L’UDIENZA E’ SCIOLTA
Non so voi, ma io ho un legame intenso con le serie TV.
In particolare con quelle dove appare casualmente un morto e dopo un’infinità di puntate ancora non si è arrivato a capire chi è l’assassino.
Ma la cosa che più mi affascina di questa tipologia di serie è la figura dell’avvocato.
Dai siamo sinceri, in quanti hanno desiderato diventare un avvocato difensore che fa discorsi alla Annalise Keating mettendo a tacere pure i pesci?! Per un imputato, avere un avvocato del genere, comporterebbe la vittoria assicurata.
In 25 anni di vita non sono mai stata chiamata in tribunale per aver commesso un reato, eppure sono consapevole che in futuro sarò davanti ad un giudice insieme al mio avvocato:
“Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male.” 2Corinzi 5:10
E a volte immagino quel momento più o meno così.
Quando il giudice dichiarerà “L’udienza è aperta”, il pubblico ministero inizierà a presentarsi come il Dr. Bel Zebù dell’università dell’Ades e cercherà di dimostrare i motivi per il quale io dovrò andare in carcere.
Inizierà ad esporre le bugie che ho raccontato in tutta la mia vita, le cose che ho rubato, la gente che ho ferito, le cose orribili che ho letto o voluto vedere. E io sarò lì ad ascoltare, ad acconsentire a tutti quei dettagli e a sprofondare nella mia vergogna. Guarderò con aria preoccupata il mio avvocato, dall’aspetto familiare, che se ne starà tranquillo in silenzio senza accennare ad alcun tentativo di difesa.
Un atteggiamento chiaramente insolito per un avvocato difensore.
L’arringa dell’accusa terminerà con l’idea chiara e coincisa che io sono colpevole, senza nessuno che possa dimostrare il contrario.
A questo punto il mio avvocato si alzerà, camminerà verso il bancone ed incomincerà il suo discorso per difendermi con “Padre,” e continuerà dicendo: “tutto ciò che l’accusa ha detto contro il mio cliente è vero e le prove non sono state assolutamente falsificate. Questa persona merita una punizione.
Tuttavia, sono in possesso di un documento che abbatterà completamente le argomentazioni dell’accusa. Vorrei mostrare il reperto n.1.”.
Si abbasseranno le luci e il proiettore si accenderà.
Senza parole, assisterò ad un momento determinante per la mia vita. Mi vedrò lì, a 16 anni, rannicchiata vicino ad un letto con gli occhi pieni di lacrime, il viso bagnato e la voce spezzata mentre dicevo: “Dio, mio Dio, cosa sto facendo? Sono ipocrita, sto buttando via la mia vita. Signore perdonami, perché non so più come andare avanti. Aiutami, non ce la faccio più. Ti prego, entra nella mia vita, salvami!”
Dopo questo filmato, il mio avvocato sposterà l’attenzione della corte sul Libro della Legge, capitolo dei Romani, paragrafo 10, comma 13, il quale stabilisce:
“Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.”
“A motivo della sua richiesta fatta nel luglio del 2011, l’imputata risponde a questo requisito e non dev’essere sottoposta alla giustizia, ma alla misericordia.”
A quel punto il pubblico ministero, evidentemente adirato, urla: “OBIEZIONE”!
L’obiezione verrà accolta ed egli inizierà a dire: “Queste prove non valgono nulla. Questa donna ha trasgredito la legge, ha mentito, ha rubato, ha peccato! Deve pagare per ciò che ha fatto!”.
Il mio avvocato allora risponderà dicendo: “Vostro Onore, Padre mio, mi rivolgo alla giuria mostrando il reperto n.2.”
Si avvicinerà ai giurati e si tirerà su le maniche della camicia: fori. Tutti vedremo dei fori nei suoi polsi.
Si toglierà le scarpe: altri buchi nei suoi piedi. E come se non bastasse, si alzerà la camicia e si vedranno in modo tangibile cicatrici, segni rossi, come se fossero stati appena fatti.
“Ho già pagato io per lei.”
Così si concluderà l’arringa del mio avvocato.
Un silenzio assordante ricoprirà tutta l’aula, finché ad un tratto, dalle labbra del giudice tuoneranno le seguenti parole: “Dichiaro questa donna GIUSTIFICATA. L’udienza è sciolta.”
Quante lacrime che ci saranno…ma di gioia!
Wow… Meglio di una puntata di Law & Order!!
Eppure non sarà una cosa finta e simulata da attori, ma sarà ciò che avverrà nella vita di coloro che hanno desiderato conoscere Dio e che avranno deciso di farlo diventare parte integrante della propria vita, il proprio avvocato difensore, il proprio Salvatore.
“Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto”.
1 Giovanni 2:1
Tematiche: Cristianesimo, Vangelo, Verità, Vita Cristiana
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