Come Dio fa cooperare tutte le cose per il bene del suo popolo
Tutte le cose cooperano per il bene:
Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno. Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; e quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati.
(Romani 8:28-30)
Questo passaggio aggiunge un’ulteriore rassicurazione a Romani 8:26–27: Dio fa cooperare ogni cosa per il bene del suo popolo (Rm. 8:28). “quelli che amano Dio” non si riferisce a un sottogruppo di credenti, ma a tutti “i quali sono chiamati secondo il suo disegno” (8:28). Il “bene” non si riferisce alla salute e alla ricchezza del tempo presente. Invece, Dio usa “tutte le cose” – tutto in questa vita, inclusa la sofferenza (Rm. 8:17–18, 23–25) – per realizzare il suo proposito per noi nel suo grande piano di conformarci a suo Figlio e di preservarci fino ad essere da lui glorificati.
Paolo porta a sostegno delle sue parole di conforto quattro prove:
- Dio ha predestinato quelli che ha preconosciuti (Rm. 8:29).
- Dio ha chiamato quelli che ha predestinati (Rm. 8:30a).
- Dio ha giustificato quelli che ha chiamati (Rm. 8:30b).
- Dio ha glorificato quelli che ha giustificati (Rm. 8:30c).
Ecco cosa significano questi cinque termini:
1. Prescienza
Dio ha conosciuto intimamente o ha stabilito in anticipo il suo patto d’amore su alcuni individui (Rm. 8:29; 11:2; 1 Pt. 1:1–2). Cioè, Dio si è personalmente impegnato con gli individui prima ancora che esistessero2. La base della prescienza non è che Dio ha previsto ciò che un individuo avrebbe autonomamente scelto o fatto (cfr. Rm. 9:11,16); Dio ha preconosciuto persone specifiche — Romani 8:29 dice “quelli che ha preconosciuti”, non “ciò che ha preconosciuto”.
2. Predestinazione
Dio ha predeterminato il destino di alcuni individui per la salvezza; cioè, Dio ha scelto sovranamente e benevolmente di salvare i singoli peccatori come parte del suo disegno prestabilito. In Romani 8:29, lo scopo della predestinazione è di conformarci all’immagine del Figlio di Dio, e lo scopo di conformarci all’immagine del Figlio di Dio è che il Figlio sarà il primogenito, cioè preminente (il primo e il più onorato) tra i suoi figli risuscitati (Rm. 8:29).
3. Chiamata
Dio convoca sovranamente e benevolmente e persuade efficacemente gli eletti a credere volontariamente al Vangelo (Atti 2:39; Rm. 8:30; 9:24; 1 Cor. 1:23–26; Efesini 4:1, 4; 2 Ts. 2:14). Questa chiamata efficace o interiore è distinta dalla chiamata generale o esteriore, che è l’offerta universale del Vangelo per invitare tutti gli esseri umani a volgersi a Cristo (Mt. 9:13; 11:28; 22:1–14; Lc. 14:16–24 Gv. 7:37).
4. Giustificazione
Dio dichiara giudizialmente o considera giusti i peccatori credenti (Rm. 3:21–28). Dio è giusto quando rende giustizia agli ingiusti a causa della giustizia imputata a Cristo basata sull’obbedienza di Cristo (Rm. 5:15–19; 2 Cor. 5:21). La giustificazione è l’opposto della condanna (Rm. 5:18; 8:1, 33–34). Non si basa sulle opere degli uomini (Rm. 3:20, 28; 4:5; Gal. 3:11; ad esempio Abraamo in Rm. 4).
5. Glorificazione
Dio condividerà la sua gloria con il suo popolo (senza annullare la distinzione tra il Creatore e le sue creature). Dio trasformerà l’intera persona del credente (cuore e corpo!) per conformarsi perfettamente all’immagine di Gesù Cristo (1 Cor. 15:51-57; Fil. 1:6; 3:21; Col. 3:4; 1 Ts. 3:13; 1 Gv. 3:2; Giuda 24).
Questa è la salvezza pianificata, realizzata e applicata:
- Dio ha pianificato di salvare il suo popolo: ci ha preconosciuti e ci ha predestinati.
- Dio ha compiuto il suo piano attraverso la vita, la morte e la risurrezione di Cristo.
- Dio ha applicato il suo piano: ci ha chiamati e ci ha giustificati in modo efficace. E Dio finirà ciò che ha iniziato: ci glorificherà.
Dio fa cooperare sovranamente ogni cosa, anche la nostra sofferenza (Rm. 8:17–18, 23–25), per il nostro bene. Non perde nessuno dei suoi figli.
Questa catena d’oro a cinque maglie delle azioni di Dio è indistruttibile:
- preconosciuti →
- predestinati →
- chiamati →
- giustificati →
- glorificati
Senza eccezione, ognuno è l’oggetto di tutte o nessuna di queste azioni. Così, per esempio, è impossibile essere giustificati senza essere infine glorificati.
Questo articolo è adattato da Romans: A Concise Guide to the Greatest Letter Ever Written di Andrew David Naselli.
Traduzione a cura di Maddalena Bennardo
Tematiche: Interpretazione, Sovranità di Dio, Teologia, Verità
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