Le risposte alle domande chiave sull’anzianato (parte 5)
Come sono ordinati gli anziani?
Il Nuovo Testamento indica chiaramente che gli anziani erano messi da parte o nominati al loro ufficio in un modo unico. Il termine normalmente usato per la nomina degli anziani nel Nuovo Testamento è kathistemi, che significa “ordinare”.
Il concetto di ordinazione implica il riconoscimento ufficiale da parte di chi già governa la chiesa e un pubblico annuncio, mettendo da parte gli uomini per un ministero speciale.
In I Tim. 4:14 , Paolo dice a Timoteo: “Non trascurare il carisma che è in te e che ti fu dato mediante la parola profetica insieme all’imposizione delle mani dal collegio degli anziani”.
E’ interessante notare che l’imposizione delle mani deriva dal sistema sacrificale del Vecchio Testamento. Quando veniva offerto un sacrificio, l’offerente metteva le mani sul sacrificio, per mostrare che si identificava con esso. Così l’imposizione delle mani divenne un mezzo per cui uno poteva identificarsi con un altro.
Allo stesso modo, la forma d’ordinazione del Nuovo Testamento dimostrava solidarietà tra gli anziani e colui sul quale venivano imposte le loro mani. Era un segno visibile del dire: “Ti affidiamo il ministero. Siamo con te, ti supportiamo, e affermiamo il tuo diritto di occupare una posizione di guida in questa chiesa”.
Paolo scrive per raccomandare Timoteo: “Non imporre con troppa fretta le mani a nessuno, e non partecipare ai peccati altrui; consèrvati puro” (I Tim. 5:22). Questo enfatizza la serietà della identificazione attraverso l’imposizione della mani. In altre parole, Paolo sta dicendo: “Se imponi le mani ad un uomo che sta peccando, e in tal modo lo ordini al pastorato, tu partecipi al suo peccato. Se non vuoi partecipare al peccato, non mancare di cercare la mente del Signore nello svolgere questo procedimento”.
Un uomo dovrebbe essere considerato adatto per essere ordinato solo dopo aver provato la sua adeguatezza ad un ministero di governo, durante un periodo in cui viene testato. Poi può essere temperato per un periodo, durante il quale viene osservato nella funzione di una posizione limitata di “anziano delegato”. Se egli dimostra di essere capace nel governo e lealtà al messaggio, può essere pubblicamente riconosciuto come qualcuno a cui si può affidare il servizio di governo. La chiesa dovrebbe avere sempre degli uomini inseriti in tale processo di prova mentre guarda al futuro.
Biblicamente, l’imposizione delle mani era fatta dalle guide riconosciute della chiesa. In questo modo essi si identificavano con coloro che stavano diventando guide. Ma il processo di identificazione delle guide può coinvolgere anche le persone. Atti 14:23 infatti dice: “Dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa, e aver pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore, nel quale avevano creduto”. La parola usata per “designato” in questo verso è cheirotoneo, che letteralmente significa “scegliere per alzata di mano”. E’ la stessa parola usata per descrivere come venivano presi i voti, nella legislatura Ateniese. Essa può’ significare “designare”.
Alcuni credono che l’uso di cheirotoneo implichi che era stato fatto un voto dell’assemblea per alzata di mano. Tuttavia questo porta a forzare la parola. Il contesto di Atti 14:23 indica che solo Barnaba e Paolo (gli antecedenti del pronome loro) erano coinvolti nella scelta.
II Corinzi 8:9 usa cheirotoneo per descrivere la nomina di un fratello di cui non si fa il nome, “nominato dalle chiese” per viaggiare con Paolo. Qui il plurale “chiese” indica che non è stato scelto tramite un singolo voto di assemblea, ma piuttosto dal consenso delle chiese di Macedonia – probabilmente rappresentate dalle loro guide.
Così, usare il termine cheirotoneo in un modo esageratamente letterale, non è sufficiente a supportare l’idea dell’elezione degli anziani tramite voto congregazionale, sebbene il consenso della comunità può essere implicato nel processo.
Il brano di Atti 6:5 è spesso sottoposto come prova per la selezione comunitaria: “Questa proposta piacque a tutta la moltitudine; ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Parmena e Nicola, proselito di Antiochia”. Notiamo, comunque, che questi scelti non sono chiamati anziani. Essi erano servitori, il cui dovere era di liberare gli apostoli per la guida spirituale. E le persone li presentarono agli apostoli per l’approvazione – non il contrario (v.6). La comunità riconobbe quegli uomini come uomini devoti e qualificati, ma gli apostoli li designarono al loro compito.
La chiesa del Nuovo Testamento viene vista in transizione. I modelli di governo della chiesa si sono sviluppati, mentre la chiesa del I secolo maturava. Possiamo rintracciare tre fasi nel processo dell’ordinazione delle guide. Inizialmente, erano gli apostoli che selezionavano e ordinavano gli anziani (Atti 14:23). In seguito, gli anziani erano designati da coloro che erano vicini agli apostoli e coinvolti nel loro ministero. Ad esempio, Paolo incaricò specificamente Tito dell’ordinazione degli anziani (Tito 1:5). In terza fase, gli anziani stessi ordinavano altri anziani (I Tim.4:14). Sempre, la responsabilità ultima della nomina degli anziani, era una parte delle funzioni del governo di chiesa.
Oggi non ci sono gli apostoli o uomini che siano stati strettamente associati agli apostoli, ma il modello biblico persiste ancora. I capi della chiesa – sia che siano chiamati anziano, vescovo, pastore, missionario, evangelista, rappresentante apostolico, o qualcos’altro – dovrebbero avere la responsabilità di riconoscere e ordinare altri anziani.
Coloro che vorrebbero essere anziani devono desiderare di servire in questo modo. I Tim. 3:1 dichiara: “Certa è questa affermazione: se uno aspira all’incarico di vescovo, desidera un’attività lodevole” (enfasi aggiunta). Il punto di partenza nell’identificare un potenziale anziano è il desiderio nel cuore della persona. I Pietro 5:2 dice: “Pascete il gregge di Dio che è tra di voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo la volontà di Dio”.
Se un uomo ha quel desiderio, si sente chiamato, e ha le qualità, è necessaria ancora una cosa prima che sia ordinato: gli anziani devono cercare la volontà di Dio insieme e confermare tale decisione.
In altre parole, non dobbiamo uscire e reclutare uomini affincé diventino anziani. Una persona qualificata per essere un anziano sarà desideroso di dare la sua vita totalmente all’insegnamento della Parola di Dio e alla guida del gregge di Dio, senza alcun pensiero al guadagno. Egli desidererà l’incarico, continuerà ad essere messo a parte, e si dedicherà alla Parola di Dio. Nessuno gli dovrà dire di farlo; questa è la passione del suo cuore.
Ancora di più, egli serve “volenterosamente, in accordo alla volontà di Dio” (enfasi aggiunta). Il suo servizio di anziano è una chiamata di Dio. Il desiderio di lavorare come anziano è nel suo cuore, perché Dio glielo ha messo.
Se un uomo ha quel desiderio, si sente chiamato, e ha le qualità, è necessaria ancora una cosa prima che sia ordinato: gli anziani devono cercare la volontà di Dio insieme e confermare tale decisione. Atti 14:23 descrive infatti il processo che gli apostoli seguirono nello scegliere gli anziani: “Dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa, e aver pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore, nel quale avevano creduto”. Prima di nominare alcun anziano, questi si sono dati alla preghiera e al digiuno. Essi presero l’anzianato con grande serietà, come la chiamata più grande.
Atti 20:28 afferma il lavoro dello Spirito Santo nella selezione degli anziani: “Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi”, (enfasi aggiunta). In reazione alla Sua chiamata, Dio pianta nel cuore di un uomo una passione per il suo ministero e poi la conferma attraverso la guida dello Spirito Santo nei cuori delle guide, tramite la preghiera e il digiuno.
Essi presero l’anzianato con grande serietà, come la chiamata più grande.
Quando nella mia giovinezza ho sentito la chiamata di Dio al pastorato, ho trascorso anni cercando Dio, pregando, volendo conoscere il cuore e la mente di Dio, e confermando quella chiamata nel mio cuore prima di addentrarmi nella preparazione al ministero.
Ogni anziano dovrebbe prendere la sua chiamata come una cosa seria, perché essa lo è davvero! Un uomo non dovrebbe diventare un anziano solo perché ha il vago pensiero che gli piacerebbe usare i suoi doni e le sue capacità per aiutare la chiesa. Egli dovrebbe essere motivato da un peso che lo porta a cercare Dio ardentemente.
Atti 13:2 afferma che le istruzioni dello Spirito Santo di mettere da parte Paolo e Barnaba vennero “mentre essi stavano celebrando il culto al Signore (adorando) e digiunando”. La chiamata di Dio non deve essere presa alla leggera e la volontà di Dio non deve essere cercata superficialmente. La volontà di Dio nella questione o nell’ordinazione delle guide della chiesa, sarà espressa attraverso la percezione collettiva del lavoro di Dio fra le guide della chiesa.
Ogni anziano dovrebbe prendere la sua chiamata come una cosa seria, perché essa lo è davvero!
Così gli anziani sono un gruppo di uomini chiamati ed ordinati in modo speciale, con un grande desiderio di guidare e nutrire il gregge di Dio. Essi sono chiamati dallo Spirito Santo, confermati dalla preghiera e qualificati attraverso la testimonianza di una vita pura, agli occhi di tutti.
(Continua nella parte 6)
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Tematiche: Anzianato, Chiesa, Leadership, Pastorato
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