Il mondo ci catechizza, che lo realizziamo o meno

 

 

Amo le Olimpiadi. Mi sono alzato presto e sono rimasto sveglio fino a tardi per guardare tutto quello che potevo in tempo reale. Come famiglia, abbiamo trovato le varie piattaforme NBC e abbiamo guardato diverse competizioni per due settimane. Potrei scommettere dei soldi sulla nostra conoscenza del nuoto olimpico e (soprattutto) dell’atletica leggera. Sono un grande fan delle Olimpiadi.

Ma questa volta c’era qualcosa di diverso. E a giudicare dalle conversazioni che ho avuto con molti altri, non sono l’unico ad averlo notato.

Non si possono guardare due settimane di Olimpiadi – o a volte, anche due minuti – senza essere catechizzati sulle verità inviolabili della rivoluzione sessuale. All’inizio dell’estate, a guardare gli Europei, si poteva pensare che l’intero evento fosse uno spot per le bandiere arcobaleno. Eppure, la preparazione delle Olimpiadi era ancora più esplicita.

Ogni giorno ci è stato insegnato a celebrare uomini che sollevano pesi come donne o a sorridere mentre un tuffatore maschio parlava di suo marito. Ogni pausa pubblicitaria era sicura di presentare una coppia dello stesso sesso, un uomo che si trucca o una generica ode all’individualismo espressivo. E naturalmente, Megan Rapinoe e Sue Bird erano quasi onnipresenti. Se una volta l’America era fatta di maternità e torta di mele, ora è fatta di persone che partoriscono e stelle del calcio lesbiche che vendono panini Subway.

Qualcuno obietterà a questo punto che l’ultimo paragrafo è pieno di un mix tossico di omofobia, eteronormatività, privilegio cisgender e una serie di altri termini che erano praticamente sconosciuti fino a poco tempo fa, ma queste etichette non sono tanto argomenti contro la moralità sessuale biblica; piuttosto rappresentano potenti presupposti per i quali nessuna persona distinta potrebbe mai credere che l’omosessualità sia un comportamento peccaminoso, che il matrimonio sia tra un uomo e una donna, e che cambiare genere sia un segno di confusione più che di coraggio.

 

Ciò che la NBC ha presentato come eroico e meraviglioso è stato considerato sbagliato e fastidioso da quasi tutti nell’Occidente cristiano per 2.000 anni. È possibile che invece di decostruire le credenze che hanno segnato il cristianesimo per due millenni, potremmo voler decostruire il gergo accademico che la nostra cultura è arrivata ad affermare solo nel corso della mia vita? Ricordate, è stato solo nel 2008 – non proprio i giorni bui del Medioevo – che Barack Obama ha detto di non sostenere il matrimonio per le coppie dello stesso sesso.

So che ci sono molti problemi che assalgono la chiesa oggi. In alcuni contesti, ci può essere una mancanza di amore verso i non credenti, o un’attrazione per le teorie complottiste, o una tentazione verso forme idolatriche di nazionalismo cristiano. Si può pensare che il rullo di tamburi della rivoluzione sessuale che avanza sia ancora lontano, un problema nel villaggio di qualcun altro.

Nessuno vive più in un villaggio isolato, e il mondo in generale non tenta i giovani con le benedizioni della castità e della frequentazione della chiesa. Le persone più anziane di me possono avere abbastanza maturità cristiana e memoria culturale per alzare gli occhi al bombardamento continuo della rivoluzione sessuale. Ma se sei un Millennial o uno della Gen Z (o qualsiasi cosa venga dopo) il tuo primo istinto è più probabilmente la rabbia verso i cristiani che offrono critiche al bacio di Megan e Sue con il fatto che quel bacio evidentemente non è cristiano.

Vale la pena ricordare la famosa definizione di David Well: la mondanità è tutto ciò che fa sembrare strana la rettitudine e normale il peccato. Ecco la realtà che affronta ogni cristiano in Occidente: il denaro, il potere e il prestigio dei media tradizionali, dei grandi sport, delle grandi imprese, delle grandi tecnologie e di quasi tutte le istituzioni dell’istruzione e dell’intrattenimento sono investiti nel far sembrare normale il peccato. Non commettete errori: non importa quanto sia buona la vostra chiesa, non importa quanto sia forte la vostra famiglia, non importa quanto sia incentrata sul Vangelo la vostra scuola cristiana o la scuola domestica, se i vostri figli e nipoti sono anche solo lontanamente impegnati con la cultura contemporanea (e lo sono), ogni settimana viene loro insegnato da mille immagini e messaggi di rendere omaggio alla bandiera arcobaleno.

La famiglia cristiana, la chiesa cristiana e la scuola cristiana non devono dare per scontato che le prossime generazioni accetteranno le conclusioni che sembrano così ovvie alle vecchie generazioni. Dobbiamo parlare delle cose di cui i nostri figli stanno già parlando tra di loro. Dobbiamo discepolare. Dobbiamo essere controculturali. Dobbiamo prepararli ad amare e insegnare loro cosa significa veramente l’amore biblico. Dobbiamo trasmettere le giuste convinzioni e le giuste ragioni per queste convinzioni.

Dobbiamo preparare i nostri figli – ed essere preparati noi – al fatto che seguire Cristo ha un costo (Luca 9:23). Il Gesù che ha affermato che il matrimonio è tra un uomo e una donna (Matteo 19:4-6), il Gesù che ha messo in guardia dalla porneia (fornicazione) interiore (Marco 7:20-23), il Gesù che ha messo in guardia dal vivere per piacere agli altri (Giovanni 12:43), richiede la nostra totale fedeltà (Matteo 28:20).

Il mondo è già impegnato a promuovere il suo catechismo. L’unica domanda è se noi ci impegneremo a promuovere il nostro.

 

 

Traduzione a cura di Rebecca Iacone

 

 

Tematiche: Famiglia, Omosessualità, Vita Cristiana

Kevin DeYoung

Kevin DeYoung

 

Kevin è pastore della Christ Covenant Church a Matthews, Carolina del Nord (Stati Uniti). È professore di teologia sistematica al Reformed Theological Seminary ed è il presidente del Comitato di The Gospel Coalition. Lui e sua moglie Trisha hanno sei bambini.

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