Canti cristiani: quanta differenza fa il testo? [parte 3]

Abbiamo già visto nella prima e nella seconda parte, cosa intendiamo quando parliamo di “canti biblicamente sani”.

Le riflessioni che seguono hanno lo scopo di farci riflettere sul motivo per cui cantare canti biblicamente sani esalta Cristo.

Concluderò poi questi pensieri con un invito speciale per chi è coinvolto direttamente nel campo della musica cristiana.

 

Siamo indegni della croce, ma grazie alla croce siamo resi degni

Quando ero più giovane nella fede, numerose volte mi sono trovata in difficoltà nel dover andare davanti alla chiesa per lodare Dio e aiutare i credenti nel farlo, sentendomi assolutamente indegna di svolgere questo compito.  Il fatto che io non sia degna di portare nulla di gradito a Dio è vero, se guardo a me stessa e a quello che io umanamente posso fare per rispettare la legge di Dio ed essergli gradita per mezzo delle mie opere.

Tuttavia, la buona notizia è questa: c’è un solo modo per potersi accostare al trono della grazia ed è mediante la fede in Gesù Cristo (Ef. 3:12).  Detto in altre parole, noi siamo indegni della croce, ma grazie alla croce siamo resi degni. Quale grazia!

Essere ora ben consapevole di questa verità fa un’enorme differenza nel mio approccio alla lode e al servizio: la legge è stata completamente e perfettamente adempiuta da Cristo sulla croce. Se io oggi posso e desidero presentarmi a Dio con un sacrificio di lode che Egli gradisce è solo ed esclusivamente grazie all’opera di Gesù.

Quando non ci sentiamo degni di andare alla presenza di Dio, di aprire la nostra bocca davanti a Lui per ringraziarlo, per lodarlo, per confessare i nostri peccati o l’ennesimo nostro fallimento, dobbiamo ricordarci questo: non ci presentiamo davanti a Lui per quello che siamo o per quello che abbiamo faticosamente fatto di buono nelle nostre giornate, ma è per i meriti di Cristo che possiamo accostarci al trono della grazia.

Certo, questo non ci priva della responsabilità che abbiamo di impegnarci e disciplinarci affinché la nostra vita spanda il profumo di Cristo (2 Pt. 1:5-8). Questo impegno non è il frutto dei nostri sforzi, bensì è il desiderio naturale che proviene da un cuore rigenerato da Dio.

Ecco perché è necessario che cantiamo inni che esaltino i meriti di Cristo e non le emozioni che proviamo: oggi posso sentirmi bene e desiderare cantare, ma se domani dovessi sentirmi indegno, potrei comunque alzare la mia voce nel canto perché Egli rimane degno. (1)

 

Il cammino cristiano è lungo e difficile, la strada da percorrere è stretta e angusta, ma se sei in Cristo, nessuno potrà accusarti davanti al Padre perché l’Eterno Dio è già pienamente soddisfatto dall’opera che ha compiuto suo figlio Gesù sulla croce, senza che tu aggiunga nulla, se non la tua riconoscenza e l’ubbidienza che viene dal desiderio del tuo cuore rigenerato dalla grazia di Dio, di glorificarlo nella tua vita.

 

Cantare chi è Dio e quello che ha fatto ci permetterà di contemplare la sua gloria:

“E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito” (2 Cor. 3:18).

 

 

 

Un invito e un incoraggiamento ai musicisti e ai worship leader

Se tu che stai leggendo questo articolo sei un musicista, se sei in qualche modo coinvolto nella conduzione della lode nella tua chiesa, sento il desiderio e il peso di rivolgere a te queste parole; ma anche se sei un semplice credente che nella tua assemblea ti senti chiamato a citare un inno, puoi trovare qualcosa per te.

 

Hai mai riflettuto sulle caratteristiche che devono avere i canti affinché possano essere definiti realmente cristiani?

Ti sei mai chiesto di cosa ha bisogno la chiesa per essere edificata attraverso il canto e come potresti usare il tuo talento musicale per questo?

Ti sei mai chiesto, quando proponi che venga cantato un certo inno durante il culto, in che modo questo canto edificherà il tuo fratello o la tua sorella che canteranno insieme a te?

Se non ci hai mai pensato, ti incoraggio a farlo.

Gesù ha sacrificato la propria vita per la chiesa. Se hai ricevuto da Dio un talento musicale, non lo sprecare per realizzare la tua ambizione di salire su un palco, prendere in mano un microfono, incidere un album o apparire su YouTube.

Sottoponi questa ambizione allo scopo più glorioso di servire i tuoi fratelli e le tue sorelle, per cui Gesù ha donato la vita, usando il tuo talento per fornire loro canti che li aiutino a sostenere le afflizioni mediante la Verità. Fornisci loro canti che li aiutino a memorizzare la Parola di Dio, che “è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore” (Eb. 4:12). Usa la voce che il Signore ti ha dato per cantare canzoni che possano portare te e la tua chiesa ad adorare Dio come Egli gradisce.

 

L’ambizione e il successo sono subdoli e pericolosi

Con questo, non voglio dire che non sia giusto incidere un album, creare un bel video musicale e metterlo su YouTube, fare concerti, essere un musicista di professione e usare la musica anche in ambito “secolare”.

Qui in particolare mi rivolgo a chi sale sul palco dicendo di voler glorificare Dio con il canto o di essere una guida per la chiesa nell’adorazione: esamina il tuo cuore, affinché tu possa comprendere se stai adorando il Creatore attraverso il dono che hai ricevuto, o se stai adorando te stesso nascondendoti dietro a delle parole cristiane. Quando sei sul palco, chiediti per chi stai cantando e qual è lo scopo finale di quello che stai facendo. Sono le stesse domande che rivolgo a me stessa quotidianamente.

Queste parole non vogliono essere un giudizio, ma piuttosto un invito a servire il Signore con il tuo talento, perché la chiesa ha un estremo bisogno di musicisti consacrati al Signore e dediti al servizio, che “scompaiano” dalle luci, per puntare tutti i riflettori sul Dio che stanno adorando.

Prega. Pensaci. Usa la tua musica per servire Dio, affinché a Lui vada tutta la gloria.

 

 

Note :

  1. Se volete trovare una risorsa utile per cantare queste verità, vi consiglio il canto “Non valgo, no, per quel che ho”, titolo originale “My worth is not in what I own”, Keith, Kristyn Getty e Graham Kendrick.

 

Puoi trovare gli spartiti e le demo di questi canti sul sito di coramdeo.it alla pagina del progetto Cantiamo il Vangelo. Visita la pagina per ulteriori risorse musicali con testi ricchi di Vangelo.

 

Libro consigliato dall’Editore sul tema:

Canta!

 

 

Tematiche: Adorazione, Musica, Vita Cristiana

Simona Prota

Simona Prota

 

Sposata con Marcello Antonino ed è mamma di tre bambini. Il Signore le ha dato molteplici doni che mette a disposizione sia in Coram Deo sia nella Chiesa Sola Grazia. Ricopre il ruolo di tesoriere e segreteria. Impegnata nel progetto di produzione di canti per bambini e traduzione di canti per la Chiesa italiana con testi ricchi di Vangelo. Potete seguirla sul suo canale YouTube.

© Coram Deo

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