PASTORE, HAI UNA PRISCILLA NELLA TUA CHIESA?

 

PER QUALE MOTIVO LE DONNE SONO ESSENZIALI PER IL MINISTERO

 

Courtney è una moglie, madre e scrittrice. Nata in California, cresciuta in Texas, si è laureata a Southern Baptist Theological Seminary dove ha conosciuto suo marito Daniel. Courtney e suo marito vivono a Little Rock in Arkansas e sono genitori di tre bambini: i gemelli Luke e Zach, e Seth. Sono membri della chiesa battista Midtown, dove Daniel serve come anziano.

 

Quando gli uomini si preparano per iniziare un ministero, spesso parliamo loro dell’importanza di circondarsi di altri uomini fedeli, insegniamo ad identificare futuri leader, come predicare e li incoraggiamo a rimanere fedeli alla Parola. Quando è stata l’ultima volta che hai sentito qualcuno incoraggiare un futuro pastore a circondarsi di donne radicate e mature nella Parola? Magari ti è capitato da poco o forse no, ma spero che alla fine di questo articolo tu possa vedere e comprendere l’importanza di questo consiglio.

 

L’AIUTO DELLE DONNE NELLA BIBBIA

Alla fine delle sue lettere, Paolo spesso si rivolge alle persone importanti per lui: coloro che lo hanno aiutato, che lo hanno lasciato e coloro che fanno parte del suo ministero. I versi nei quali Paolo istruisce i pastori sono pochi in confronto ai comandi generali rivolti a tutti; anche le conclusioni delle sue lettere sono sempre indirizzate al lavoro comunitario piuttosto che ad un singolo sforzo maschile. Il ministero di Paolo è sostenuto da uomini e donne che servono fedelmente e, di conseguenza, la chiesa è sostenuta da uomini e donne fedeli.

Prova a considerare le parole che Paolo utilizza in Romani 16:3 nei confronti di Priscilla: “compagna d’opera”. In Atti 18 leggiamo che Paolo va a trovare Priscilla e suo marito Aquila e con loro viaggia verso la Siria; alla fine dello stesso capitolo, possiamo leggere che marito e moglie lo aiutarono a “esporre più a fondo la via di Dio” ad Apollo. Priscilla non è la sola: solo in Romani 16 sono numerose le donne che, al fianco degli uomini, aiutano Paolo e la chiesa. Colossesi 4 cita Ninfa e la chiesa in casa sua, per non parlare di tutte le donne che aiutarono Gesù nel suo tempo sulla terra.

Il messaggio generale della Scrittura, Antico e Nuovo Testamento, è che le donne come gli uomini sono necessari per il ministero della chiesa locale. L’avanzamento del Vangelo continua grazie al lavoro di entrambi i sessi (Matteo 28), certamente gli uomini sono chiamati a guidare e predicare, ma la chiesa locale è un corpo, quindi ognuno è fondamentale per prosperare.

IL VALORE AGGIUNTO DELLE DONNE

Desidero soffermarmi un momento sul valore che una donna potrebbe portare ad un pastore di una chiesa locale. I pastori sono chiamati alla grande responsabilità di pascere il gregge di Dio (1 Pietro 5:2) e questo include principalmente la predicazione della Parola, ma durante la settimana ci sono molte altre cose che un pastore deve fare: visitare un nuovo credente e insegnargli a studiare la Bibbia; fare visita ad un membro anziano ed incoraggiarlo a perseverare fino alla fine; discepolare un neo-papà o svolgere una consulenza pre matrimoniale. Il lavoro di un pastore è vasto e spesso travolgente.

Ma cosa dire di una donna della chiesa che recentemente ha perso il bambino che portava in grembo? Anche lei dovrebbe essere guidata dal pastore? O le donne della chiesa che necessitano di incoraggiamento nel crescere i figli? o la ragazza che sta lottando contro il peccato e ha bisogno di consigli? O della donna che ha bisogno di una guida nella comprensione della Scrittura e della sua applicazione nella vita quotidiana? O ancora, a chi deve rivolgersi una donna maltrattata e abusata? Tutte queste cose rientrano sotto la guida pastorale? Si e no.

I pastori dovranno rendicontare a Dio la loro gestione della Parola ed il servizio verso il Suo popolo quindi, in questo senso, si è assolutamente loro domino. In un altro senso, però, sono convinta che i pastori possano aiutare al meglio la chiesa avendo delle donne mature e radicate nella Parola a cui rivolgersi per sostenere a guidare le altre donne della comunità. Per quanto siano vasti i bisogni degli uomini in una chiesa, sono altrettanto vasti quelli delle donne. La Parola ci dà una base per soddisfare questi bisogni grazie alla guida e alla cura di altre donne (Tito 2:3-5).

Parte di una buona leadership è delegare responsabilità a coloro che sono sotto la nostra guida, di conseguenza, parte di una buona leadership pastorale è delegare anche ad altri il ministero di cura pastorale.

Tutto questo non è semplice vero? Si presume che le donne all’interno della chiesa siano abbastanza mature nella Parola per gestire questa responsabilità; si presume che le donne della chiesa sentano il desiderio di servire in questo modo (scommetto proprio di si); e si presume che tu abbia un’ottima relazione lavorativa con le donne della chiesa. È un lavoro che vale la pena affrontare.

Priscilla è stata d’aiuto a Paolo perché conosceva la Bibbia e da quella conoscenza sono nati buoni frutti. Le nostre donne non posso guidare altre donne se non conoscono a fondo la Parola, ma non possono nemmeno svolgere questo ministero se la leadership della chiesa non le incoraggia e non crea delle opportunità.

I pastori hanno molto di cui occuparsi e, a seconda delle dimensioni della chiesa, a volte le responsabilità e le esigenze superano di gran lunga ciò che si può gestire da soli. Penso che un modo per alleviare parte di questo peso sia quello di collaborare con le donne della chiesa: cerca delle donne che mostrano un’attitudine e un desiderio nell’insegnare la Bibbia, utilizzale nel ministero con le altre donne e poi osserva come la Parola lavora nella vita delle persone.

Paolo era grato per Priscilla (e per altri uomini e donne) perché era un uomo solo, anche se incredibilmente fruttuoso. Potrebbe essere elogiato per il suo lavoro solitario, i suoi viaggi missionari e la fondazione di chiese, ma in realtà il suo ministero è stato sostenuto dal fedele lavoro di altri fratelli e sorelle. Gli scopi di Dio non sono cambiati: ancora oggi usa l’intero corpo di credenti per diffondere la Sua gloria in tutto il mondo, dal predicatore la domenica mattina alla donna nel suo soggiorno che incoraggia una sorella ferita. In questa missione abbiamo bisogno di tutti.

Hai una Priscilla nella tua chiesa? Scommetto che c’è, devi solo cercarla.

 

 

 

Traduzione a cura di Jessica Sotera

 

 

Tematiche: Discepolato, Donne, Servire

Courtney Reissig

Courtney Reissig

 

Courtney è una moglie, madre e scrittrice. Nata in California, cresciuta in Texas, si è laureata a Southern Baptist Theological Seminary dove ha conosciuto suo marito Daniel. Courtney e suo marito vivono a Little Rock in Arkansas e sono genitori di tre bambini: i gemelli Luke e Zach, e Seth. Sono membri della chiesa battista Midtown, dove Daniel serve come anziano.

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