La necessità della chiesa locale – parte 1

 

La promessa della chiesa locale

Non c’è nulla di meglio che ascoltare le promesse delle campagne elettorali presidenziali. Però, non è proprio così, giusto? Ogni quattro anni, gli americani hanno l’opportunità di guardare dibattiti, pubblicità, e manifestazioni in cui i candidati presidenziali fanno una promessa dopo l’altra ai loro elettori. Purtroppo, molte promesse elettorali spariscono come se non fossero mai state pronunciate. A volte, si perdono a causa di circostanze indipendenti dal candidato, o per un cambiamento di idea. Altre volte, si perdono perché fatte al solo scopo di vincere l’elezione. Quindi, abbiamo imparato a prendere queste promesse con le pinze. Non sono qualcosa per cui metteremmo la mano sul fuoco.

 

Tuttavia, questo non vale per le promesse di Dio, poiché esse sono più affidabili del sorgere del sole di domani.  In Matteo 16:18, Gesù fa una promessa incredibile: sarà Egli stesso a edificare la Sua chiesa. Cristo è l’architetto, il costruttore, la pietra angolare della chiesa: la edificherà, e nessuna circostanza esterna, cambio di idee, o cambiamento di carattere renderà vana questa promessa. L’Onnipotente, Immutabile, Santo, ci ha fatto una promessa che è sicura ed affidabile: la Sua chiesa sarà edificata.

 

Infatti, proprio mentre ne parliamo, la costruzione della chiesa sta procedendo. E non sto parlando dei lavori in corso con mattoni e mortaio in fondo alla strada. Come ho scritto anche in From Death to Life, “Dio sta salvando persone in ogni parte del mondo. Dall’Arkansas all’Argentina, da Pittsburg a Pudong”. [1]

 

Le promesse di Dio sono più affidabili del sorgere del sole di domani.

 

Come funziona, effettivamente, quest’opera? Quando Gesù dice che edificherà la Sua chiesa, sta parlando solo di una chiesa “invisibile, universale” o ha qualcosa di più concreto in mente? Per quanto il concetto della chiesa “universale” sia biblico e importante, non possiamo separare il cristianesimo del Nuovo Testamento dalla chiesa visibile, locale. La chiesa che Gesù sta costruendo è rappresentata da effettivi luoghi di culto.

 

Se non avete mai avuto l’opportunità di ascoltare le predicazioni di David Miller, anche lui dell’Arkansas, vi siete persi una benedizione. Nell’Agosto del 2017, ho potuto ascoltare una sua predicazione sull’importanza della chiesa locale. In quel messaggio, ha detto:

 

“[Nella Scrittura] vengono usate delle metafore per descrivere la chiesa. Essa viene chiamata il Corpo, o l’Edificio, e a volte la Sposa di Cristo. A mio parere, le idea della località e della visibilità sono intrinseche di queste metafore. Per esempio, qualcuno di voi ha mai conosciuto un corpo universale, invisibile? Avete mai conosciuto un edificio universale, invisibile? E che Dio abbia misericordia di quel poveretto che si è accasato con una sposa universale, invisibile…

Non c’è niente di meglio che inginocchiarsi e far inchinare i propri cuori in una pia tristezza, voltare le spalle al proprio peccato con pentimento, credere nel Signore Gesù Cristo con tutto il cuore, frequentare una chiesa che crede e insegna la Parola, e passare la vita in quella chiesa servendo Gesù in una congregazione locale e visibile”.

 

Viviamo in un momento in cui si sente sempre più spesso l’espressione: “Non andare in chiesa, sii la chiesa.” C’è anche l’immancabile frase: “Non devi andare in chiesa per essere cristiano,” una frase che prenderò in considerazione nella seconda parte di questa serie di post. Il punto è che la chiesa locale sta attraversando un periodo difficile, e se perdiamo la chiesa locale, perdiamo il cristianesimo presentatoci nel Nuovo Testamento.

 

Certo, il termine “chiesa locale” non appare nella Scrittura; tuttavia, il termine “chiesa” è utilizzato più di cento volte. Il termine greco per chiesa, ekklesia, significa “assemblea”, o “chiamati”. Alcuni sostengono l’idea di una “chiesa locale” sia stata completamente estranea a Gesù e agli apostoli. Eppure, delle 115 volte in cui è utilizzata la parola ekklesia, la maggior parte è in riferimento alla località.

 

 

Gesù non ha promesso di edificare dei cavalieri solitari cristiani. Ha promesso di edificare la Sua chiesa e la chiesa locale è ancora importante.

 

Delle chiese presenti nei 106 versetti biblici della versione inglese Englese (Standard Version) che includono la parola “chiesa”, almeno 75 possono essere localizzate. Ciò significa che circa il 75% delle volte in cui il termine ekklesia è utilizzato nella Scrittura, è in riferimento ad una località specifica. Si riferisce ad un posto che puoi cercare con Google Maps: ad una chiesa locale.

 

Inoltre, dei 27 libri del Nuovo Testamento, 9 sono indirizzati specificamente a chiese locali, chiamate per nome. Altri tre libri, comunemente chiamati Epistole Pastorali, sono istruzioni per la vita e la guida della chiesa locale. Il libro degli Atti è la storia della diffusione del Vangelo, che è intrinsecamente connessa alle chiese locali (dove il Vangelo mette radici, vengono stabilite chiese locali). È facile dedurre che Pietro abbia scritto la sua prima lettera alle chiese locali del Ponto, della Galazia, della Cappadocia, dell’Asia e della Bitinia. L’intenzione era simile a quella di Giacomo, che nomina specificamente la chiesa locale in Giacomo 5:14. È possibile che la seconda lettera di Giovanni fosse indirizzata a una chiesa locale, nominando la “signora eletta” come destinataria (2 Giovanni 1:1). Giuda scrisse la sua lettera ai “chiamati”, kletois, che deriva dalla stessa radice di ekklesia. Inoltre, la sua lettera mette in guardia i credenti contro i falsi insegnamenti che si insinuano nelle chiese locali. Il libro di Apocalisse contiene sette lettere a chiese locali. In tutto, ci sono più di trenta chiese locali menzionate nel Nuovo Testamento.

 

Il Nuovo Testamento è saturo di chiese locali. Provate a prendere in considerazione questi 27 libri separatamente dalla chiesa locale sarebbe come giocare a baseball senza basi. Forse resterebbe riconoscibile come sport, ma non ci sarebbe modo di vincere. L’idea che la chiesa locale sia importante, ma non necessaria, per i cristiani ha tanto senso quanto l’idea che una barca (o un aeroplano) sia importante per andare da New York a Londra, ma non necessaria. Gesù non ha promesso di edificare dei cavalieri solitari cristiani. Ha promesso di edificare la Sua chiesa e la chiesa locale è ancora importante.

 

Note

[1] Allen Nelson, From Death to Life: How Salvation Works, p. 50.

 

 

Traduzione a cura di Alessia Paini

 

Tematiche: Chiesa, Comunione, Cristianesimo, Storia della Chiesa

Allen Nelson

Allen Nelson

 

Allen S. Nelson è Pastore della Second Baptist Church di Perryville, in Arkansas. Partecipa anche al Podcast Rural Church. È sposato e ha cinque figli.

 

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