Come studiare la tua Bibbia
Hai mai sentito la storiella dell’uomo che, per discernere la volontà di Dio per la sua vita, apriva la Bibbia e leggeva il primo versetto che vedeva?
Un giorno, mentre attraversava un momento difficile con la sua famiglia, cercò la guida del Signore. Aprendo la sua Bibbia, indicò un versetto a caso. Il suo dito si posò su Matteo 27:5: “Ed egli [Giuda] […] si allontanò e andò a impiccarsi”. Perplesso da queste indicazioni, ma ancora affamato di una parola da parte di Dio, si appellò a una “ripetizione” e passò a un’altra pagina. I suoi occhi si posarono su Luca 10:37: “Va’, e fa’ anche tu la stessa cosa”. Agitato, seppur stesse riconducendo l’accaduto ad una coincidenza, l’uomo decise di dare un’ultima possibilità al suo metodo. Dicendo una rapida preghiera, girò la pagina e mise il dito su Giovanni 13:27. Lì, a fissarlo, c’era un comando di Gesù: “Quel che fai, fallo presto”.
È un aneddoto umoristico, ma illustra un punto serio. Usare male la Bibbia è facile, “tagliarla rettamente” non lo è (2 Tim. 2:15).
Nel mio piccolo libro, Le giuste attitudini del cuore per avvicinarsi alla Bibbia, ho esplorato nove posture del cuore che sono utili, persino necessarie, per avvicinarsi correttamente alla Parola di Dio. Ma cosa succede quando il preludio finisce e si inizia a leggere? Cosa si fa dopo?
Tre Passi Vitali
Ecco tre passi comunemente citati che mi sono serviti nel corso degli anni, e che si riveleranno utili quando ti impegnerai nuovamente con la tua Bibbia nel 2020.
1. Osserva: cosa dice?
Il primo passo è l’osservazione (o forse meglio, la comprensione). Ogni volta che apriamo la Parola di Dio, il nostro compito fondamentale è semplicemente vedere cosa c’è.
La buona notizia è che l’osservazione non è complicata. Consiste principalmente nel leggere lentamente e accuratamente, per mettere insieme le informazioni di base riguardanti chi, cosa, dove e quando. Le buone domande da tenere a mente sono:
- Ci sono parole o idee ripetute?
- Chi è che parla o scrive?
- A chi sta parlando o scrivendo?
- Chi sono i personaggi principali?
- Dove si svolge la vicenda?
- Ci sono parole che mostrano una cronologia?
- Ci sono frasi in contrapposizione, di confronto o subordinate?
- Qual è la progressione logica nell’argomentazione dell’autore?
- Ci sono parole che indicano l’atmosfera, lo stato d’animo e le emozioni? Figure retoriche?
- Quali sono le divisioni di sezione e le parole di collegamento?
- Cosa non capisco qui?
L’osservazione biblica non deve essere un processo lungo e laborioso. Non è necessario che tu ti ponga ogni domanda e risponda poi consapevolmente. Più ti impegnerai con la Bibbia, più diventerai attento a queste cose. – A proposito: è meglio lavorare su interi libri della Bibbia dall’inizio alla fine, piuttosto che adottare un approccio “popcorn” che ignori il contesto e salti casualmente da un passo all’altro.
2. Interpreta: cosa significa?
Il passo successivo è l’interpretazione. Hai considerato ciò che dice il passo, ma cosa significa? Può essere utile porsi domande come:
- Il contesto circostante chiarisce parole o frasi confuse? È saggio esaminare il contesto “più vicino” (altri versetti nello stesso capitolo o altri capitoli nello stesso libro) prima di consultare passi “più lontani” o risorse esterne.
- Come parafraserei questo passo con parole mie?
- Perché l’autore biblico ha scritto questo particolare passo? Perché ha ritenuto necessario includerlo?
- La mia interpretazione è coerente con ciò che ho notato nella fase di osservazione o dipende troppo da alcuni dettagli?
- Altri passi della Scrittura completano la mia interpretazione? Il detto “lascia che le Scritture interpretino la Scritture” ci ricorda di lasciare che passi più chiari facciano luce su versetti più complessi.
- Dove si colloca questo passo nella storia della Redenzione? Come si inserisce nell’insegnamento biblico nel suo insieme?
Poco dopo la sua risurrezione, come descritto in Luca 24, Gesù incontra due uomini e spiega loro il segreto vitale per lo studio della Bibbia: l’intera faccenda riguarda Lui.
Allora Gesù disse loro: «O insensati e lenti di cuore nel credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?» E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano (Luca 24:25-27).
Ma non fu solo dopo la sua risurrezione che Gesù parlò in questo modo. Durante il suo ministero terreno spiegò agli “esperti della Bibbia” locali il suo ruolo centrale nella grande storia:
Voi investigate le Scritture perché pensate di avere per mezzo di esse vita eterna, ed esse son quelle che rendono testimonianza di me; eppure non volete venire a me per avere la vita! […] Infatti, se credeste a Mosè, credereste anche a me; poiché egli ha scritto di me. (Giovanni 5:39-40, 46)
Una cosa è conoscere le storie bibliche, un’altra è conoscere la storia della Bibbia. Una cosa è essere consapevoli dei numerosi eroi della storia, un’altra è conoscere l’Eroe stesso.
È stato affermato che l’Antico Testamento è “Gesù Cristo nascosto” e il Nuovo Testamento è “Gesù Cristo rivelato”. Dall’inizio alla fine, la trama della Scrittura attende e trova la sua risoluzione finale nel Figlio redentore di Dio (Giovanni 1:45; 8:56; 12:16; 2 Corinzi 1:20; 1 Pietro 1:10-12; Atti 13:27, 29; 28:23).
Ecco una semplice struttura, raccolta da un pastore di nome Tommy Nelson, che mi ha aiutato a interpretare tutta la Scrittura con il Salvatore in vista:
- Antico Testamento: anticipazione
- Vangeli: Manifestazione
- Atti: Proclamazione
- Epistole: Spiegazione
- Apocalisse: Completamento
Non importa dove ti volgi, la tua Bibbia parla di Gesù.
Vale la pena notare che una volta che hai interpretato nel miglior modo possibile, è spesso utile consultare un supporto di studio esterno come un commentario o un dizionario biblico. Sebbene non siano mai stati sostitutivi delle Scritture, tali strumenti possono essere ottimi supplementi. Per iniziare consiglierei la ESV Study Bible, il New Bible Commentary e il New Dictionary of Biblical Theology (N.d.T.: Alcune risorse in italiano: una selezione di commentari biblici disponibile su sophoslibri.it; Bibbie da Studio: MacArthur, Thompson; Dizionario di Teologia Evangelica – Edizioni EUN. Segnaliamo, infine, una buona risorsa online: https://www.laparola.net/nuovo_testamento/).
3. Applica: come dovrei rispondere?
Dopo l’osservazione e l’interpretazione viene l’applicazione. Questo è l’obiettivo finale dello studio della Bibbia. Nelle prime due fasi si studia il testo, ora il testo studia te. Smettere prematuramente, prima di applicare ciò che si osserva e si interpreta, è come masticare senza deglutire.
La Bibbia stessa è chiara sull’importanza di passare dalla comprensione all’obbedienza (Matteo 7:24-27; Giovanni 13:17; Giacomo 1:22; 2 Tim. 3:16-17). Domande utili su cui riflettere in questa fase includono:
- Cosa ho imparato su Dio, sul suo carattere, sul suo piano, sulle sue priorità, sulle sue promesse, sui suoi desideri, sulle sue vie?
- Cosa ho imparato su me stesso? Sul mio prossimo? Sul mondo?
- Qual è la “condizione di caduta” mostrata in questo passo (per esempio, quale aspetto del peccato o della fragilità umana è più evidente)? Che dire della “soluzione della Redenzione” (per esempio, quale aspetto della grazia di Dio è più evidente)?
- In che modo il Vangelo (la straordinaria notizia di ciò che Dio ha compiuto nella vita, morte e risurrezione di Gesù per riconciliare i ribelli con se stesso) influisce sulla mia comprensione di questo brano? E viceversa, in che modo questo passo illumina la mia comprensione del Vangelo?
- Come devo cambiare il mio modo di pensare o di vivere affinché sia conforme a ciò che ho imparato?
- Come dovrei pregare alla luce di questo brano?
- C’è qui un incoraggiamento o una promessa su cui devo meditare?
- Quali implicazioni ha questo brano sul modo in cui coinvolgo i miei amici non credenti?
- In che modo questo brano si applica ai miei fratelli e sorelle in Cristo? Come parla alla nostra vita insieme come chiesa?
Tuffati!
Cosa dice questo brano della Scrittura? Questa è l’osservazione. Cosa significa? Questa è l’interpretazione. Come dovrei (o dovremmo) rispondere? Questa è l’applicazione.
Studiare la Bibbia quest’anno richiederà di darsi da fare, ma il guadagno sarà inestimabile. Il Libro è uno scrigno senza fondo di saggezza, bellezza, potere e verità. Immergiamoci.
Traduzione a cura di Christian Tursi
Tematiche: Bibbia, Studio e disciplina
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