Lettera a un adolescente totalmente indeciso
Alcuni anni fa, mi scrisse un giovanotto della nostra chiesa, chiedendomi un consiglio sulla vita in generale, e in particolare sull’identità cristiana. Ecco cosa gli scrissi, illustrando il tutto con una buona dose di mie esperienze personali.
“Caro…
posso dirti che, personalmente, la mia uscita da una adolescenza vissuta all’insegna dell’insicurezza e della colpevolezza, nel contesto di una vita lussuriosa, introversa ed egocentrica, è stata più simile alla metamorfosi di un girino in una rana, che a quella di una larva che si trasforma in farfalla. Come ben sai, le larve si nascondono nei loro bozzoli e, nel totale segreto, sperimentano un inspiegabile mutamento, invisibile agli occhi degli altri (magari anche in maniera confusa), dopodiché, vedi il bozzolo venir fuori e tutti a dire “ooh, ahh, che bella!”
Non è stato così per me.
Le rane nascono simili ai pesci, sono piccine, vivono nel fango, sono esseri anfibi, che abitano in acque stagnanti. Non le si esibisce al Sea World, ma piuttosto le trovi nella stagnante piscina di qualche lussuoso hotel, magari in disuso da 20 anni, sul cui fondale c’è solo qualche centimetro di acqua verdognola.
Tuttavia, a poco a poco, essendo sante a causa della predestinazione e del loro DNA spirituale (mi riferisco alla nuova nascita), esse cominciano a nuotare nell’acqua imputridita e ad assumere sempre più l’aspetto delle rane.
Le prime a spuntare, lateralmente, sono due zampette.
Che strano. In questa fase della loro crescita, nessuno chiede loro di essere l’atleta testimonial in uno di quei pranzi di beneficenza. Poi, un altro paio di zampe e una gobba sul dorso. I pesci nello stagno hanno già cambiato parere. “Hmmm”, dicono, “non hanno più le nostre sembianze”. Una rana sviluppata a metà però non esiste e Dio è buono: Egli ha il suo piano, che non prevede di semplificare questa trasformazione, ma solamente renderla certa. Sono migliaia le lezioni che possiamo imparare, da questo processo. La prima è che nulla va sprecato. La vita non è indugiare, in attesa della grande uscita. Questo lo fanno le larve nel bozzolo, mentre le rane vivono completamente alla luce del sole, nonostante la singolarità del cambiamento.
Modelli comportamentali pieni di stupore.
Credo che, nel mio caso, il cambiamento di direzione sia stato dovuto al supporto che trovai nelle parole di Paolo, di C.S. Lewis e di mio padre, tutte persone che, ai miei occhi, apparivano incredibilmente solide, proprio perché così assolutamente sorprese di tutto, pur rimanendo se stesse.
Mi mostrarono che la forma di salute mentale più sublime, non consiste nel perseguire il personale appagamento, ma nell’essere allegramente interessati a tutto, fuorché a sé stessi.
Questi uomini appartenevano a quella categoria di persone che si sbalordiscono anche davanti alle cose più insignificanti, che passeggiano lungo una qualsiasi strada affollata come se stessero andando a spasso per uno zoo.
Oh, certo, sono individui del tutto normali, che tuttavia non si soffermano sui propri difetti, men che meno sulle proprie virtù. E, d’altronde, perché dovrebbero volerlo fare? Guarda quante persone ci sono in giro, su cui poter fermare lo sguardo!
È incredibile.
Erano uomini dotati di un’enorme capacità di rimanere stupefatti. Il loro esempio mi lasciò letteralmente affascinato; mi proposi perciò di smetterla di sprecare tanto tempo e tanta energia emotiva badando esclusivamente a me stesso (e se ci ripenso ora, mi viene il voltastomaco!). Che sto facendo? Perché dovrei preoccuparmi di ciò che gli altri pensano di me? Io sono l’oggetto dell’amore del Dio onnipotente, Colui che farà uscire da me una vera rana saltellante.
Osservare è diventare.
Il testo biblico più calzante per descrivere questo mio pervenire allo stadio finale di rana, è 2 Corinzi 3:18:
“E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore”.
Fu uno dei più grandi segreti che io abbia mai scoperto: chi contempla, alla fine diventa simile a ciò che sta contemplando. L’autoanalisi deve cedere il passo allo stupore per la gloria e, quando questo accade, si trasforma in “diventare”. Se c’è un segreto, una chiave per giungere alla maturità cristiana, è questo: ammira il tuo Dio in Gesù Cristo. Solo così potrai passare dallo stadio di girino a quello di rana. Quella fu per me una grande scoperta. Ok, non riuscirò mai a parlare di fronte a un’assemblea (in quel tempo, così pensavo), perché mi agito troppo; e non potrò mai sposarmi: ho un viso pieno di brufoli, per non parlare poi del fatto che, se solo una ragazza mi guarda, mi viene la pelle d’oca. Ma Dio ha afferrato la mia vita (Ef. 3:12) e ha un piano per me, un piano che risulterà al mio bene.
Diciamocela tutta: se là fuori c’è un mondo, visibile e non visibile, che aspetta solo di essere esplorato e di sorprendermi – perché dovrei rovinarmi la vita pensando così tanto a me stesso?
Vedere è credere e crescere.
Oh, quanto sono riconoscente a Paolo, a Lewis e a mio padre!
Adesso, la luce si è fatta strada nel buio del mio spirito. Il mio “io” è semplicemente troppo misero per soddisfare i palpitanti aneliti del mio cuore. Volevo gustare, investigare qualcosa di grande, di sublime, di bello e di eterno; il viaggio è iniziato ammirando il creato, ed è finito vedendo Dio; è nato con la passione per la letteratura, ed è terminato con la lettera ai Romani e nei Salmi. È iniziato con lunghe passeggiate sull’erba, attraversando boschi e lagune, e si è concluso in un’escursione sugli altopiani della teologia. Si badi: che la natura, la letteratura, i manti erbosi, le foreste e le lagune non sono scomparsi, solo che sono diventati, molto più efficacemente, un’impronta della Verità, delle segnalazioni.
I cieli raccontano la gloria di Dio. Ora, se sposti il tuo sguardo dai cieli alla gloria di Dio, quelli continuano a essere gloriosi, ma pèrdono il loro valore, quando scopri cosa vogliono dirti. Essi gridano “tu fai esplodere grida di gioia dall’oriente e dall’occidente” (Sal. 65:8).
Chi stanno proclamando l’alba e il tramonto, a gran voce e così gioiosamente? Il
Nome del loro Creatore! E invitano anche noi a unirsi a loro. Se brontolo il mio disappunto per quel brufolo sul naso, non voglio guardare neppure fuori dalla finestra.
Qualche utile suggerimento.
In conclusione, ecco il mio consiglio: accetta con pazienza il modo in cui Dio ha stabilito che tu diventi un’allegra rana gracidante. Non accontentarti di essere un girino o un ibrido, una mezza rana. Nondimeno, non essere mai sorpreso dall’originalità e, probabilmente, dalla lentezza richiesta da questo processo. Come sono diventato predicatore? Come mi sono sposato? Lo sa solo Dio. Se provo a guardarmi dietro, trovo che è fantastico ciò che Dio ha fatto di me, e quando arriverai alla trentina, troverai incredibile anche il tuo progresso.
Persevera solamente e vedrai, eccome, se vedrai.
C’è tanto da vedere. La Bibbia è una fonte sempre viva. Guarda sempre prima in essa. L’altro libro di Dio, molto meno autorevole – la natura – è anch’essa inesauribile. Guarda. Scruta. Osserva. Contemplando la gloria del Signore, è così che si viene trasformati.
Ti amo nel Signore e so che Dio ha in serbo grandi cose per tutte le “future rane”. Non preoccuparti se ti vedi solo una semplice rana che vuole somigliare a Cristo. La tua gioia verrà da quello che dài a vedere.
Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand’egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com’egli è.
Ti attende un’altra metamorfosi, di gran lunga migliore. Dio è infinito e noi, esseri finiti, avremo sempre da contemplare la sua gloria. Nell’eternità, non ci sarà modo di annoiarsi.
Con affetto,
Pastore John
Traduzione a cura di Ciro Izzo
Tematiche: Adolescenza, Chiesa, Domande dei lettori al pastore John Piper, Famiglia, Vita Cristiana
© DesiringGod.org, © Coram Deo
Il presente articolo può essere utilizzato solo facendone previa richiesta a Coram Deo. Non può essere venduto e non si può alterare il suo contenuto.