Le risposte alle domande chiave sull’anzianato (parte 1)
Una caratteristica del ministero pluriennale della Chiesa Grace Community, è stata l’enfasi sulla guida degli anziani. La Chiesa Grace Community è stata benedetta in modo unico dal Signore con un gruppo di uomini consacrati che, attraverso un impegno inflessibile verso la Parola di Dio, ha provveduto una guida forte e unita ed è stato una chiave vitale per la benedizione e la crescita che la Chiesa stessa ha sperimentato.
L’evangelicalismo americano del ventesimo secolo, con la sua eredità di valori democratici e la lunga storia di governo congregazionale di chiesa, vede il ruolo degli anziani con sospetto. Alcuni ancora lo definiscono come un concetto nuovo e sovversivo che minaccia la vita della chiesa.
Quando parlo con pastori e guide di altre chiese, in tutto il mondo, noto ancora che la maggior parte delle domande che mi vengono rivolte sono sull’anzianato. Nelle nostre Conferenze semestrali per Pastori, i seminari più seguiti sono costantemente quelli che trattano il tema degli anziani. I pastori vogliono sapere qual è il ruolo degli anziani e, se il governo degli anziani fortifica in modo genuino la chiesa, come lo possono mettere in opera nella loro comunità.
Il giusto governo biblico degli anziani fortifica la chiesa, e la norma biblica per la guida della chiesa è una pluralità di anziani chiamati da Dio. Ancora di più, è l’unico modello di guida della chiesa che ci è stato trasmesso nel Nuovo Testamento. In nessuna parte della Scrittura troviamo un’assemblea locale governata dalla maggioranza dei membri o da un solo pastore.
Confido che un ritorno al modello biblico di guida sia utile a rivitalizzare la chiesa contemporanea. Così, vale la pena di fare qualunque cosa per risolvere parte della confusione e disperdere l’idea sbagliata sul ruolo degli anziani. Ho scritto questo articolo con una visione d’insieme dei dati biblici sull’anzianato. La mia speranza è che possa servire sia come un’introduzione per quelli che non hanno familiarità sul concetto degli anziani, sia come promemoria per il resto di noi, per renderci stabili nella verità (vedi 2 Pietro 1: 12-13).
Le risposte alle domande chiave sull’anzianato.
La chiesa locale, come ogni altra dimensione terrena del Regno di Dio, dipende dalla propria guida. La forza, la salute, la produttività di una chiesa, riflette direttamente la qualità del suo governo.
Secondo il piano che Dio ha ordinato per la chiesa, il governo ha una posizione di servizio umile e amorevole. Coloro che vogliono guidare il popolo di Dio devono essere esempi di purezza, di sacrificio, di diligenza e di devozione. E insieme alla straordinaria responsabilità nel guidare il gregge di Dio può arrivare, potenzialmente, sia una grande benedizione, sia un grande giudizio. Le buone guide sono doppiamente benedette; le guide incapaci saranno doppiamente castigate, perché “a chi molto è stato dato, molto sarà richiesto” (Luca 12:48). Giacomo 3:1 dice: “Fratelli miei, non siate in molti a far da maestri, sapendo che ne subiremo una più severo giudizio”.
Biblicamente, il punto focale di tutto il governo della chiesa è l’anziano. Gli anziani sono responsabili dell’insegnamento, del nutrimento, e protezione della chiesa, e ne sono responsabili davanti a Dio in favore della chiesa. Incontrando anziani e pastori di tutta l’America, trovo ancora che molti non comprendono né la gravità né il potenziale del loro ruolo. Essendo incerti sulle loro funzioni e la loro relazione con il Corpo, essi sono grandemente ostacolati nello svolgere il loro ministero efficacemente. Con questo in mente, lasciatemi suggerire dieci domande chiave, le cui risposte sono fondamentali per una giusta comprensione del ministero degli anziani.
Qual è la giusta comprensione del termine anziano?
Il termine anziano deriva dall’Antico Testamento ebraico. La prima parola per anziano, zaqen, è usata, per esempio, in Numeri 11:16 e Deuteronomio 27:1, per i settanta capi tribù che assistevano Mosè. Lì, si riferisce ad una categoria speciale di uomini messi da parte per il governo – più come un senato – in Israele.
Deuteronomio 1: 9-18 indica che questi uomini erano incaricati di giudicare il popolo. Mosè comunicava con il popolo attraverso di loro (Esodo 19:7; Deuteronomio 31:9). Essi conducevano la Pasqua (Esodo 12:21) e forse altri elementi di adorazione.
Più tardi, gli anziani d’Israele furono specificatamente coinvolti nel governo delle città (I Samuele 11:13; 16:4; e 30:26). Ancora, la loro funzione era prendere decisioni – applicando saggezza alle vite delle persone nel risolvere conflitti, dando direzione, e in generale sorvegliando i particolari di una società ordinata.
L’Antico Testamento si riferisce a loro come “anziani d’Israele” (I Samuele 4:3); “anziani del paese” (I Re 20:7); “anziani di Giuda” (2 Re 23:1); “anziani… di ogni città” (Esdra 10:14); e “anziani della comunità” (Giudici 21:16). Essi servivano come magistrati locali, e come governatori delle tribù (Deuteronomio 16:18; 19:12;31:28).
Un’altra parola ebraica per anziano è sab, usata solo cinque volte nel Vecchio Testamento, tutte nel libro di Esdra. Si riferisce al gruppo di capi Giudei con l’incarico di ricostruire il Tempio dopo l’Esilio.
La parola greca per anziano, presbuteros, è usata circa settanta volte nel Nuovo Testamento. Come zaqen, che significa “attempato” o “barbuto”; sab, che significa “canuto”; e la parola “anziano” presbuteros si riferisce all’età matura. Per esempio, in Atti 2:17, Pietro cita Gioele 2:28: “E i vostri vecchi faranno dei sogni”. La parola ebraica usata per “vecchi” in Gioele è zaqen, e la parola greca usata in Atti è presbuteros. Usata in quel senso la parola anziano non costituisce un titolo ufficiale; significa semplicemente “uomo anziano”.
In I Timoteo 5:2, la forma femminile di presbuteros è usata in riferimento alle donne anziane. Là, le donne anziane vengono confrontate con le giovani: “(Riprendi) le donne anziane, come madri; le giovani, come sorelle, in tutta purezza”. In quel contesto, il termine indica solo l’età matura, non un incarico nella chiesa.
I Pietro 5:5 contiene un uso simile: “Così anche voi giovani, siate sottomessi agli anziani”. Qui, come in I Timoteo 5:2, la parola è usata per mettere in contrasto l’età dalla giovinezza. In un contesto simile, presbuteros è generalmente interpretato nel significato di “uomo anziano”, non necessariamente il detentore in una carica di qualsiasi tipo. Questo è il significato primario del termine nell’uso generale greco.
Al tempo di Cristo, presbuteros era un termine molto diffuso. E’ usato ventotto volte nel Nuovo Testamento in riferimento ad un gruppo di guide spirituali ex officio d’Israele : “I capi dei sacerdoti e agli anziani” (Matteo 27:3); “gli scribi e gli anziani” (27:41); “gli ufficiali del tempio e gli anziani” (Luca 22:52); e “capi del popolo e anziani” (Atti 4:8). In ognuno di quei casi e in ogni uso simile, presbuteros si riferisce a guide spirituali riconosciute in Israele che non sono definite come sacerdoti. Questi sembrano essere il Sinedrio, il più alto corpo governante nel Giudaismo ai tempi di Gesù.
Matteo 15:2 e Marco 7:5 usano la frase “tradizione degli anziani” (confronta Marco 7:3). Lì presbuteros si riferisce ad una stirpe di padri spirituali che tramandarono principi che governavano le pratiche religiose. Questi furono gli insegnanti che determinarono la tradizione ebraica. In questo senso, anziano è equivalente a rabbi, e può significare un titolo ufficiale, come no.
In Apocalisse, presbuteros viene scritto dodici volte. Tutte si riferiscono ai ventiquattro anziani che sembrano essere gli unici rappresentanti del popolo dei redenti di Dio in tutte le ere.
(Continua nella parte 2)
Tematiche: Anzianato, Chiesa, Leadership, Pastorato
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