Perché la domenica?

 

Questa domanda può essere imbarazzante. Perché adoriamo Dio la domenica? La Bibbia non dice che il settimo giorno è il tempo consacrato a Dio per il suo popolo? Dove c’è scritto che il credente deve santificare il primo giorno della settimana anziché il settimo? Questa domanda è legittima, dobbiamo ammetterlo; la stessa domanda esige una risposta. Pertanto cosa possiamo dire su questo argomento?

Creazione e Redenzione

Cominciamo a considerare le evidenze dell’Antico Testamento. In questo caso, il sabato non è solo un giorno speciale, che deve essere osservato una volta alla settimana. Aveva un significato molto profondo. Puntava al futuro riposo della redenzione che Dio avrebbe realizzato per il suo popolo. Il sabato non era solo il ricordo del riposo che venne dopo i sei giorni della creazione. Fu celebrato anche perché Dio aveva liberato il suo popolo dalla schiavitù d’Egitto.

 

Dio aveva ripetuto il comandamento a Mosè dopo che Israele aveva peregrinato nel deserto durante 40 anni, poco prima di entrare nella Terra Promessa. Quando Dio aveva ripetuto la Legge che aveva dato al monte Sinai, i Dieci Comandamenti erano gli stessi. Nessuno di essi era stato alterato. Ma il motivo riguardante la legge del sabato era cambiato. Al Sinai il popolo fu istruito all’osservanza del sabato, perché Dio si era riposato il settimo giorno della creazione (Esodo 20:11 cfr. Genesi 2:3). Ma nella Transgiordania ordinò che Israele doveva osservare il sabato tenendo a mente la propria redenzione dall’Egitto (Deuteronomio 5:5). Non solamente a causa della creazione, ma altrettanto a causa della redenzione, il popolo di Dio doveva riposare il settimo giorno.

 

Sappiamo che la liberazione di Israele dalla schiavitù d’Egitto, attraverso l’agnello pasquale, era solo un ombra, la profezia di una liberazione che sarebbe stata fatta attraverso la morte sacrificale e la potente resurrezione di Gesù Cristo. I santi dell’Antico Testamento guardavano avanti, per la venuta del futuro riposo dalle loro colpe e peccati, così come un giorno alla settimana guardavano al proprio riposo dal loro lavoro, nel sabato. Pertanto, quando Israele entrò nella Terra nel suo “riposo” sotto la guida di Giosuè, marciarono attorno alle mura di Gerico per sette giorni. E, il settimo giorno, marciarono sette volte, attorno alle mura della città. Appena completarono la marcia per la settima volta, nel settimo giorno, le mura crollarono, e il popolo di Dio iniziò a entrare nel suo “riposo”, nella Terra di Canaan. La presa di Gerico fornisce un illustrazione del popolo di Dio che entra nel “riposo sabatico”.

 

In una maniera molto simile i settant’anni della cattività di Israele indicavano il riposo della redenzione che doveva venire nella Terra Promessa. Durante i settant’anni di cattività d’Israele a Babilonia, la terra stava godendo “i suoi sabati” (2 Cronache 36:21).

 

Queste esperienze dell’Antico Testamento, dimostravano che il popolo di Dio stava guardando al “riposo”, alla redenzione che doveva essere operata dal Messia, nel futuro. Lavoravano sei giorni alla settimana, guardando al “riposo” che nel futuro avrebbero goduto. Pensavamo alla Terra Promessa come un luogo dove sarebbero entrati nel “riposo” di tutti i loro pesi della loro vita.

 

Una nuova prospettiva

Ma adesso la redenzione è già stata realizzata. Gesù è venuto per compiere la profezia. Per mezzo della sua morte e resurrezione, ha condotto il suo popolo al riposo della redenzione. Noi guardiamo indietro la salvezza che è stata realizzata da Cristo. “E’ compiuto” è stato il grido di Cristo alla croce, e per questo sappiamo che tutto è stato realizzato per la nostra liberazione dal peccato, dalla morte e da tutti i mali del mondo.

 

Conseguentemente il credente possiede una nuova prospettiva riguardo al riposo e alla redenzione. La resurrezione di Cristo è stato un evento significativo quanto la creazione del mondo. Per mezzo della sua resurrezione, il nuovo ordine della creazione vede la propria esistenza. Un nuovo modo di vivere è arrivato ad esistere. La pietra del sepolcro di Gesù è stata rotolata, affinché i discepoli ci entrassero e non perché Gesù se ne andasse via! A causa della sua nuova vita nel corpo della resurrezione, poté entrare e uscire dalle stanze senza dover aprire le porte.

 

La resurrezione di Cristo

Non dovrebbe stupirci che i discepoli abbiano seguito un nuovo ordine di standard di adorazione per Dio. Loro cominciarono la settimana riunendosi con il Signore risorto. Considerate attentamente le seguenti evidenze che la redenzione compiuta da Cristo determinò il giorno dell’adorazione.

 

  1. Gesù Cristo è risorto il primo giorno della settimana (Matteo 28:1), Lui entrò nel “riposo” dalle sue opere non sabato (il settimo giorno), ma nel giorno della domenica (il primo giorno). Visto che Gesù entrò nel suo riposo il primo giorno della settimana, Lui ci incoraggia ad iniziare la settimana “riposando” nella fiducia che Lui supplirà, con gli altri sei giorni di lavoro, a tutte le nostre necessità per tutti i sette giorni della settimana.

 

  1. Gesù apparve ai suoi discepoli riuniti nel primo giorno della settimana, nonché a Maria e ai due discepoli sulla via di Emmaus (Giovanni 20:10, 14, 19; Luca 24:13). Per mezzo di queste apparizioni, nel primo giorno della settimana, la resurrezione del Signore, stabilì uno standard per le riunioni dei discepoli. Speravamo di avere comunione con Lui, nel giorno della sua resurrezione, che è il primo giorno della settimana.

 

  1. Una settimana dopo, Gesù apparve nuovamente ai suoi discepoli riuniti nel primo giorno della settimana, senza la presenza del dubbioso Tommaso (Giovanni 20:26). Un nuovo standard di riunione per i discepoli stava emergendo. Il popolo di Dio della nuova alleanza stava creando una nuova abitudine per riunirsi nel primo giorno della settimana, il giorno della resurrezione di Cristo. Gesù onorò queste riunioni, apparendo ai suoi discepoli in queste occasioni e fortificando la loro fede nel Signore risorto.

 

  1. Il Signore risorto, sparse il suo Spirito esattamente cinquanta giorni dopo il sabato della Pasqua dei Giudei, cioè apparentemente nel primo giorno della settimana (Atti 2:1; Levitico 23: 15-16). Il significato della parola “Pentecoste” è cinquanta, in riferimento ai cinquanta giorni dopo il sabato della Pasqua. Quarantanove giorni si estendevano su sette sabati o giorni di riposo, e il cinquantesimo sarebbe stato una domenica, il primo giorno della settimana. In questo modo, sembra che lo Spirito Santo fu sparso nel primo giorno della settimana, quando il popolo di Dio della nuova alleanza era riunito per l’adorazione. Così lo standard che riguarda il giorno dell’adorazione fu reso ancora più forte. Sia la resurrezione di Cristo, sia l’effusione dello Spirito Santo avvennero il primo giorno della settimana.

 

  1. Durante il tempo in cui l’apostolo Paolo predicava il vangelo di Cristo ai Giudei e alle nazioni, il primo giorno della settimana era utilizzato come un occasione in cui i credenti si riunivano per l’adorazione. In Grecia Paolo e Luca erano riuniti con il popolo di Dio, allo scopo di spezzare il pane e ascoltare la predicazione della Parola di Dio, nel primo giorno della settimana (Atti 20:17). Questo era un giorno in cui il popolo della nuova alleanza si riuniva, per udire al Parola di Dio.
  2. Paolo scrive ai credenti di Corinto, per stabilire lo standard riguardante le offerte per il servizio del Signore. Paolo ordinò ai credenti di quella città, di seguire le direttive che aveva stabilito anche nelle chiese della Galazia (1 Corinzi 16:1). Nel primo giorno della settimana, loro dovevamo consacrare le loro offerte al Signore (1 Corinzi 16:2). Adesso questi standard riguardanti il giorno dell’adorazione sono comuni a tutte le chiese, a tutti i credenti. Il primo giorno della settimana era il tempo stabilito per  presentare le proprie offerte al Signore.

Il giorno del Signore

La settima e ultima argomentazione è questa. L’apostolo Giovanni in età avanzata e probabilmente l’unico sopravvissuto del gruppo degli apostoli, era stato esiliato sull’isola di Patmos. In questa circostanza,  non si poteva riunirsi con il popolo di Dio per l’adorazione. Ma l’apostolo ci informa   che era “nello Spirito, nel giorno del Signore” (Apocalisse 1:10). Il significato che era “nello Spirito, nel giorno del Signore” sembra abbastanza chiaro. Per il potere dello Spirito Santo, lui entrò alla presenza del Signore, offrendoGli la sua adorazione.

 

Ma qual è il significato dell’espressione “giorno del Signore”? In un certo senso, potremmo dire che ogni giorno della settimana può essere chiamato “giorno del Signore”. Ma l’apostolo Giovanni si stava riferendo a qualcosa di più specifico. Lui non parlava solo di “un” giorno che era stato consacrato al Signore; al contrario parlava riguardo “del” giorno del Signore. Perché questo giorno è chiamato “giorno del Signore”? E’ un giorno che prova al mondo che Lui è il Signore. In questo giorno, Gesù fece capire all’intero universo che Lui è il Signore di tutto ciò che esiste. Era stato il giorno della sua resurrezione. In quel giorno, Lui vinse l’ultimo nemico dei peccatori, la morte. Nel primo giorno della settimana,  Lui mostrò che con il suo potere poteva sconfiggere tutti i nemici, anche la stessa morte. Questo è il giorno del Signore.

Onorando il Signore

Nei giorni finali della vita dell’apostolo Giovanni, i credenti riconoscevano che c’era un giorno della settimana chiamato “giorno del Signore”. In quel giorno, celebravano la resurrezione di Cristo e l’effusione dello Spirito Santo. Quel giorno divenne il giorno in cui si incontravano per rallegrarsi della resurrezione di Cristo, per il potere dello Spirito Santo.

 

Lo stesso accade fino a oggi. Ancora permane il comandamento originale di onorare il Signore un giorno su sette per adorarLo, poiché questo principio fa parte dei Dieci Comandamenti prescritti dalla legge morale di Dio agli uomini. Un giorno su sette deve essere consacrato per l’adorazione e il culto a Lui. Tanto la creazione, quanto la redenzione provano che Dio deve essere onorato in questa maniera.

 

Dalla creazione del mondo fino alla venuta di Cristo, questo giorno era l’ultimo giorno della settimana. I credenti dell’Antico Testamento attendevano con impazienza il riposo che in Salvatore avrebbe provveduto.

 

Ma Cristo è già venuto. Lui è resuscitato vittoriosamente sopra tutti i suoi nemici. Questa vittoria è stata conquistata il primo giorno della settimana. In questo giorno, il Signore Gesù incontrò i suoi discepoli, che erano riuniti per aver comunione con Lui.

 

Pertanto, dobbiamo celebrare il riposo che Lui ha conquistato per noi. Dobbiamo entrare nel suo riposo, per offrirgli la nostra adorazione nel primo giorno della settimana. Questo è l’unico standard dimostrato nella Scrittura del Nuovo Testamento in riferimento al giorni di adorazione per il popolo di Dio.

 

L’autore è stato pastore e professore in seminario. Attualmente insegna all’African Bible College in Malawi e al Knox Theological Seminary di Ft. Lauderdale, Fla. Riprodotto da New Horizons, Marzo 2003.

 

Traduzione di Andrea Lavagna.

 

Tematiche: Antico Testamento, culto, Teologia, Vita Cristiana

Palmer Robertson

Palmer Robertson

 

E’ stato pastore e professore in seminario. Attualmente insegna all’African Bible College in Malawi e al Knox Theological Seminary di Ft. Lauderdale, Fla. Riprodotto da New Horizons, Marzo 2003.

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