Non sei tu il centro: come guidare all’adorazione e amare gli altri

 

 

NON DEVI ESSERE IL TIPO DI LEADER DI CULTO
CHE SI RENDE IL PUNTO DI RIFERIMENTO CENTRALE IN OGNI SITUAZIONE.
COME LEADER DI CULTO O PASTORE DI CULTO, DEVI GUARDARE OLTRE TE STESSO
E RICORDARE CHE SERVI CRISTO E LA SUA CHIESA.

 

Nel dicembre del 2001, stavo suonando la tromba ad un concerto di Natale con la mia band jazz del liceo. La canzone era “Silent Night”, che presentava un lungo assolo di trombone. Abbiamo provato molto questo assolo, poiché la nostra band vantava un trombonista eccezionalmente talentuoso. Come liceale, questo ragazzo si è  inscritto alla Minnesota Orchestra. Passò alla Juilliard, suonando in gruppi di ottoni pluripremiati e suonando accanto ai pezzi più grossi della musica. Ma quella notte del 2001 finì più silenziosa del previsto. Si bloccò, a malapena in grado di mettere insieme la melodia. Ed era devastato.

 

Era devastato per lo stesso motivo per cui tanti musicisti e artisti navigano o affondano con il loro lavoro: la musica non era solo qualcosa che faceva, era un’estensione di sé stesso. La qualità del suo modo di suonare ci ha detto qualcosa su di lui.

 

Questo è parte del motivo per cui i musicisti possono essere persone particolari, compresi quelli che guidano la chiesa all’adorazione. Spesso possiedono una combinazione di fiducia e insicurezza, ostinazione e fragilità, combattendo lo scoraggiamento quando le cose vanno male e allo stesso tempo sorpresi che tutti non richiedano un autografo.

 

Questo è un pensiero pericoloso per i leader e i pastori di culto. Se servi in quel tipo di ruolo, hai familiarità con la tentazione di valutare e interpretare una riunione della domenica mattina alla luce di come si riflette su di te. Dovete crocifiggere questa tentazione. Non devi essere quel tipo di persona che, come ha detto Jim Hamilton in un recente sermone, si rende il punto di riferimento centrale in ogni situazione, considerando “come questo si riflette su di noi, e come questo ci fa apparire, e come questo ci fa sentire, e come questo incida su di noi. … Vogliamo essere persone in cui, in ogni situazione in cui ci troviamo, il nostro punto di riferimento centrale è Gesù Cristo e la Sua Sposa”.

 

Come leader del culto o pastore di culto, devi guardare oltre te stesso

e ricordare che servi Cristo e la Sua Chiesa.

 

Servire il popolo di Dio guidandolo nell’adorazione “gli uni agli altri nei salmi, negli inni e nei canti spirituali, cantando e salmeggiando melodie al Signore” è un compito pesante e meraviglioso, che richiede cura pastorale e sensibilità (Ef 5,19). Non servite le vostre preferenze o i vostri gusti, o il vostro bisogno di apparire più bravi nello scegliere cantici adatti, o il vostro bisogno di far affermare il vostro talento, o il vostro bisogno di espressione artistica.

 

È allettante lasciare che queste cose determinino la forma del vostro ministero e valutare le riunioni della domenica mattina in base al fatto che queste cose siano accadute o meno. Ma non è di questo che si tratta. Nemmeno per sogno. Ricordate, voi non cantate di voi stessi, ma di Cristo Gesù come Signore per il bene del suo popolo (2Cor 4,5). Il modo in cui valutate il vostro ministero e il vostro incontro settimanale dovrebbe riflettere questa realtà: abbiamo esaltato Cristo? Il suo popolo è stato edificato?

 

A quanto pare, la tentazione per i leader musicali di farsi il punto centrale del loro ministero non è nuova. Charles Spurgeon si preoccupava profondamente del ministero della musica al Metropolitan Tabernacle, e voleva che il suo conduttore mettesse da parte i propri interessi in ossequio alle persone che guidava:

 

“Il popolo si riunisce non per vederti come un cantante, ma per lodare il Signore nella bellezza della Sua Santità … Nessuno dovrebbe essere defraudato della propria parte nell’adorazione a causa del gusto esclusivo del conduttore”. (citazione di Living By Revealed Truth: The Life and Pastoral Theology of Charles Haddon Spurgeon di Tom Nettles)

 

Il popolo di Dio si riunisce per lodare il Signore, non per meravigliarsi dei vostri doni. E il “successo” delle vostre domeniche mattina non ha nulla a che fare con il fatto che il vostro popolo percepisca o meno il vostro talento. Nel corso del tempo, le priorità del vostro ministero chiariranno di chi cercate la gloria.

 

Se stai cercando un buon esempio di questo tipo di centratura su Dio e sugli altri, non guardare oltre il Verbo Fatto Carne. Cristo venne in condizioni sfavorevoli: mise da parte la gloria, conobbe il dolore, abbracciò 

coloro che lo avrebbero respinto e morì. Lasciate che il vostro ministero assuma una forma Cristocentrica. Prendete la vostra croce. Amate Dio! Servite il Suo popolo!

 

Matt Damico si è laureato in teologia al Southern Seminary e attualmente serve come pastore di culto presso la Kenwood Baptist Church di Louisville, Kentucky.

 

 

Traduzione di Ismaele Vacca.

Tematiche: Adorazione, Cantare, culto

Matt Damico

Matt Damico si è laureato in teologia al Southern Seminary e attualmente serve come pastore di culto presso la Kenwood Baptist Church di Louisville, Kentucky.

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