Il dispensazionalismo: che cos’è e come si sviluppa

 

 

 

Il dispensazionalismo è un sistema teologico moderno che si propone come alternativa alla teologia federale riformata. Nato nel XIX secolo dagli scritti di John Nelson Darby, si è diffuso rapidamente nel mondo occidentale, diventando particolarmente influente tra gli evangelici di Stati Uniti e Gran Bretagna.

La sua crescita nel XX secolo è stata favorita dalle conferenze sulla profezia, dalla diffusione della Bibbia da Studio Scofield e dalla nascita di istituti e college biblici dispensazionalisti. Tre elementi distintivi caratterizzano questa dottrina:

  • Una netta separazione tra Israele e la chiesa.
  • La suddivisione della storia della salvezza in diverse fasi, chiamate dispensazioni.
  • Un’interpretazione rigorosamente letterale della profezia biblica e della letteratura apocalittica.

Verso la fine del XX secolo, il dispensazionalismo classico ha subito alcune modifiche, dando origine al dispensazionalismo progressivo, che mantiene molte delle distinzioni tradizionali, ma riconosce una maggiore continuità tra le diverse epoche della storia della salvezza e tra l’Israele dell’Antico Patto e la chiesa del Nuovo Patto.

 

 

Lo sviluppo

A metà del XIX secolo, John Nelson Darby (1800–1882), fondatore della Chiesa dei Fratelli di Plymouth, sviluppò un nuovo sistema teologico in contrasto con la tradizione riformata. Le sue idee si diffusero rapidamente in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, grazie alla pubblicazione dei suoi articoli e della sua opera in 32 volumi, Collected Writings of J.N. Darby (1866–81).

La popolarità del dispensazionalismo crebbe ulteriormente con la pubblicazione della Bibbia da Studio Scofield. C.I. Scofield (1843–1921), un avvocato diventato pastore e collaboratore del celebre evangelista Dwight L. Moody, pubblicò nel 1909 una Bibbia con note esplicative che illustravano i principi chiave del dispensazionalismo. Nel 1917, la Oxford University Press ne rilasciò una versione ampliata, che vendette oltre due milioni di copie nei primi anni.

Grazie alla sua vasta diffusione, la Bibbia da Studio Scofield influenzò profondamente il mondo evangelico, diventando una delle principali fonti di interpretazione biblica per molti pastori e fedeli. Entro gli anni ’40, il dispensazionalismo era ampiamente accettato nelle chiese protestanti di Stati Uniti e Gran Bretagna. Tra i teologi che hanno sviluppato e promosso questa dottrina nel XX secolo ci sono Lewis Sperry Chafer, Arno C. Gaebelein, Charles C. Ryrie, Charles L. Feinberg, J. Dwight Pentecost e John F. Walvoord.

Il dispensazionalismo classico si basa su tre principi fondamentali:

  1. Una chiara distinzione tra Israele e la chiesa

    • Secondo questa visione, Dio ha due popoli distinti: Israele e la chiesa.
    • Viene rifiutata l’idea tradizionale che la chiesa sia composta sia dai credenti dell’Antico Patto sia da quelli del Nuovo Patto.
    • Non si accetta che l’Israele antico fosse la chiesa e che, con il Nuovo Patto, i gentili credenti siano stati innestati in essa (Romani 11:17-24).
  1. La suddivisione della storia della salvezza in diverse epoche o dispensazioni

    • La storia della redenzione viene divisa in sette (o più) fasi, ognuna caratterizzata da un diverso modo in cui Dio si relaziona con l’umanità.
  1. Un’interpretazione letterale delle profezie e della letteratura apocalittica

    • Il dispensazionalismo classico legge in modo rigido e letterale i testi profetici e apocalittici, spesso con una forte enfasi sugli eventi futuri.

Un aspetto importante del dispensazionalismo è la convinzione che, alla fine dei tempi, ci sarà una grande conversione degli ebrei a Cristo. Anche se molti teologi protestanti e riformati interpretano Romani 11 come una promessa di risveglio spirituale per Israele, la differenza è che il dispensazionalismo classico insiste su una separazione netta tra Israele e la chiesa, mentre altre correnti evangeliche vedono una maggiore continuità tra i due.

La differenza principale tra dispensazionalismo e teologia federale riguarda il modo in cui viene strutturata la rivelazione di Dio e il rapporto tra le diverse epoche della storia della salvezza. Mentre la teologia federale si basa sui due grandi patti delle Scritture (il patto delle opere e il patto di grazia), il dispensazionalismo organizza la storia della redenzione in sette dispensazioni, cioè periodi distinti in cui Dio interagisce con l’umanità in modi specifici:

  1. Innocenza (Adamo ed Eva in Eden)

  2. Coscienza (dalla caduta fino al diluvio)

  3. Governo umano (da Noè alla Torre di Babele)

  4. Promessa (da Abramo fino alla schiavitù d’Israele in Egitto)

  5. Legge (da Mosè fino a Giovanni Battista)

  6. Grazia (l’epoca della chiesa)

  7. Regno (il millennio alla fine dei tempi)

I teologi della teologia federale riconoscono che Dio interagisce con l’umanità in modi diversi nel corso della storia. Tuttavia, la grande differenza con il dispensazionalismo classico sta nel modo in cui viene inteso il piano di salvezza. Secondo la teologia federale, tutti i credenti di ogni epoca sono salvati per grazia mediante la fede in Cristo. Mentre il dispensazionalismo classico, invece, afferma che il modo in cui Dio salva le persone cambia a seconda della dispensazione: per esempio, durante l’epoca della Legge, la salvezza era almeno in parte legata all’osservanza della legge mosaica, mentre nell’epoca della grazia si basa esclusivamente sulla fede in Cristo.

Un altro aspetto distintivo del dispensazionalismo è la sua tendenza ad aderire a un’interpretazione letterale delle Scritture, in particolare riguardo alle profezie e agli eventi della fine dei tempi. La teologia federale interpreta l’Antico Testamento alla luce di Cristo, vedendo nella chiesa il vero Israele di Dio.

Al contrario, il dispensazionalismo classico legge le profezie messianiche in senso strettamente letterale, applicandole specificamente a Israele come nazione etnica.

C.I. Scofield, uno dei principali esponenti del dispensazionalismo, affermava che le profezie non devono mai essere spiritualizzate, ma interpretate sempre in modo letterale. Tuttavia, e incomprensibilmente, distingueva tra una lettura letterale delle profezie riguardanti Israele e una lettura spirituale di quelle destinate alla chiesa. Per esempio, una profezia che parla del dominio di Israele sulle nazioni non può essere considerata adempiuta semplicemente nella chiesa, ma deve realizzarsi in un vero Stato ebraico che governa le nazioni.

Infine, il dispensazionalismo classico è generalmente più vicino alla soteriologia arminiana, in contrasto con la teologia riformata, che è calvinista nella sua visione della salvezza.

L’interpretazione letterale delle profezie dell’Antico Patto in cui si menziona “Israele” e la netta separazione tra Israele e la chiesa hanno portato i primi teologi dispensazionalisti a sviluppare una visione dettagliata degli eventi della fine dei tempi. La loro escatologia si basa sulla rilettura delle profezie veterotestamentarie alla luce degli insegnamenti del Nuovo Testamento sul ritorno di Cristo. Il risultato è stato l’elaborazione di diversi elementi chiave del premillenarismo dispensazionalista, tra cui:

  • Un rapimento pre-tribolazione
  • Una tribolazione di sette anni
  • Un regno millenario letterale di Cristo
  • legare letterale di Satana

I dispensazionalisti pongono grande enfasi sulla loro interpretazione del libro dell’Apocalisse.

 

Il Rapimento Pre-tribolazione

Secondo il dispensazionalismo classico, il rapimento avviene in due fasi:

  1. La prima fase, in cui Cristo rimuove la chiesa dalla terra prima della tribolazione, ma senza apparire visibilmente.
  2. La seconda fase, dopo i sette anni di tribolazione, in cui Cristo ritorna visibilmente come giudice del mondo.

Oltre al rapimento pre-tribolazione, il dispensazionalismo classico insegna che Cristo regnerà letteralmente sulla terra per mille anni. Cornelis Venema riassume le credenze dispensazionaliste riguardo alla tribolazione e al millennio in questo modo:

“Durante questo periodo di sette anni, il piano di Dio per Israele riprenderà con forza e porterà all’instaurazione del regno millenario. Alla fine della tribolazione, Cristo tornerà e molti ebrei, radunati nella loro terra d’origine (Palestina), crederanno in Lui e saranno salvati, adempiendo le profezie dell’Antico e del Nuovo Testamento (Romani 11:26). Il diavolo sarà letteralmente legato e gettato nell’abisso per mille anni. Il millennio inizierà con la prima di almeno due resurrezioni: quella dei santi morti durante la tribolazione e degli antichi santi dell’Antico Testamento. Questi, insieme alla chiesa rapita, regneranno dal cielo, mentre i santi ebrei sulla terra governeranno con Cristo da Gerusalemme per mille anni. Durante questo periodo avverranno anche due giudizi: quello dei gentili che hanno perseguitato il popolo di Dio (Matteo 25:31-46) e quello di Israele (Ezechiele 20:33-38)”.
(Venema, The Promise of the Future, 215)

 

Il Dispensazionalismo progressivo

Verso la fine del XX secolo, alcuni studiosi hanno modificato il dispensazionalismo classico, dando origine al dispensazionalismo progressivo, una versione più vicina alla teologia federale storica. I dispensazionalisti progressivi mantengono la distinzione tra Israele e la chiesa e conservano molti elementi del premillenarismo dispensazionalista. Tuttavia, vedono una maggiore continuità tra il vecchio e il nuovo patto, spesso distinguendo due aspetti della nuova alleanza:

  • Uno con promesse specifiche per Israele etnico
  • Uno che include ebrei e gentili in Cristo

Tra i principali esponenti del dispensazionalismo progressivo figurano Darrel Bock e Robert Saucy. A differenza del dispensazionalismo classico, che segue una visione arminiana della salvezza, alcuni dispensazionalisti progressivi accettano i cinque punti del calvinismo o parte di essi.

 

 

Citazioni:

Le correnti dominanti della teologia evangelica odierna sono il dispensazionalismo e il pensiero neo-pentecostale carismatico. La straordinaria diffusione e crescita della teologia dispensazionalista in America rappresenta un capitolo affascinante della storia della chiesa. Con radici nelle ipotesi dei Fratelli di Plymouth (britannici), il dispensazionalismo si diffuse rapidamente alla fine del XIX e all’inizio del XX secolo. Alimentato dal movimento delle scuole bibliche, dalle conferenze profetiche e dalla predicazione di uomini come D.L. Moody, il dispensazionalismo raccolse un enorme supporto popolare.

La versione americana del dispensazionalismo ricevette un grande impulso con la pubblicazione della Bibbia con le referenze Scofield. La Bibbia Scofield, con le sue note di studio, divenne uno strumento popolare per la diffusione della teologia dispensazionalista. Questa teologia fu forgiata da uomini le cui radici affondavano principalmente nel pensiero della Riforma. I temi della teologia riformata classica furono modificati significativamente da questo movimento.

R.C. Sproul
“La Storia della Riforma”
Tabletalk Magazine

 

 

Scofield inserì il suo dispensazionalismo in ogni testo possibile, promuovendo una comprensione malsana del Vangelo… La battuta suonava più o meno così: “Leggi la Bibbia in inglese da sinistra a destra, la Bibbia in ebraico da destra a sinistra e la Bibbia Scofield dal basso verso l’alto”. In altre parole, le note controllavano il testo biblico. Sebbene la battuta possa far sorridere fino a un certo punto, i risultati sono tutt’altro che divertenti. Per gran parte del ventesimo secolo, se fossi entrato in una libreria per acquistare una Bibbia di studio, avresti avuto difficoltà a trovare un’altra opzione se non la Bibbia di Scofield.

Stephen J. Nichols
“La Storia delle Bibbie di Studio”
Tabletalk Magazine

 

 

La versione dispensazionalista del premillennialismo ebbe origine nel XIX secolo all’interno del Movimento dei Fratelli. I suoi tratti distintivi apparvero per la prima volta negli scritti di John Nelson Darby (1800–1882). Il premillennialismo dispensazionalista si diffuse rapidamente negli Stati Uniti tramite il Movimento delle Conferenze Bibliche. Fu reso popolare da C.I. Scofield nelle note della sua Bibbia di riferimento e fu sistematizzato da Lewis Sperry Chafer, fondatore del Dallas Theological Seminary e autore di un testo di teologia sistematica dispensazionalista in otto volumi. Nel XX secolo, questa visione fu insegnata a un livello più accademico da uomini come John Walvoord, Charles Ryrie e J. Dwight Pentecost, e fu resa popolare da autori come Hal Lindsey e Tim LaHaye.

Keith A. Mathison
“Il Labirinto Millenario”
Tabletalk Magazine

 

 

Foto di Dushyant patel su Unsplash

 

Tematiche: ritorno di Gesù, Storia della Chiesa, Teologia

© Ligonier.org, © Coram Deo

Il presente articolo può essere utilizzato solo facendone previa richiesta a Coram Deo. Non può essere venduto e non si può alterare il suo contenuto.