La Bibbia: solo una guida?
Amo i libri.
La successione delle parole che si dispongono a creare frasi da cui scaturiscono discorsi e pensieri su pagine di carta o su schermi luminosi, è una delle meravigliose risorse di cui l’umanità dispone.
Tra tutti, un libro
Tra tutti i libri che hanno contribuito alla mia crescita, la Bibbia non ha pari. Dio ci ha lasciato una collezione di libri che ne compongono uno intero con un’unità organica e una coerenza interna stupefacenti. E ciò che lo rende superiore è il suo contenuto.
Diversi anni fa, mi accorsi di non riuscire a comunicare con efficacia agli altri la bellissima notizia contenuta nella Bibbia, proprio perché la conoscevo troppo poco. Certamente conoscevo quanto bastava della buona notizia, cioè del Vangelo, ma avevo maturato il desiderio di non bere più solo latte, bensì cibo più solido e nutriente. Volevo approfondire, conoscere di più, però avevo bisogno di una strategia efficace per procedere.
Seguire il filo d’oro
Cominciai così a leggere intenzionalmente la Bibbia tutti i giorni, coprendo tutti i libri contenuti (seguendo un piano di lettura da Genesi ad Apocalisse, genealogie comprese!) con l’obiettivo di terminarla nell’arco di un anno per poi ricominciare negli anni a seguire. Questo percorso costante mi fornì a lungo termine, una visione d’insieme di tutta la Parola di Dio evitando di aprire la Bibbia occasionalmente e leggere la prima pagina su cui cascava il mio sguardo o di preferire solo il Nuovo Testamento e i Salmi.
Infatti avevo una conoscenza dei contenuti biblici “a macchie di leopardo”, cioè sapevo le storie principali collegate ai grandi personaggi, ma nella mia mente c’era una frammentarietà che non mi permetteva di vedere con linearità e profondità il piano di Dio.
Dunque più leggevo in modo continuativo e costante, più notavo che emergeva un filo conduttore ininterrotto che percorreva tutte le pagine: il piano di Dio per riportarci a sé tramite il sacrificio di Gesù era già iniziato in Genesi!
Più mi immergevo nella lettura, cercando questo filo come se fosse una vena d’oro di una miniera, più lo seguivo e più avevo il desiderio di capire.
Più riflettevo, pregando che Dio mi donasse la capacità di vedere nella sua parola la sua grandezza e più emergeva quanto la Bibbia fosse un libro favoloso dove tutto, proprio tutto si incastra armoniosamente.
Tra tutti, una persona
Arrivai a comprendere che l’intera narrazione degli eventi, fatti, personaggi, poesie, canti, simboli fanno da coro all’attore principale: Gesù Cristo per il quale tutte le cose sono state create (Colossesi 1:16-17).
Dal primo all’ultimo libro che la compone, la Bibbia è l’esaltazione della gloria di Dio espressa nel piano di redenzione per portare a sé riunendo sotto un solo capo, cioè Gesù Cristo, tutte le cose che sono in cielo e in terra! (Efesini 1:9-10) Dalla Genesi fino all’Apocalisse, perché davvero nell’arco dei sessantasei libri si dischiude il mistero della volontà dell’Eterno Dio: l’esaltazione del Suo regno.
Ho impiegato un po’ di anni ad arrivare a questa tappa, ma sono riconoscente al mio Signore che mi ha concesso di superare quello stadio infantile in cui la lettura della Bibbia era finalizzata principalmente alla risoluzione e soddisfazione dei miei bisogni.
Quando leggo il Vecchio Testamento non mi annoio più e non salto più le pagine dei dettagli della legge levitica o le successioni dei re di Giuda e d’Israele, ma le leggo con attenzione e scrupolosità tenendo ben presente che ogni racconto è lo sfondo in cui Dio sta predisponendo l’arrivo del Salvatore nel mondo. Se leggo i Salmi, non li leggo più principalmente con lo scopo di essere incoraggiata per la giornata che devo affrontare, ma li leggo con la piena consapevolezza di vedere quanto Lui è maestoso e con quanta grazia Lui mi ha raggiunta tramite Gesù Cristo e in questa posizione trovo conforto, incoraggiamento e molta consolazione.
Quando considero la storia di Ester, non riesco più a dedurre solamente un consiglio o un insegnamento per esercitare il coraggio o l’altruismo, ma mi soffermo a ponderare che tramite quell’insignificante gruppetto di ebrei rimasti a Babilonia, Dio chiama una ragazza come Ester per salvare il Suo popolo dal genocidio! E Dio compie tutto ciò non perché Ester fosse esemplare o migliore di altre, ma perché tramite lei risaltasse l’evidenza e l’insopprimibilità del piano di redenzione divina per la venuta del Messia che sarebbe nato poco dopo. Che meraviglia vederlo!
Dalla Genesi fino all’Apocalisse… l’esaltazione del Suo regno.
Il libro di Dio su Dio
In questi anni, per grazia di Dio, ho capito bene che la Bibbia è soprattutto il libro di Dio su Dio, in cui anche uno iota e un apice esaltano la persona e l’opera di Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito (Matteo 5.18).
Dunque essa è tanto di più di un libro guida, di una bella raccolta di parole confortanti che ispirano intenti e azioni nobili e filantropiche.
La Bibbia contiene anche tutti questi valori, ma se questi aspetti secondari sono ciò che ricerchiamo in primo luogo quando la leggiamo… allora stiamo ancora bevendo latte e stiamo perdendo la grande ricchezza del messaggio che veicola.
Siamo pronte per andare più in profondità?
Se sì, chiediamo a Dio di accendere in noi il desiderio di conoscerlo maggiormente attraverso la meditazione e lo studio della sua Parola intera (Salmo 119:18) e di concederci perseveranza in questa abitudine, affinchè possiamo crescere nell’amarlo e ribaltare la prospettiva da uno sguardo fermo sul nostro ego verso il punto focale da cui tutto dipende: Dio, il suo nome, la sua fama, il suo onore e la sua gloria.
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Tematiche: Crescita spirituale, Santificazione, Teologia, Vita Cristiana
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