Il pericolo di essere un critico di sermoni

 

 

 

 

Ci sono poche abitudini che sono facili da stabilire e coltivare come quella di criticare il sermone della domenica. Ci sono anche poche abitudini che richiedono meno abilità, meno carattere e che portano meno benefici.

 

Eppure è così facile da fare, non è vero? È facile perché ascoltiamo un uomo fallibile che tenta di spiegare una Parola infallibile, un uomo finito che spiega le ricchezze di un Dio infinito. Ascoltiamo un uomo che tenta di applicare la Scrittura a circostanze che abbiamo sperimentato mentre lui no. Ascoltiamo un uomo che potrebbe avere una conoscenza della Bibbia o della dottrina sostanzialmente inferiore alla nostra. E forse per tutta la settimana ascoltiamo la predicazione di uomini con un talento eccezionale mentre la domenica ascoltiamo la predicazione di un uomo con un talento semplicemente nella media. (Del resto, per definizione la media di noi frequenta una chiesa media guidata da un pastore medio).

 

Sebbene criticare un sermone sia facile, questo non richiede né grandi abilità né un notevole carattere cristiano. Per preparare un sermone è necessario uno sforzo dedicato, mentre non serve alcuno sforzo per criticarlo. Ci vuole una notevole abilità per predicare un sermone, ma nessuna abilità per criticarlo. C’è un’enorme disparità tra ciò che serve per preparare e predicare un sermone e ciò che serve per distruggerne uno. Tre o quattro giorni di lavoro sulle Scritture e sui commentari e molte ore di preghiera possono essere liquidati con una sola parola.

 

È molto meglio ascoltare in modo ricettivo che ascoltare in modo critico, cercare diligentemente ogni punto di forza anziché lasciar correre ogni debolezza. È molto meglio ascoltare come una persona che si riconosce carente piuttosto che come uno convinto di essere già perfetto, come un uomo affamato piuttosto che come uno convinto di essere già sazio. È molto meglio ascoltare da una posizione di bisogno che da una posizione di autocompiacimento.

 

C’è qualcosa di buono da ogni sermone quando viene predicato da un servitore di Dio.

 

Potresti trovare un melo nell’angolo al fondo di un frutteto che a prima vista non sembra portare molti frutti, soprattutto se paragonato ad alberi che si trovano in posizioni molto più visibili. Ma se ti allunghi fino ai rami alti di quell’albero, troverai del frutto maturo e sarà altrettanto dolce e nutriente come una mela dell’albero più abbondante. E quella mela non è peggiore per lo sforzo extra che è stato necessario per raccoglierla.

 

In questo modo, si può trarre del buono da ogni sermone quando viene predicato da un  servitore di Dio. La Parola di Dio è troppo potente per tornare a vuoto e troppo soddisfacente per lasciarti un vuoto. Otterrai benedizioni e benefici se solo li cercherai e li troverai se solo ti impegnerai ad essere un ascoltatore appassionato piuttosto che un severo critico.

 

Traduzione a cura di Maddalena Bernardo

 

Tematiche: Predicazione, Umiltà

Tim Challies

Tim Challies

 

Sono un seguace di Gesù Cristo, sposato con Aileen e  padre di tre figli. Adoro e servo come pastore alla Grace Fellowship Church di Toronto, Ontario, e sono co-fondatore della Cruciform Press. E’ l’autore del libro “Prepararsi al battesimo” pubblicato da Coram Deo.

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