia.
Gli ci vogliono 22 giorni per abbattere l’albero, altri 14 giorni per tagliare i rami e un anno e mezzo per finire la barca – con un’ascia.
Io taglierei un albero per un giorno, due giorni poi direi:
“Quest’ albero non vuole cadere. Ho finito con quest’albero. Vado a lavorare su qualche alberello più piccolo”.
Quindi, ecco la chiave. Molti ciocchi fecero cadere un grande albero.
Vuoi fare qualcosa di grande? Non mollare. Continuare a tagliare.
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Affronta i compiti difficili con gioia.
Sii disposto a fare allegramente quelle cose che all’inizio non vuoi fare, che non ti vengono naturali.
Non c’è ruolo importante nella vita che all’inizio non richieda di fare cose che non hai voglia di fare oppure che ti permetta di fare solo ciò che ti viene più spontaneo fare.
Quindi, sii allegro nel compiere quelle attività nella tua vita che all’inizio preferiresti evitare.
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Lega Cristo alla tua chiamata.
Infine, trova la tua nicchia, cioè trova la cosa che ami fare. Con tutte le tue debolezze e tutte le tue forze, metti lì la maggior parte delle tue energie e del tuo amore, per Cristo e il suo Regno.
Tematiche: Chiedi al pastore John, Domande dei lettori al pastore John Piper, Ministero, podcast, Produttività, Studio e disciplina
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