Come seleziono e programmo i rapporti di discepolato
Non molto tempo fa un anziano da poco eletto, chiese a un anziano della sua chiesa con più esperienza come trovasse spazio nelle sue giornate per discepolare i più giovani nella fede e per evangelizzare. Dopo tutto, aveva un lavoro molto impegnativo a Washington DC, una famiglia di cui occuparsi, un lungo tragitto da percorrere e tutti gli altri impegni legati al fatto di essere un anziano di chiesa. Sicuramente aveva poco tempo per discepolare ed evangelizzare, no? Ecco la risposta, molto pratica, dell’anziano, gran parte della quale è frutto di ciò che ha appreso chiedendo e guardando altri anziani.
Ogni giorno cerco di incontrarmi con qualcuno per diversi motivi: (1) discepolarlo (la maggior parte), (2) essere discepolato, o (3) evangelizzare. Sono incontri che programmo per momenti specifici della giornata o prima di iniziare a lavorare o durante la pausa pranzo.
Il mio obiettivo è un incontro al giorno e, se ho un ritaglio di tempo in più, cerco di impiegarlo così per conoscere meglio una persona che ancora non ho incontrato o che non vedo da un po’. Quando fisso un appuntamento con una persona che non ho mai discepolato, so già che in seguito potrebbe esserci una certa regolarità oppure – come di solito accade – potrebbe finire lì, con una conversazione una tantum. In quest’ultimo caso, mi assicuro che il membro di chiesa sia seguito da qualcun altro, e se non lo è, do dei suggerimenti affinché lo faccia.
Mi capita anche di dover cancellare o riprogrammare alcuni appuntamenti, soprattutto se intervengono altre priorità familiari e/o obblighi di lavoro urgenti.
Posso affermare di essere benedetto in tutto ciò: ho un lavoro flessibile e un capo che mi consente questo modo di operare. Il mio datore sa che incontro persone prima del lavoro e a pranzo, e sarà favorevole finché continuerò a svolgere il mio dovere, a essere raggiungibile e produttivo. Se volete perseguire obiettivi simili ai miei, accertatevi che il vostro datore di lavoro sia solidale.
Uso il calendario Google su iPhone per tenere memoria degli appuntamenti e cerco di programmare, con la persona con cui mi sono appena visto, l’incontro successivo prima di salutarci.
Riassumendo posso dire che cerco di incontrare ogni persona una volta al mese, o anche più di frequente, dietro richiesta o per altri motivi specifici.
I nostri incontri avvengono in posti dove non è necessario pagare la consumazione o eventualmente acquistare anche solo qualcosa di modesto. La maggior parte delle volte preferisco aree ristoro o mense. Chiaramente se potete permettervi di spendere qualcosa in più per il cibo, non dovrete avere preoccupazioni su questo punto in particolare. Una mia abitudine è portarmi il caffè e così anche il pranzo. Mi piacerebbe pagare il pranzo agli altri e certamente coloro che possono permetterselo è buono che lo facciano.
Gli scopi che mi sono prefissato nel discepolare sono vari e li modulo a seconda dei differenti gradi di maturità delle persone. Con gli uomini cerco di entrare in argomento su alcuni temi specifici tra cui: la pornografia e la masturbazione, la virilità, le sfide familiari più difficili e imparare a leggere e capire meglio la Bibbia. Alcuni uomini possono essere diventati cristiani da poco, mentre altri sono più maturi, così a volte, leggo da un libro, altre rispondo alle domande che mi fanno e altre ancora rivediamo insieme gli insegnamenti ricevuti durante la predicazione della domenica o da alcuni brani biblici. Sto iniziando a dare la priorità a incontri con gli uomini più consolidati nella fede, in modo che vi sia una sorta di reazione a catena, con la speranza che i più maturi, a loro volta, inizino a discepolare altri.
Cerco di ridurre al minimo il lavoro di preparazione; trovo utile, in questo, trattare insieme alcuni tra i libri che ho già letto, oppure esporre passi delle Scritture che ho già studiato a fondo. Ecco un elenco di libri che uso spesso: Conoscere Dio, Quando le persone prendono il posto di Dio, Un appello ad una riforma spirituale., etc. Se c’è un libro nuovo che voglio leggere, cerco di farlo con qualcun altro.
Tengo traccia di chi incontro, quanto spesso, e lo scopo delle nostre riunioni, in un documento Google; vi inserisco anche quelle persone che ho incontrato in passato oppure quei membri con cui sono in contatto anche meno di frequente, e di solito per uno scopo specifico. Questo file è importante per me, fondamentalmente per due motivi: (1) funge come una sorta di grande lista che uso la mattina nei miei momenti di preghiera, e (2) mi aiuta a tenere traccia di quello che faccio, in modo da mantenere i contatti con le persone e per usare il mio tempo efficacemente: per esempio, se guardo il mio elenco e vedo tanti giovani come te, potrei cercare di incontrarne qualcuno.
A volte mi trovo con i ragazzi e con alcuni va oltremodo bene; con altri, il processo va a rilento. Può capitare che continuiamo a incontrarci perché vediamo i frutti, anche se alcuni aspetti comunicativi andrebbero migliorati; altre volte decidiamo di smettere perché non porta beneficio.
Tra le persone vedo che alcune crescono, ma purtroppo, altre no; se una persona non progredisce per molto tempo, di solito smetto di incontrarla e suggerisco che provi a incontrarsi con qualcun altro. Non vale la pena investire in qualcuno che non è interessato a crescere né vuole ascoltare i consigli della Parola. Cerco di tenere tutti i miei rapporti in maniera semplice e informale, perché so che per alcune persone sono quello strumento che Dio ha messo nelle mani del Redentore per essere usato per il loro bene; ma per altre persone non lo sono. Non sono il Messia, Gesù lo è, e voglio che, per la persona che sto discepolando, Gesù rimanga il fulcro, non io o qualcun altro. Spesso questo significa che devo lasciare andare le persone; può essere difficile, ma devo ricordare a me stesso che è a beneficio della loro crescita spirituale, e non sono io il fulcro del loro perfezionamento in Cristo
Non sempre gli incontri sono a tu per tu; faccio anche tante telefonate alle persone che non lavorano in città. Le telefonate si rivelano spesso più facili da programmare e hanno una loro utilità specifica.
Occasionalmente invio e-mail alle persone con cui mi incontro, con una frase incoraggiante, una meditazione dalle Scritture o anche un buon articolo che ho letto. Si tratta sempre di messaggi mirati che possono essere strettamente personali, o inviati a più persone contemporaneamente.
Conservo, accessibili anche dal mio IPhone, una serie di documenti Google con stralci dalle Scritture su vari temi e li consulto regolarmente per assicurarmi di avere a portata di mano non solo i miei pensieri, ma soprattutto argomenti biblici. Ho documenti con versetti sui seguenti soggetti: concupiscenza, anzianato, affidabilità delle Scritture, attrazione per lo stesso sesso, problemi etnici e bellezza (per mia moglie e le mie figlie).
Nota dell’autore:
per risorse più approfondite sul discepolato, raccomando il 9Marks Journal on discipling from 2012.
In maniera specifica, raccomando l’articoletto “A Discipler’s Daily Itinerary” per avere un’idea sulla routine giornaliera.
Traduzione a cura di Susanna Giovannini
Tematiche: Chiesa, Comunione, Discepolato, Disciplina
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