Le risposte alle domande chiave sull’anzianato (parte 3)
Qual è il ruolo dell’anziano?
Quando il tempo apostolico arrivò alla conclusione, l’ufficio di anziano emerse come il livello più alto del governo della chiesa. Così, ha assunto un grande peso di responsabilità. Gli anziani furono incaricati della cura e del nutrimento, come anche della guida spirituale, della chiesa intera. Non c’era una più alta corte d’appello, e una risorsa più grande del conoscere la mente e il cuore di Dio riguardo ai problemi nella chiesa.
I Timoteo 3:1 dice, “Certa è quest’affermazione: se uno aspira all’incarico di vescovo (episkopos), desidera un’attività lodevole”. Nel verso 5, Paolo dice che il compito di un episkopos , è quello di “prendersi cura della chiesa di Dio”. La chiara implicazione è che la responsabilità primaria di un vescovo, è di essere un custode per la chiesa.
Ciò include un numero maggiore di obblighi. Forse, la funzione più ovvia è quella di sorveglianza degli affari della chiesa locale. I Timoteo 5:17 afferma: “Gli anziani che tengono bene la presidenza, siano reputati degni di doppio onore”. La parola greca tradotta con “tenere bene” in quel versetto, è proistemi , usata quattro volte in I Timoteo, per parlare della responsabilità degli anziani (3:4,5,12; 5:17); una volta in I Tessalonicesi 5:12 (dov’è tradotto, “sono preposti”), e una in Romani 12:8, dove governare è elencato come un dono. Proistemi letteralmente significa “stare prima”, e intende il dovere generale di sorvegliare, comune a tutti gli anziani.
Come coloro che governano nella chiesa, gli anziani non sono soggetti a nessuna autorità terrena superiore, all’infuori dell’assemblea locale. La loro autorità sulla chiesa non avviene con la forza o un potere dittatoriale, ma attraverso precetti ed esempio (Ebrei 13:7).
Gli anziani non sono chiamati nemmeno ad operare per decisione di maggioranza o voti. Se tutti gli anziani sono guidati dallo stesso Spirito e tutti hanno la mente di Cristo, ci dovrebbe essere unanimità nelle loro decisioni (I Corinzi 1:10; Efesini 4:3; Filippesi 1:27; 2:2). Se c’è divisione, tutti gli anziani dovrebbero studiare, pregare, e cercare la volontà di Dio insieme, finché non si sia ottenuto il consenso. L’unità e l’armonia nella chiesa iniziano con questo principio.
Gli anziani hanno la responsabilità di predicare ed insegnare (I Timoteo 5:17). Sono loro a determinare i punti dottrinali della chiesa e hanno la responsabilità di proclamare la verità alla comunità. I Timoteo 3:2-7, elencando le qualità spirituali del vescovo, dà un’unica qualifica che si relaziona ad una funzione specifica: egli dev’essere “capace d’insegnare”. Tutte le altre qualifiche sono qualità caratteriali personali.
Anche Tito 1:7-9, enfatizza il senso della responsabilità dell’anziano come insegnante: “Il vescovo infatti… dev’essere in grado di esortare nella sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono”. Già nella chiesa, la minaccia dei falsi dottori era così grande che una qualità fondamentale per la guida era la comprensione della sana dottrina e la capacità di insegnarla. Esortare in questo versetto è la traduzione della parola greca parakaleo, che letteralmente significa “chiamare vicino”. Dai suoi usi nel Nuovo Testamento, vediamo che il ministero di esortare ha degli elementi precisi. Esso include la persuasione (Atti 2:14; 14:22; Tito 1:9), la supplica (2 Corinzi 8:17); il conforto (I Tessalonicesi 2:11); l’incoraggiamento (I Tessalonicesi 4:1); e la paziente ripetizione delle dottrine importanti (2 Timoteo 4:2).
Gli anziani sono una risorsa per quelli che cercano compagnia nella preghiera. Giacomo ha scritto, “Qualcuno di voi è infermo? Chiami gli anziani della chiesa, ed essi preghino su di lui, ungendolo di olio nel nome del Signore” (Giacomo 5:14).
Atti 20:28 dice che un’altra funzione dell’anziano è pascere: “Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha custoditi vescovi, per pascere la chiesa di Dio”. Coinvolte nel concetto di pascere, ci sono le responsabilità gemelle del nutrire e proteggere il gregge. I versi 29-30 evidenziano il fatto che il ministero di protezione del vescovo è essenziale nel considerare la minaccia dei falsi dottori.
L’anziano agisce come un pastore amorevole e pieno di cure verso il gregge, ma mai nelle Scritture viene detto come “suo gregge”, o “tuo gregge” . Esso è “ il gregge di Dio” (I Pietro 5:2), ed egli è soltanto un amministratore – un custode per il possedimento di Dio.
Gli anziani, come guardiani spirituali del gregge, determinano la linea della chiesa (Atti 15:22), sorvegliano (Atti 20:28), ordinano altri (I Tim. 4:14); governano, insegnano e predicano (I Tim.5:17); esortano e confutano (Tito 1:9); e fungono da pastori, essendo un esempio per tutti (I Pietro 5:1-3). Queste responsabilità mettono gli anziani al centro del lavoro della chiesa del Nuovo Testamento.
Comprensibilmente, gli anziani non possono permettersi di essere consumati dai dettagli degli affari, dalle relazione pubbliche, problemi finanziari minori, e di altre particolari operazioni quotidiane della chiesa. Essi devono essere devoti prima di tutto alla preghiera e al ministero della Parola, e selezionare dei diaconi che prendano in mano i problemi minori ( confronta Atti 6:3-4).
(Continua nella parte 4)
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Tematiche: Anzianato, Chiesa, Leadership, Pastorato
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