Come una testa ama un corpo

 

 

Osservare mariti e mogli danzare armoniosamente

 

Le Scritture usano regolarmente la metafora di un corpo per parlare della vita sociale umana. La chiesa è il corpo di Cristo, con molti membri (1 Corinzi 12). Il matrimonio è un’unione in “una sola carne”, cioè un corpo intero costituito dalla testa e dal resto del corpo (Efesini 5:22-30). Senza dubbio, possiamo considerare la famiglia anatomicamente, con il marito come capo e la moglie e i bambini come gli altri vari membri.

A volte la discussione su capo e corpo è ridotta alla questione di autorità e sottomissione. Sebbene questi due concetti scaturiscano e rientrino nella metafora del corpo, una più profonda riflessione ci aiuta a comprendere meglio come si possano vivere autorità e sottomissione. Per semplificare ci concentreremo principalmente sulla famiglia, ma i principi valgono per tutti i tipi di corpo sociale: chiesa, scuola, affari, o politica.

Cominciamo dall’ovvietà. La testa e il corpo sono profondamente interdipendenti. Non si può avere uno senza l’altro. Nessuno vorrebbe una testa senza corpo o un corpo senza testa. Come Dio stesso disse in Genesi 2:18 “Non è bene che l’uomo sia solo.” Così, dalle fondamenta, il nostro obiettivo è riconoscere quanto siano intessuti insieme la testa e il corpo; sono complementari, si completano l’uno con l’altro.

Inoltre, l’intero corpo ha uno scopo, una missione. In Genesi 1, la missione della prima famiglia è “Crescete e moltiplicatevi, riempite la terra e rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra”. (Genesi 1:28). Il corpo non esiste per il proprio benessere, ma per la missione di Dio nel mondo.

 

 

Autorità

Con queste due verità in mente, riflettiamo sulla funzione della testa in relazione al corpo. Possiamo riassumere il suo ruolo in due filoni principali, uno prettamente interno e uno esterno. Innanzitutto, il capo (in questo caso il marito) ordina e struttura l’intero corpo per il suo scopo attraverso la presenza, le parole, le azioni e fortifica i membri del corpo affinché possano rispondere alla loro chiamata. Poi, la testa mantiene il corpo entro dei limiti, rappresenta il corpo in relazione ad altri corpi ed è responsabile del benessere dell’intero soggetto.

Il capo è quindi responsabile dell’organizzazione e strutturazione del corpo per il suo scopo. La testa orienta e dirige il corpo. La testa deve quindi sapere quale sia lo scopo del corpo, e tenerlo a mente mentre cerca di incoraggiare il resto dei membri a svolgere il proprio ruolo.

 

 

Più che semplici parole

Essenzialmente, la testa non svolge questo lavoro meramente con le parole (sebbene queste siano importanti). Non dobbiamo pensare al capo come a qualcuno che abbaia ordini. Invece, le parole della testa e le sue azioni emergono dalla sua presenza con il corpo. La testa orienta e dirige il corpo nel modo in cui la terra orienta e dirige la luna. Ecco, quindi, un’immagine: come un pianeta con la sua luna, un marito guida la sua casa attraverso la gravità. Se lo fa fedelmente, la luna orbita nel modo giusto. Se non lo fa, la luna vaga nel caos. 

Oppure possiamo usare un’immagine musicale. La testa stabilisce il tono, dà il ritmo. Può essere un ritmo stabile che produce una bella musica; oppure una melodia che produce una gloriosa armonia. Ma può anche essere fuori tono, fuori ritmo e risultare in un rumore sconclusionato. Ma sia in un caso che nell’altro, è il capo che stabilisce il ritmo e la melodia.

Ancora un’immagine. La testa lavora come il sistema immunitario di un corpo. Il sistema immunitario non combatte semplicemente l’infezione; regola le funzioni del corpo, mantiene dei limiti, difende il corpo dagli attacchi riconoscendoli e adottando misure adeguate. 

 

 

Presenza fedele

L’influenza di un capo è presente anche quando lui è assente. Quando papà è al lavoro e mamma sta educando i bambini, la sua presenza è dietro la sua e potenzia la sua azione. 

D’altro canto, un capo infedele può essere presente nel corpo e assente nello spirito. Può essere nella stanza, ma la sua passività lo rende leggero e senza peso, così la moglie e i bambini fanno ciò che per loro è giusto. La sua abdicazione e la sua mancanza di iniziativa lasciano un vuoto che può causare grande miseria. O, al contrario, la sua tirannia domestica può opprimere e asciugare tutto il resto della musica.

Queste immagini ci aiutano a contestualizzare l’autorità del capo nella casa. Può trattarsi di dare ordini quando necessario (come quando un padre dice a suo figlio di fare qualcosa), ma il progetto più grande comprende anche il prendere iniziative abilmente e competentemente al fine di amministrare le risorse del corpo per uno scopo e sacrificarsi volentieri per il corpo e per la sua missione. Questa è una guida fedele.

 

 

Il corpo

Passiamo adesso alla nozione di corpo. Come la testa, il ruolo del corpo può essere riassunto in termini interni ed esterni. Innanzitutto, il corpo riceve la presenza, le parole, le azioni del capo e le mette a frutto dandogli feedback, consigli, proposte. Poi, il corpo glorifica e fa maturare gli sforzi della testa standogli dietro, adempiendo la sua volontà, ed estendendo e amplificando l’influenza di tutto il corpo nel mondo.

 

 

Ricevitore e Glorificatore

Questa è una verità fondamentale: il corpo riceve per donare di più. Non riceve e restituisce semplicemente. Riceve e glorifica. Riceve e abbellisce. Riceve e amplifica. E, considerando il matrimonio come l’unione in una sola carne, il modo più ovvio in cui il corpo (la moglie) compie questa glorificazione è la procreazione stessa. Il marito è il giardiniere, sua moglie il giardino. Lui semina il seme; lei lo riceve e porta frutto (nella forma dei figli).

Possiamo considerare alcune immagini per aiutarci a esprimere il suo ruolo in relazione a ciò. Lui è colui che provvede, lei colei che fa fruttare. Lui è il sole, lei la luna, che riflette ed estende la luce del sole dove il sole non c’è. Lui forma, lei riempie. Lui stabilisce la melodia, lei porta l’armonia. Lui la potenzia, lei usa quella potenza per allargare il dominio della sua casa. 

 

 

Influenza eccellente

È importante notare che il corpo dà input e influenza la testa, nel bene o nel male. Adamo ascoltò la voce di sua moglie,  e sprofondarono nell’abisso del male. Nabal non ascoltò la voce di sua moglie, e sprofondò nell’abisso del male. Il marito è la testa, e può condurre la sua famiglia alla rovina (come Adamo) o alla gloria (come Gesù). La moglie è il corpo e può influenzare la testa nella miseria (come Eva) e nel bene (come la donna di Proverbi 31). 

Il libro dei Proverbi ci offre una chiara rappresentazione di cosa significhi vivere fedelmente come uomini e donne. Il libro stesso è un consiglio da un padre al figlio, da un re a un principe. Il principe ha due missioni: deve cercare la saggezza, e deve cercare una moglie eccellente. E lungo tutto il libro la scelta sta davanti a lui: ascoltare la signora Saggezza o la signora Follia. Rifugiarsi dalla Moglie Eccellente o dalla Donna Adultera. 

Il principe è la testa; ordinerà e strutturerà, guiderà e dirigerà il suo regno. Ma non è autonomo, sarà influenzato nel bene o nel male. Perciò nella sua ricerca, dopo aver ascoltato la voce della saggezza per 30 capitoli, la Moglie Eccellente percorre la navata in Proverbi 31.

Lei non è uno zerbino. È la gloria e la glorificatrice. Prende ciò che è buono e lo rende migliore. Anche se è chiamata a seguire la direzione e la guida di suo marito, la sua saggezza e le sue azioni sono essenziali alla prosperità della casa. La sua sottomissione volontaria, il suo aiuto generoso, i suoi consigli saggi sono tutti impiegati per il benessere della casa e per la missione di Dio.

 

 

Un disegno meraviglioso

Così concludiamo dove avevamo iniziato. Nella sua saggezza, Dio ci ha progettati per incastrarci insieme, per complementarci, per adempiere ai suoi scopi. I mariti, come capi fedeli, guidano, ordinano e dirigono la casa. Le mogli, come corpi fedeli, amplificano, glorificano ed estendono la casa nel mondo. Ed entrambi lo fanno volontariamente, sacrificalmente, e con grande gioia alla gloria di Dio.

 

 

Traduzione a cura di Alessia Pescarmona

 

 

Tematiche: Corteggiamento, Fidanzamento, Matrimonio

Joe Rigney

Joe Rigney

 

E’ professore presso il Bethlehem College & Seminary e pastore di Cities Church a Minneapolis, Minnesota

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