Le qualifiche bibliche di un pastore
La Bibbia espone quali sono le qualifiche di coloro che dovranno condurre la chiesa. Esse sono le stesse da quasi duemila anni. Gesù, il “Sommo Pastore” della Chiesa, è il perfetto compimento di queste qualifiche.
Irreprensibile
(Tito 1:6; 1 Timoteo 3:2)
Questa è la caratteristica principale, quella che sintetizza tutte le altre. Elenchi simili (ma non uguali) si trovano in Primo Timoteo e in Tito. Condurre una vita irreprensibile è il primo requisito in entrambe gli elenchi e in Tito lo si ripete ben due volte. Le altre voci dell’elenco spiegano cosa significa essere “irreprensibile”. Se leggiamo accuratamente le due liste, insieme a 1 Pietro, possiamo individuare 17 qualifiche di un anziano irreprensibile.
- Un pastore deve essere devoto a sua moglie; marito di una sola moglie (Tito 1:6; 1 Tim. 3:2). Il matrimonio del pastore illustra l’amore di Cristo per la Sua chiesa, la Sua sposa (Ef. 5:22). Un pastore deve amare unicamente la propria moglie con la sua mente, la sua volontà e le sue emozioni e non solo con il suo corpo.
- I figli di un pastore devono essere sottomessi, sebbene non siano perfetti (Tito 1:6; 1 Tim. 3:4-5). Se un uomo non sa governare la propria famiglia non potrà aver cura della chiesa di Dio. Il primo gregge di un pastore è la sua famiglia, in cui fa da papà-pastore. La qualifica di un pastore per la chiesa comincia dal modo in cui governa la sua famiglia e alleva i figli nella disciplina e nell’ammonizione del Signore (Ef. 6:4).
- Un pastore è un amministratore fedele (Tito 1:7). La parola qui utilizzata è supervisore (dal Greco episkopos). Non si tratta di un altro ruolo, ma è un titolo che descrive il compito dell’anziano, ciò che egli fa. Egli è un amministratore, un responsabile delle risorse di Dio e del gregge di Gesù. Egli ne ha la responsabilità, ma non il possesso delle medesime.
- Un pastore deve essere umile, non arrogante (Tito 1:7). Un pastore deve continuamente dimostrare il vangelo ammettendo i suoi errori, prendendosene la responsabilità e ristabilendo i rapporti.
- Un pastore deve essere mite, non litigioso o iracondo (Tito 1:7; 1 Tim. 3:3). Un uomo iracondo non sarà di nessuna utilità nel regno. La differenza tra l’ira di Gesù e la nostra è che Egli si adirava per gli abusi che gli altri compivano in nome della religione e che disonoravano Dio. Noi invece ci adiriamo per quelle cose ci toccano in prima persona.
- Un pastore deve essere sobrio, non dedito al vino (Tito 1:7; 1 Tim. 3:3). Qui non si parla solo di esagerare con l’alcool, ma di qualsiasi comportamento che crea dipendenza.
- Un pastore deve essere un uomo di pace, non violento (Tito 1:7; 1 Tim. 3:3). Un pastore potrebbe infliggere dolori attraverso le sue parole, ma egli deve adoperarsi per la pace.
- Un pastore deve avere un rapporto corretto con il denaro, non deve essere avido di guadagno disonesto (Tito 1:7; 1 Tim. 3:3; 1 Pietro 5:3). Un pastore deve essere onesto nella gestione delle sue finanze e non deve essere accusato di perseguire il denaro nel regno di Dio.
- Un pastore deve essere ospitale (Tito 1:8; 1 Tim. 3:2). La casa di un pastore deve essere aperta a beneficio degli altri. La casa di un pastore non è un paradiso sulla terra, ma piuttosto un luogo di ministero.
- Un pastore deve essere un amante del bene (Tito 1:8). Un pastore ama sinceramente ciò che è buono. Non si limita a pensare di doverlo amare.
- Un pastore deve essere prudente o assennato (Tito 1:8; 1 Tim. 3:2). L’autocontrollo caratterizza ogni aspetto della vita di un pastore: dieta, tempo, bocca, esercizio fisico, relazioni, sesso e soldi.
- Un pastore deve essere giusto (Tito 1:8). Egli è giusto nelle sue relazioni e nel modo in cui tratta gli altri.
- Un pastore deve essere santo (Tito 1:8). La sua vita interiore ed esteriore sono sinceramente devote a Gesù.
- Un pastore deve essere capace d’insegnare (Tito 1:9; 1 Tim. 3:2). Tutte le altre qualifiche riguardano il carattere. Questa è l’unica qualifica che richiede delle capacità. Egli non deve essere solo un bravo comunicatore, ma deve essere capace d’insegnare la sana dottrina. È in grado d’insegnare a una persona singola, a due, a venti persone come a cento o come a mille. La maggior parte delle chiese a Creta erano chiese che si riunivano nelle case. Gli anziani dovevano difendere la fede una volta trasmessa ai santi dai numerosi falsi insegnanti che erano sorti.
- Un pastore deve essere spiritualmente maturo (1 Tim 3:6). Affidare ruoli di autorità senza la maturità spirituale fanno scattare la trappola dell’orgoglio. Quando l’orgoglio cresce in un uomo, il peccato abbonda.
- Un pastore deve avere una buona testimonianza (1 Tim 3:7). Questo non significa che deve piacere a tutti o che deve essere apprezzato da tutti. Significa che non ci deve essere nessuna testimonianza credibile di un costante comportamento peccaminoso.
- Un pastore deve essere un esempio per il gregge (1 Pietro 5:3). Gli anziani sono esempi di come si esprime in modo biblico la sessualità, la gestione del tempo, il matrimonio, l’educazione dei figli, l’adorazione, le relazioni e tutto il resto. Un pastore dovrebbe essere un modello di vita per i tuoi figli e il tipo d’uomo che tua figlia dovrebbe sposare.
In conclusione
Che cosa faresti se un anziano violasse uno di questi requisiti? 1 Timoteo 5:19-20 ci avverte di non accusare un anziano con leggerezza, mentre il testo in Matteo 18:15-18 prescrive questi passi da seguire:
1) Vai tu solo dall’anziano,
2) Se ancora non sei soddisfatto, vai da lui con un’altra persona,
3) Se ancora non sei soddisfatto, dillo agli altri anziani.
Se le accuse sono provate e l’anziano ancora non si ravvede, il prossimo passo biblico da perseguire è di rimproverare quell’anziano davanti a tutta la comunità.
Questo articolo è stato precedentemente pubblicato su da Impatto Italia. Per gentile concessione.
Tematiche: Pastorato, Predicazione
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