Assolutamente Dio è!
Cosa intende dire Dio affermando che lui è?
Ecco dieci significati che possiamo attribuirgli:
1. La sua esistenza assoluta implica che non ha un inizio. Ciò va al di là di ogni possibile comprensione. Ogni bambino chiederà prima o poi: “Chi ha fatto Dio?”; a questo punto ogni saggio genitore risponderà: “Nessuno l’ha fatto. Dio semplicemente è, ed è sempre esistito. Non ha inizio!”.
2. La sua esistenza assoluta implica che non ha fine. Se non è venuto all’esistenza, allora non può cessare di essere, perché è di per sé l’esistenza stessa; è Colui che è. Non c’è nulla al di fuori dell’esistenza: solo lui. Prima che creasse il mondo, esisteva solo una cosa: Dio.
3. La sua esistenza assoluta implica la sua realtà assoluta. Non c’è nessuna realtà che lo preceda o che prescinda da lui a meno che non sia lui a desiderarla e a trarla dal nulla. Prima che creasse il mondo, non era una di tante altre realtà, ma era già lì semplicemente come realtà assoluta. Rimane per sempre ciò che è fin dall’eternità: non c’erano spazio, universo o vuoto, ma solo Dio. Lui era assolutamente lì. Assolutamente tutto.
4. La sua esistenza assoluta implica che è totalmente indipendente. Non dipende da nessun altro per venire all’esistenza; non ha bisogno di nessuno che lo sostenga, lo consigli o lo renda quello che è. Ecco cosa s’intende quando si dice che lui è assoluto.
5. La sua esistenza assoluta implica che tutto ciò che non è Dio dipende totalmente da lui. Tutto è secondario e dipendente da lui; l’intero universo è totalmente subordinato essendo stato creato da lui e rimanendo in piedi minuto dopo minuto per sua decisione.
6. La sua esistenza assoluta implica che tutto l’universo è nulla se confrontato con Dio. La realtà contingente e dipendente non è che un’ombra rispetto alla sostanza della realtà assoluta e indipendente di Dio. È come l’eco di un tuono, come una bolla in un oceano. Tutto ciò che vediamo nel mondo o nelle galassie e che ci sorprende non è niente se confrontato con Dio. “Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui e sono da lui ritenute un nulla e vanità” (Isaia 40:17).
7. La sua esistenza assoluta implica che Dio è costante. È lo stesso ieri, oggi e in eterno; non può migliorare e non è in mutamento, ma semplicemente è colui che è. Non è possibile alcun tipo di sviluppo o progresso: non si può migliorare la perfezione assoluta.
8. La sua esistenza assoluta implica che Dio è lo standard assoluto di verità, bontà e bellezza. Dio non è tenuto a consultare alcun libro della legge per sapere ciò che è giusto; non fa uso di almanacchi per stabilire quali fatti siano veri. Non deve chiedere a nessuno cosa sia eccellente o bello; lui stesso ha deciso ciò che è giusto, vero e bello.
9. La sua esistenza assoluta implica che fa ciò che vuole e che ogni sua azione è giusta, buona e in accordo con la verità. Non c’è nulla che possa trattenerlo e impedirgli di portare a compimento ciò che più gradisce. È lui che ha creato, che ha progettato e che controlla ogni realtà, in quanto essere assoluto. Dunque è totalmente libero da ogni costrizione che non nasca dalla sua stessa volontà.
10. La sua esistenza assoluta implica che è la realtà più importante e fondamentale, la persona di maggior valore in tutto l’universo. È più degno d’interesse, attenzione, ammirazione e godimento di ogni altra realtà, incluso l’intero universo.
Questo è un estratto di Stupefatto da Dio, di J. Piper, pubblicato da Coram Deo
Tematiche: I nostri libri, Teologia
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