La vita familiare è un terreno di prova per il ministero?

 

 

Fedele in entrambe le sfere

A volte ho l’impressione che la cura pastorale, l’essere padre ed un marito siano un po’ troppo simili.  Si sovrappongono parecchio; si tratta di pascere le persone attraverso il disaccordo, le difficoltà, le opinioni contrastanti, le priorità, le preferenze, e l’affrontare il peccato nella vita delle persone. Beh, sto parlando dell’ essere un pastore o sto parlando dell’ essere padre?

A volte sono solamente una variante delle stesse sfide. Naturalmente, questo è il motivo per cui Paolo dice in 1 Timoteo 3 che un membro anziano deve saper gestire bene la sua famiglia, perché, se non mantiene i propri figli obbedienti e sottomessi come può prendersi cura della chiesa di Dio? Quindi la famiglia è davvero destinata ad essere un banco di prova per il carattere di un uomo e la sua capacità come guida, la sua capacità di insegnare e di pascere, di guidare e dirigere, di  provvedere; è un banco di prova per il ministero pastorale. Chiunque sia nel ministero pastorale ,ogni uomo che sia un pastore, dovrebbe rimanere fedele a quella chiamata, altrimenti non è qualificato per il lavoro che svolge.

 

 

Consigli pratici

Quindi, come si può fare? Penso che una pratica semplice sia quella delle riunioni familiari regolari. Ho imparato da Don Whitney al Southern Seminary che preghiere brevi, frequenti e costanti siano meglio di quelle lunghe, idealizzate e irregolari. Così, nella nostra famiglia, tendiamo a fare le riunioni familiari a colazione; spesso includiamo solo la lettura di un capitolo delle Scritture, se si può una breve preghiera, l’inserimento di un versetto, di un inno o di una lode di gloria, e alcune richieste di preghiera dal nostro culto domenicale serale in chiesa; cerchiamo di farlo quasi tutte le mattine. Non è molto spettacolare, ma confido che nel tempo porti buoni frutti nella vita dei nostri figli.

Un altro modo cruciale per un uomo di pascere la sua famiglia è essere consapevole della pressione, e forse della necessità di sacrificare i propri desideri, in modo da mettere in relazione le proprie ambizioni ministeriali con la moglie e i figli. Quindi, se un uomo dice sempre di sì al ministero, e specialmente al ministero perchè popolare, piacevole, che si ripercuote positivamente su di lui e che gli fa ottenere molti riconoscimenti, forse persino al ministero che lo porterebbe lontano da casa per predicare in altre chiese o altro, e questo avviene a spese del benessere spirituale di tua moglie o della prosperità dei tuoi figli, hai bisogno di dare un bel e duro sguardo al tuo cuore, e alle tue priorità. 

 

Non esiste proprio nessun sostituto che investa fedelmente e pazientemente in ogni membro della tua famiglia per il loro bene spirituale.

 

Naturalmente, se un uomo è qualificato per essere un pastore, ciò significa che sua moglie deve sostenere quel ruolo. Deve essere disposta volentieri a fare sacrifici per il Vangelo; ma c’è un modo in cui puoi guidare tua moglie investendo in lei, incoraggiandola, assistendola come dice 1 Pietro 3:7: “Vivendo con lei in modo comprensivo”. C’è un modo in cui puoi farlo in cui lei sarà effettivamente felice di lasciarti andare quando si tratta di un fine settimana in cui stai predicando un sermone, guidando i servizi, celebrando un matrimonio e visitando qualcuno che sta davvero lottando in ospedale, tutto nel corso di un paio di giorni. Tua moglie può salutarti allegramente alla porta e sapere che stai servendo il Signore, facendo quello che dovresti fare per adempiere alle tue responsabilità verso le tue pecore. Se, fino a quel momento, ti sei dedicato bene a tua moglie e alla tua famiglia, è molto più probabile che lei ti lasci andare allegramente piuttosto che essere amareggiata, o desiderare che tu ti allontani dal ministero per il bene della famiglia.

Quindi, pratica le riunioni familiari e dai la priorità agli interessi di tua moglie e dei tuoi figli. Non vi è  proprio nessuno che ti sostituirà, e che investirà fedelmente e pazientemente in ogni membro della tua famiglia per il loro bene spirituale. Indipendentemente dal numero di figli che avete, vi incoraggio a trovare il modo di passare del tempo con loro uno per uno, specialmente quando diventano più grandi. In primo luogo, per costruire il rapporto e l’amicizia, ed inoltre per creare contatti più genuini per poter avere conversazioni spirituali personali con ciascuno di loro. Sono dei veri e propri “lavori in corso”, e prego che il Signore vi dia la saggezza per guidare bene la vostra famiglia.

 

Tradotto da Yuni Akermi

 

Tematiche: Famiglia, Preghiera, Vita Cristiana

Bobby Jamieson

Bobby Jamieson

 

È pastore associato della Capitol Hill Baptist Church di Washington, DC. Recentemente ha scritto Understanding Baptism e Understanding the Lord’s Supper. È possibile seguirlo su Twitter: @bobby_jamieson.

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