Hai mai letto (veramente) la Bibbia?
Puoi essere un lettore esperto della Bibbia e comunque non leggere la Bibbia
Probabilmente ai tempi di Gesù nessuno leggeva la Bibbia più di quanto lo facessero scribi e Farisei. Gesù disse “Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè. Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere” (Mat. 23:2-3). Avevano la Bibbia sulle loro labbra e nelle loro menti ben più di chiunque altro. Hanno prontamente citato la legge di Dio in Matteo 19:7. Erano estremamente meticolosi riguardo alla cura dei più piccoli dettagli (Mat. 23:24). Nonostante tutto questo Gesù, ripetutamente, gli ha parlato come se non avessero mai letto le Scritture.
Qualcosa è andato storto… terribilmente storto.
Gli esperti nella conoscenza biblica dei tempi di Gesù non riuscivano a leggere la Bibbia. Come mai? Perché non riuscivano ad approcciarsi ai Testi Sacri come Gesù si aspettava? Quello che riusciamo a vedere è che il problema non era di tipo linguistico, grammaticale oppure storico. Era un problema morale e spirituale. Ciò che pregiudicava la lettura che Gesù si aspettava non era la loro carenza di abilità ma il loro amore per il peccato. Il problema non era dovuto a mancanze mentali ma a desideri malriposti.
L’adulterio spirituale rende impossibile leggere la Bibbia
Gesù disse ai farisei “L’aspetto del cielo lo sapete dunque discernere e i segni dei tempi non riuscite a discernerli?” (Mat. 16:3). Quei segni erano tutte le azioni che Gesù compiva che loro non riuscivano a vedere perché non riuscivano a leggere la Bibbia. Il loro Messia, il loro Sposo, era arrivato. Ma loro non lo volevano. I loro desideri erano rivolti altrove.
Erano come una sposa adultera. Continuavano a chiedere nuovi segni, non perché non volessero credere in Gesù come loro sposo, ma perché avevano una relazione adultera con il mondo. Ecco perché Gesù li chiamò “generazione malvagia e adultera” (Mr. 16:4). Ecco perché non riuscivano ad “interpretare” le Scritture. I loro cuori erano adulteri; avevano ben altri amanti all’infuori di Gesù. I loro desideri erano malriposti. Amavano i loro peccati e quando la verità si frapponeva sulla strada per raggiungere quei desideri la verità stessa non appariva più desiderabile dei loro spasimanti tanto amati.
Il rivale in amore: la gloria umana
Probabilmente in vetta alla lista dei desideri malriposti che accecavano i farisei di fronte alla Scrittura ed a Gesù stesso c’era il desiderio della lode degli uomini. Amavano la gloria umana più della gloria di Dio. Incredibilmente, Gesù disse ai leader Ebrei: “Il Padre che mi ha mandato, Egli stesso ha reso testimonianza di me. La sua voce, voi non l’avete mai udita” (Giov. 5:37).
Mai sentite simili accuse! Alla faccia di tutta la loro conoscenza biblica. La loro lettura era tanto inefficace che secondo la loro comprensione ogni cosa era distorta. Non avevano mai sentito la vera voce di Dio. Nonostante tutti gli attributi gloriosi di Dio, non erano mai riusciti a percepire l’unicità della Sua gloria.
Il risultato di tutto questo, disse Gesù, era “la Sua parola [di Dio] non dimora in voi, perché non credete in colui che Egli ha mandato.” (Giov. 5:38). Cosa c’era alla radice del problema? Lo spiega Gesù, successivamente, nello stesso passo:
“Ma so che non avete l’amore di Dio in voi. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro verrà nel suo proprio nome, quello lo riceverete. Come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo? Non crediate che io sia colui che vi accuserà davanti al Padre; c’è chi vi accusa, ed è Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. Infatti, se credeste a Mosè, credereste anche a me; poiché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?” (Giov. 5:42-47)
Penso che queste parole vadano proprio al nocciolo del problema. La domanda retorica, posta da Gesù al verso 44, è la dichiarazione di quale sia il problema: “Come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo?” Parafrasiamo questa domanda retorica in un’affermazione: “Non potete credere in Gesù, quando amate la gloria dell’uomo più della gloria di Dio.” Perché? Perché Gesù è quel messia che mina e condanna l’autoesaltazione.
Gesù disse “se un altro verrà nel suo proprio nome, quello lo riceverete.” (v. 43). Come mai? Perché quel tipo di Messia sarebbe il tipo di Messia che fa al caso loro. Sarebbe un Messia che premierebbe la loro relazione amorosa con l’autoesaltazione. Ma Gesù, come l’unico e vero Messia, ama Dio e la Gloria di Dio al di sopra di ogni altra cosa e questo non assomiglia a chi i farisei vogliono essere. I farisei amano la loro stessa gloria e quindi non hanno l’amore di Dio in loro perciò non possono credere e non possono leggere.
Desideri malriposti in sincronia con Satana
Gesù connette direttamente l’amore per l’autoesaltazione a Satana; sempre Gesù afferma che questi capi religiosi non riescono a ricevere le parole di Gesù perché i loro desideri sono in sintonia con il Diavolo:
“Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perché io sono proceduto e vengo da Dio; infatti io non sono venuto da me, ma è lui che mi ha mandato. Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare ascolto alla mia parola. Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna.” (Giov. 8:42-44)
Com’era possibile che non capissero? Perché non sopportavano anche solo ascoltare. E perché questo? Perché erano inclini ad altri desideri. Il nocciolo della questione è intorno ai desideri. E’ un problema di cuore e non di testa. Desideri malriposti e non menti incapaci.
Non potrai mai vedere la gloria di Dio se ami il denaro
L’amore per la gloria umana, in questo caso i posti migliori nella sinagoga (Mat. 23:6), gli apprezzamenti al mercato (Lc. 11:43), i posti d’onore ai banchetti (Mr. 12:39), non erano i soli desideri adulteri. I farisei amavano anche il denaro. Ci hanno mostrato come può un desiderio morboso come questo accecare dalla verità di Gesù e delle Scritture. Gesù ci insegna che “Nessun domestico può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona.” (Lc. 16:13). Luca commenta queste parole al verso successivo “I farisei, che amavano il denaro, udivano tutte queste cose e si beffavano di lui.” (Lc. 16:14).
Gesù aveva raccontato loro la verità riguardo al denaro ma i farisei non riuscirono a vedere quelle parole come meravigliose ed avvincenti. Riuscivano soltanto e sentirle come parole ridicole perché loro erano amanti del denaro (Greco φιλάργυροι). Amanti! Ecco il problema. Erano adulteri, una generazione adultera. Il loro sposo rivestito di gloria e di gratificazione per chi lo avrebbe accolto era arrivato. Era ripieno della verità spirituale e della bellezza. Ma non riuscivano a vederlo perché avevano altri amanti, come la lode umana ed il potere del denaro. Ecco perché non potevano vedere Gesù per chi lui era e non potevano leggere le Scritture.
Il problema non era la mancanza di luce ma l’amore per le tenebre. “Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.” (Giov. 3:19). Questo è il risultato di un forte odio per la luce. “Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte” (Giov. 3:20).
Il grande ostacolo a leggere la Bibbia: cuori peccaminosi
Coloro che amano le tenebre ed odiano la luce potrebbero spendere tutta la loro vita a leggere la Bibbia e comunque non leggerla mai veramente, ovvero leggerla nel modo in cui Gesù si aspetta che venga letta. Potresti leggere giorno e notte e comunque sentire Gesù dire ad ogni concetto “Hai mai letto?” o peggio ancora “la voce [di Dio] non l’avete mai sentita” (Giov. 5:37).
I più grandi ostacoli alla lettura della Bibbia non sono ostacoli dell’intelletto. Non sono carenza di abilità. Un pensiero rigoroso ed allenato, così come abilità letterarie, sono sicuramente utili e non di poco conto. Ma niente crea un muro tanto invalicabile per vedere cosa veramente è scritto nelle Scritture quanto un cuore che ama altro fuorché Dio.
Questo, come abbiamo visto nel caso dei farisei, annulla anche i più grandi sforzi fatti nel comprendere la Bibbia. L’obiettivo di Dio per noi quando leggiamo le Sacre Scritture, sopra ogni altro, è che noi vediamo ed assaporiamo la gloria di Dio come la cosa più desiderabile che ci possa essere. Mancheremo sempre quell’obiettivo finché i nostri cuori saranno schiavi di un amore adultero verso la nostra gloria personale oppure qualsiasi altra cosa creata.
Quindi, se desideriamo leggere la Bibbia come Dio vuole che facciamo, sarà necessario un atto soprannaturale. Dio stesso dovrà togliere da noi il nostro cuore di pietra e mettere un cuore di carne con la sensibilità all’inestimabile valore di Dio ed alla Sua Divina Bellezza (Ez. 11:19, 36:26).
Traduzione a cura di Daniel Nita
Tematiche: Bibbia, Studio e disciplina
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