Se non ama Gesù, non amerà nemmeno te!

 

 

Sono cresciuta in chiesa e quando ero una ragazza single spesso le mie orecchie hanno sentito la frase sugli uomini che incontravo: “Sii certa che lui ami Gesù più di te”.

 

Allora pensavo: “Sì, certo!” ma poi sorvolavo su quel modello senza pensare realmente a ciò che significasse. Adamo, che camminava nel Giardino con Dio, sarebbe stato perplesso da quell’avvertimento, infatti per lui non c’era alcuna frattura tra il suo cuore e la sua mente poiché Dio gli diede Eva in un mondo perfetto e privo di peccato.

 

Prima che arrivasse Eva, Adamo aveva una comunione molto forte con Dio: nessun peccato e nessuna vergogna. Questo rapporto era più che sufficiente per Adamo. Il perfetto amore, la perfetta grazia e la perfetta gioia di Dio affluivano liberamente nell’animo di Adamo. Infatti non leggiamo che Adamo avesse dei sentimenti di malcontento o di bisogno di altro oltre a Dio. Tuttavia Dio vide – mentre Adamo godeva pienamente della presenza della Trinità – che non era un bene per l’uomo stare da solo (Genesi 2:18). Eva era l’idea di Dio e il dono di Dio per Adamo.

 

L’amore per Dio e l’amore nel matrimonio

Quando Dio presenta Eva ad Adamo non dice in maniera nervosa: “Attento, l’unica cosa è che tu stia attento a non amare lei più di Me, capito?” Non ne aveva bisogno! Eva non era una minaccia nei confronti della relazione di Adamo verso Dio e tra Adamo ed Eva v’era una perfetta armonia. C’era anche bellezza ed equilibrio nelle intersezioni di quegli amori.

 

Purtroppo il peccato distrusse l’equilibrio e alterò quell’armonia perfetta. Improvvisamente il buon dono di Dio si trasformò in vitelli dorati che oggi adoriamo e serviamo al posto di Dio.

 

Sebbene il matrimonio non avrà una sede permanente nel paradiso, Dio lo ritiene importante per il Suo regno sulla terra. L’equilibrio e l’armonia tra marito e moglie e il loro Dio è restaurato ed è continuamente restaurato attraverso Cristo. Tuttavia prima che un uomo e una donna si uniscano insieme devono conoscersi e decidere se devono perseguire la strada verso il matrimonio.

 

Ama il Signore Tuo Dio

Gesù ci ha donato il primo e il più grande comandamento in Matteo 22:36-40: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua e con tutta la tua mente”. Noi sappiamo bene che Dio deve essere al primo posto sia che siamo sposati, single o fidanzati, ma in quale modo poniamo Dio al primo posto quando siamo innamorati di qualcuno? Quando cioè non è più una questione tra “me e Gesù soltanto”?

 

Malgrado Dio fosse tutto per Adamo, Egli volle donargli una relazione in cui lui potesse sperimentare e mettere in pratica l’amore e una profonda comunione che sfociassero dall’amore e dalla comunione di Dio. In 1 Giovanni 4:11-12 troviamo scritto: “Carissimi, se Dio ci ha amato in questo modo, anche noi ci dobbiamo amare gli uni gli altri. Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio dimora in noi e il suo amore è perfetto in noi”.

 

Nessuno ha mai visto Dio fino ad ora, ma se iniziamo una relazione fondata sull’amore biblico per il prossimo (fidanzamento, matrimonio o l’essere single) riusciremo a vedere Dio. Infatti possiamo vedere Dio dall’opera della sua grazia e amore quando ci perfeziona l’un l’altro; noi diventiamo la rappresentazione fisica dell’amore di Dio gli uni degli altri. Possiamo così iniziare a vedere l’armonia e l’equilibrio restaurati come al tempo del Giardino d’Eden: Dio ci ama, così possiamo amare anche gli altri e questo amore per il prossimo rivela il nostro amore per Dio.

 

Scelgo Dio o la mia fidanzata?

Questa domanda non è proprio semplice poiché un fidanzato non deve necessariamente scegliere Dio invece di noi, oppure noi al posto di Dio. L’armonia e l’equilibrio sono rese possibili ancora una volta attraverso Cristo, ma noi dobbiamo ancora lottare contro le ferite causate dal peccato. Quindi, la domanda iniziale può esserci d’aiuto, esso ci avverte dell’esistenza della possibile idolatria nel nostro fidanzamento tanto quanto nel nostro matrimonio.

 

Cerchiamo di essere chiari: il tuo fidanzato si deve realmente interessare a te e ciò non significa automaticamente che tu sia diventata un idolo per lui. Non vogliamo di certo spiritualizzare oltremodo la questione del fidanzamento cristiano, ma quando si vietano romanticismo e fisicità poiché qualcuno non li ha ritenuti importanti e non necessari tra credenti. Facciamo attenzione a non adottare modalità gnostiche e semplicistiche nelle relazioni romantiche credendo che ciò che è fisico sia malvagio e ciò che è spirituale sia il bene. Fisicità e spiritualità non sono forze in contrapposizione, ma in realtà sono una unica cosa nella persona di Cristo. Noi credenti infatti crediamo nel Dio-uomo, Gesù, il quale è totalmente fisico e totalmente spirituale.

 

Nel Cantico dei Cantici è chiaro che sia l’uomo sia la donna godono delle dinamiche sia fisiche sia spirituali nel matrimonio e che Dio prende piacere in entrambi. Dio ci ha creato per avere dei sentimenti e un’attrazione romantica ma in quella relazione deve essere anche presente l’amore biblico (che è molto diverso dai sentimenti romantici) in cui noi sottoponiamo i nostri sentimenti per l’altro a Dio e alla Sua Parola.

 

Perciò, non confondete il desidero naturale del vostro fidanzato (che è innamorato di Cristo) per te come se fosse un suo idolo, ma d’altro canto non pensare immediatamente che il suo amore per te sia perfettamente equilibrato. Lui deve trattarti come una principessa preziosa e deve anche donare il suo cuore e le sue attenzioni al Re della sua vita e a Colui che ha dato Se stesso per la propria anima.

 

Allora, quale amore viene prima?

Quando ero fidanzata con colui che oggi è mio marito, che era veramente (e lo è ancora) un uomo di Dio, c’erano alcuni aspetti in cui la nostra relazione che lentamente sostituivano il nostro rapporto con il Signore. Da single, lui trascorreva molto del suo tempo libero a leggere la Bibbia e in preghiera, ma quando abbiamo iniziato a frequentarci, dedicava molto tempo a me. Ricorda infatti che nel primo periodo di matrimonio per lui era difficile trascorrere del tempo in comunione con il Signore. Oggi osserva che era molto facile per lui (che è una persona che ama il tocco e la fisicità) rimpiazzare il suo rapporto con Dio con la nostra relazione. Il lento processo di queste piccole, quasi innocenti scelte, le lunghe conversazioni, i film guardati insieme, le uscite sempre più frequenti, si trasformarono in una deriva spirituale.

 

Non è molto più facile e più naturale scegliere ciò che è visibile rispetto a ciò che è invisibile? Quando scegliamo di dare la priorità e seguire ciò che è invisibile, iniziamo a sperimentare maggiormente l’armonia e l’equilibrio delle cose che Adamo ed Eva godettero assieme.

 

Tuttavia Dio creò Eva per Adamo, anche se Adamo aveva già Dio. Ciò dimostra che il rapporto uomo/donna è importante e benefico, ma a motivo della caduta, dobbiamo essere vigili sulle insidie del peccato, sui modi in cui esaltiamo il dono di Dio anziché il Donatore, il visibile dall’invisibile, la relazione al di sopra della Vera Comunione.

 

Se desideri che in futuro il tuo fidanzato si tramuti in un marito che ama te come Cristo ti ama, accertati allora che lui stia già camminando con Cristo. In fin dei conti chi altro può amarti come Lui ti amò?

 

Il miglior modo affinché il tuo fidanzato ti ami profondamente è che lui ami Gesù, già ora.

 

 

Tematiche: Famiglia, L'amore di Dio, Matrimonio, Sessualità

Liz Wann

Liz Wann si è laureata al Rollins College. Vive a Philadelphia con suo marito e i loro 2 figli. Scrive per il sito lizwann.com, e lavora come mamma e casalinga.

© DesiringGod, © Coram Deo

Il presente articolo può essere utilizzato solo facendone previa richiesta a Coram Deo. Non può essere venduto e non si può alterare il suo contenuto.