Dio e la legge naturale

 

 

Tutte queste cose lodino il nome del Signore, perch’egli comandò, e furono create;

ed egli le ha stabilite in eterno; ha dato loro una legge che non sarà trasgredita.

Salmo 148:5-6

 

 

L’universo segue certe regole—delle leggi a cui tutte le cose devono attenersi. Queste leggi sono precise, e molte sono di natura matematica.

 

La legge della biogenesi afferma che la vita viene sempre dalla vita. Sia la scienza osservazionale che Genesi 1 ci dicono che gli organismi si riproducono in base al loro genere[i] (specie). Questa ed altre leggi naturali esistono perché l’universo ha un Creatore che è razionale ed ha imposto un ordine su questo universo.

 

Le leggi naturali sono di natura gerarchica; le leggi secondarie della natura si basano sulle leggi primarie della natura, che devono essere scrupolosamente precise per far in modo che il nostro universo sia possibile. Ma, da dove vengono queste leggi e perché esistono? Se l’universo fosse soltanto il sottoprodotto accidentale di un big bang, allora perché dovrebbe seguire dei principi ordinati—o un qualsiasi principio a questo punto? Tali leggi sono coerenti con la creazione biblica. Le leggi naturali esistono perché l’universo ha un Dio Creatore che è razionale ed ha imposto un ordine sul Suo universo. “Nel principio Dio creò i cieli e la terra” (Genesi 1:1).

 

La Parola di Dio

Tutto ciò che è nell’universo, ogni pianta e animale, ogni pietra, ogni particella di materia o onda luminosa, è vincolato da leggi a cui non ha altra scelta che ubbidire. La Bibbia ci dice che ci sono leggi della natura — “leggi del cielo e della terra” (Geremia 33:25). Queste leggi descrivono il modo in cui Dio normalmente adempie la Sua volontà nell’universo.

La razionalità di Dio viene incorporata nell’universo, e così l’universo non è casuale o arbitrario. Esso segue le leggi della chimica che vengono estrapolate in modo logico dalle leggi della fisica, molte di queste possono essere derivate logicamente da altre leggi della fisica o della matematica. Le leggi più fondamentali della natura esistono solo perché è la volontà di Dio che esistano; esse sono il modo logico, ordinato in cui il Signore sostiene e mantiene l’universo che Egli ha creato. L’ateo non è in grado di spiegare lo stato logico e ordinato dell’universo. Perché l’universo dovrebbe seguire delle leggi se non c’è un datore di leggi? Ma le leggi della natura sono perfettamente coerenti con la creazione biblica. Infatti, la Bibbia è il fondamento delle leggi naturali.

 

La legge della vita (Biogenesi)

C’è una legge di vita molto ben conosciuta: la legge della biogenesi. Questa legge afferma semplicemente che la vita viene sempre dalla vita. Questo è ciò che la scienza dell’osservazione ci dice: gli organismi si riproducono in base alla loro specie. Storicamente, Louis Pasteur confutò un presunto caso di generazione spontanea; egli dimostrò che la vita viene dalla vita precedente. Da allora abbiamo visto che questa legge è universale —senza eccezioni conosciute. Questo è, ovviamente, ciò che ci aspetteremmo dalla Bibbia. Secondo Genesi 1, Dio creò i primi diversi generi di vita sulla terra in modo sovrannaturale e li fece per riprodursi fra di loro. Notate che l’evoluzione da molecole a uomo vìola la legge della biogenesi. Gli evoluzionisti credono che la vita (almeno una volta) si sia spontaneamente formata da sostanze chimiche senza vita. Ma ciò è incoerente con la legge della biogenesi. La scienza reale conferma la Bibbia.

 

TUTTO ciò che è NELL’UNIVERSO, OGNI PIANTA E ANIMALE, OGNI PIETRA, OGNI PARTICELLA DI MATERIA O ONDA LUminosa, è vincolato da leggi a cui non ha altra scelta CHE ubbidire.

 

Le leggi della chimica

La vita richiede una chimica specifica. I nostri corpi sono alimentati da reazioni chimiche e dipendono dalle leggi chimiche che operano in maniera uniforme. Anche l’informazione che costituisce qualsiasi essere vivente viene immagazzinata in una lunga molecola chiamata DNA. La vita, come la conosciamo noi, non sarebbe possibile se le leggi della chimica fossero diverse. Dio ha creato le leggi della chimica proprio nel modo giusto da rendere la vita possibile.

Le leggi della chimica danno diverse proprietà ai vari elementi (ognuno fatto di un tipo di atomo) e composti (fatti da due o più tipi di atomi che sono legati tra loro) nell’universo. Per esempio, quando gli viene data una sufficiente energia di attivazione, l’elemento più leggero (idrogeno) reagirà con l’ossigeno per formare l’acqua. L’acqua stessa ha alcune proprietà interessanti, come l’abilità di trattenere un quantitativo insolitamente grande di energia termica. Quando viene congelata, l’acqua forma dei cristalli con una simmetria a sei lati (motivo per cui i fiocchi di neve hanno generalmente sei lati). Mettete a contrasto questo con i cristalli di sale (cloruro di sodio), che tendono a formare dei cubi. È la simmetria esagonale del ghiaccio che causa dei “buchi” nei suoi cristalli, rendendolo meno denso del suo stesso liquido. Questo è il motivo per cui il ghiaccio galleggia nell’acqua (mentre essenzialmente tutti gli altri composti congelati affondano nel loro stesso liquido).

Le proprietà degli elementi e dei composti non sono arbitrarie. Infatti, gli elementi possono essere organizzati in modo logico in una tavola periodica basata sulle loro proprietà fisiche. Le sostanze nelle stesse colonne della tavola tendono ad avere delle proprietà simili. Ne consegue che gli elementi in una colonna verticale hanno le stesse strutture orbitali esterne degli elettroni. Questi elettroni più esterni determinano le caratteristiche fisiche dell’atomo. La tavola periodica non si è formata per caso. Gli atomi e le molecole hanno le loro varie proprietà perché gli elettroni sono vincolati dalle leggi della fisica quantistica. In altre parole, la chimica si basa sulla fisica. Se le leggi della fisica quantistica fossero solo leggermente diverse, gli atomi potrebbero non essere nemmeno possibili. Dio ha disegnato le leggi della fisica in un modo così preciso che le leggi della chimica sono venute fuori nel modo come Lui le ha pianificate.

 

Le Leggi del moto planetario

Lo scienziato creazionista Giovanni Keplero scoprì che i pianeti nel nostro sistema solare seguono tre leggi della natura. Egli scoprì che i pianeti orbitano nelle ellissi (non in cerchi perfetti come era stato precedentemente pensato) con il sole posto ad un fuoco dell’ellisse; per cui un pianeta a volte si trova più vicino al sole rispetto ad altre volte. Keplero inoltre, scoprì che i pianeti attraversano aree uguali in tempi uguali —in altre parole, i pianeti accelerano mentre si avvicinano al sole entro la loro orbita. E, terzo punto, Keplero scoprì l’esatta relazione matematica tra la distanza di un pianeta dal sole (a) e il suo periodo di rivoluzione (b); i pianeti che sono più lontani dal sole impiegano molto più tempo per orbitare rispetto ai pianeti che sono più vicini (espressa in p2=a3). Le leggi di Keplero si applicano anche alle orbite delle lune intorno ad un dato pianeta.[1]

Come per le leggi della chimica, queste leggi dei moti planetari non sono fondamentali. Piuttosto, sono una derivazione logica di altre leggi della natura. Infatti, fu un altro scienziato creazionista (Isaac Newton) che scoprì che le leggi di Keplero potevano derivare matematicamente da certe leggi della fisica—specificatamente, le leggi della gravità e del moto (che Newton stesso formulò).

 

Le leggi della fisica

Il campo della fisica descrive il comportamento dell’universo alle sue basi. Ci sono molte diverse leggi della fisica. Esse descrivono il modo in cui l’universo opera oggi. Alcune leggi della fisica descrivono come si propaga la luce, come l’energia viene trasportata, come funziona la gravità, come la massa si muove attraverso lo spazio, e molti altri fenomeni. Le leggi della fisica sono di solito di natura matematica; alcune leggi della fisica possono essere descritte con una formula concisa, come E=mc2. La semplice formula F=ma, mostra come un oggetto con una massa (m) accelererà (a) quando una forza netta (F) viene applicata ad essa. È incredibile che ogni oggetto nell’universo ubbidisce sistematicamente a queste regole.

C’è una gerarchia nella fisica: alcune leggi della fisica possono essere estrapolate da altre leggi della fisica. Per esempio, la famosa formula di Einstein E=mc2 può essere estrapolata da principi e equazioni della relatività speciale. Viceversa, ci sono molte leggi della fisica che non possono essere estrapolate da altre leggi della fisica; si pensa che molte di queste siano dei principi derivati, ma i scienziati non hanno ancora dedotto la loro derivazione.

E alcune leggi della fisica potrebbero essere veramente fondamentali (non basate su altre leggi); esse esistono solo perché fanno parte del volere di Dio. Infatti, questo deve essere il caso per almeno una legge della fisica (e forse per diverse) — la più fondamentale. (Logicamente, è perché se la legge più fondamentale fosse basata su un’altra legge, non sarebbe la legge più fondamentale.)

 

Le leggi della fisica (insieme alle loro relative costanti) sono messe a punto proprio nel modo giusto così che la vita, particolarmente la vita umana, sia possibile. Questo fatto viene chiamato il “principio antropico.”[2]

 

Le leggi della matematica

Notate che le leggi della fisica sono di natura altamente matematica. Non funzionerebbero se non esistessero anche le leggi della matematica. Le leggi e i principi matematici includono le regole di addizione, la proprietà transitiva, le proprietà commutative dell’addizione e della moltiplicazione, il teorema binomiale, e molti altri. Come le leggi della fisica, alcune leggi e proprietà della matematica possono essere estratte da altri principi matematici. Ma diversamente dalle leggi della fisica, le leggi della matematica sono astratte; non sono “collegate” a nessuna parte specifica dell’universo. È possibile immaginare un universo dove le leggi della fisica siano diverse, ma è difficile immaginare un universo (coerente) dove le leggi della matematica siano diverse.[3]

Le leggi della matematica sono un esempio di una “verità trascendente”. Esse devono essere vere a prescindere dal tipo di universo creato da Dio. Questo potrebbe essere perché la natura di Dio è logica e matematica; perciò qualsiasi universo che Egli avesse scelto di creare sarebbe stato necessariamente di natura matematica. Il naturalista secolare non può spiegare le leggi matematiche. Sicuramente crederebbe nella matematica e userebbe la matematica, ma è incapace di giustificare l’esistenza della matematica in un contesto naturalistico visto che la matematica non fa parte dell’universo fisico. Tuttavia, il cristiano capisce che c’è un Dio oltre l’universo e che la matematica riflette i pensieri del Signore. Capire la matematica, in un certo senso, significa “ricalcare i ragionamenti di Dio”[4] (anche se in modo limitato e finito ovviamente).

Alcuni hanno ipotizzato che la matematica sia un’invenzione umana. Si dice che se la storia umana fosse diversa, si sarebbe costruita una forma di matematica completamente diversa—con leggi, teoremi, assiomi, etc. alternativi. Ma un tale modo di pensare non è coerente. Dovremmo credere che l’universo non seguiva le leggi matematiche prima che fossero scoperte dalle persone? I pianeti orbitavano in modo diverso prima che Keplero scoprisse che p2=a3? Chiaramente le leggi matematiche sono qualcosa che gli esseri umani hanno scoperto, non inventato. L’unica cosa che potrebbe essere stata diversa (se la storia umana avesse avuto un corso diverso) è la notazione—il modo in cui scegliamo di esprimere le verità matematiche attraverso i simboli. Ma queste verità esistono a prescindere da come vengono espresse. La matematica potrebbe giustamente chiamarsi “la lingua della creazione”.

 

Le leggi della logica

Tutte le leggi della natura, dalla fisica e chimica alla legge della biogenesi, dipendono dalle leggi della logica. Come la matematica, le leggi della logica sono verità trascendenti. Non possiamo immaginare le leggi della logica diversamente da come sono. Prendete per esempio il principio di non contraddizione. Questo principio afferma che non si può avere sia “A” che “non A” nella stessa relazione allo stesso tempo. Senza le leggi della logica, il ragionamento sarebbe impossibile. Ma da dove vengono le leggi della logica?

L’ateo non può rendere conto delle leggi della logica, anche se lui o lei deve accettare che esse esistono per poter fare qualsiasi ragionamento razionale. Ma secondo la Bibbia, Dio è logico. Quindi il principio di non contraddizione rispecchia la natura di Dio; “Dio non è un uomo, da poter mentire” (Numeri 23:19) e parimenti “Dio non può essere tentato dal male” (Giacomo1:13) perché queste cose contraddicono la Sua natura perfetta. Siccome siamo stati fatti all’immagine di Dio, conosciamo istintivamente le leggi della logica. Riusciamo a ragionare logicamente (anche se a causa delle nostre menti finite e del peccato non pensiamo sempre in maniera logica).

 

L’uniformità della natura

Le leggi della natura sono uniformi. Non cambiano (arbitrariamente), e si applicano a tutto il cosmo. Le leggi della natura valgono nel futuro cosi come valevano nel passato; questo è uno degli assunti più basilari di tutta la scienza. Senza questo presupposto, la scienza sarebbe impossibile. Se le leggi della natura cambiassero improvvisamente e arbitrariamente domani, allora i risultati sperimentali del passato non ci direbbero niente del futuro. Perché possiamo essere sicuri che le leggi della natura valgano coerentemente attraverso il tempo? Gli scienziati secolari non possono giustificare questo presupposto importante. Ma i cristiani possono farlo perché la Bibbia ci dà la risposta. Dio è il Signore su tutta la creazione e sostiene l’universo in modo coerente e logico. Dio non cambia, e così Egli sostiene l’universo in modo uniforme, coerente nel tempo: “Poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, … tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui” (Colossesi 1:16-17). Le “leggi del cielo e della terra” (Geremia 33:25).

 

Conclusione

Abbiamo visto che le leggi della natura dipendono da altre leggi della natura, le quali sostanzialmente dipendono dalla volontà di Dio. Perciò Dio ha creato le leggi della fisica proprio nel modo giusto affinché le leggi della chimica fossero corrette, così da permettere l’esistenza della vita. È improbabile che qualsiasi essere umano sarebbe stato in grado di risolvere un puzzle così complesso. Eppure, il Signore lo ha fatto. L’ateo non può rendere conto di o giustificare l’esistenza di queste leggi della natura (anche se egli è d’accordo che esse esistono), perché tali leggi sono incoerenti con il naturalismo. Tuttavia, sono perfettamente coerenti con la Bibbia. Ci aspettiamo che l’universo sia organizzato in modo logico, ordinato e che ubbidisca a leggi uniformi perché l’universo è stato creato dalla potenza di Dio.

 

[i] Quando Genesi 1 dice che Dio creò tutti gli organismi secondo la loro specie, la parola “specie” non dovrebbe essere intesa secondo la moderna classificazione biologica degli organismi viventi. La parola ebraica “Min” per “specie”, significa semplicemente dei “tipi” base come unità creazionale e geneticamente polivalente che nella classificazione moderna possono coincidere con il concetto tassonomico di “famiglia”, che include il “genere” e la “specie”. Questo articolo adopera il termine “genere” (specie) in questo modo. Quindi, in un “tipo” base, gli organismi di “genere” diverso sono capaci di riprodursi tra di loro. (n.d.t.)

[1] Tuttavia, la costante della proporzionalità è diversa per la terza legge. Questo è dovuto al fatto che il sole ha una massa diversa dai pianeti.

 

[2] Antropico viene dalla parola greca anthropos che significa uomo.

 

[3] Certamente, ci sono sistemi diversi di definizioni iniziali e assiomi che permettono delle variazioni nei sistemi matematici di pensiero (geometrie alternative, etc.). Ma la maggior parte di principi basilari rimane invariata.

 

[4] Questa frase viene attribuita all’astronomo creazionista Johannes Kepler.

 

 

 

 

 

 

Tematiche: Creazionismo biblico, Scienza

Jason Lisle

Jason Lisle

 

La maggior parte degli astronomi e degli astrofisici oggi crede in un’origine secolare e naturalistica dell’universo – un big bang che si presume sia avvenuto miliardi di anni fa. Pochi sono disposti ad accettare ciò che il Creatore stesso ha detto sull’inizio di tutte le cose, come riportato nelle pagine della Scrittura e come confermato dalle prove scientifiche. Il dottor Giasone Lisle è uno di quei pochi astrofisici che si ergono sull’autorità della Parola di Dio.

 

 

 

© answersingenesis.org, associazionebiblicacreazionista.it, © Coram Deo

Il presente articolo può essere utilizzato solo facendone previa richiesta a Coram Deo. Non può essere venduto e non si può alterare il suo contenuto.