9 cose che dovresti sapere sulla Shoah

Oggi è il giorno della Memoria, una ricorrenza annuale in memoria delle vittime dell’Olocausto.
Ecco 9 cose che dovresti sapere in merito al genocidio più orribile che la storia abbia mai conosciuto:

 

  1. Il termine “Olocausto”, dal greco “holokauston”, che significa “sacrificato attraverso il fuoco”, si riferisce alla persecuzione nazista e al massacro pianificato del popolo ebraico. La parola biblica Shoah, che significa “calamità”, divenne la parola utilizzata comunemente dagli ebrei riferendosi all’Olocausto già all’inizio del 1940, specialmente in Europa e in Israele. Il termine “Olocausto” divenne popolare negli Stati Uniti quando nel 1978 la rete televisiva NBC mandò in onda una mini serie intitolata appunto “Olocausto”.

  

  1. L’Olocausto iniziò nel Gennaio 1933, quando Hitler salì al potere, e terminò tecnicamente l’8 Maggio 1945. Tuttavia, il piano ufficiale per lo sterminio del popolo ebraico fu elaborato alla Conferenza di Wannsee il 20 Gennaio 1942: quindici capi nazisti, che includevano segretari di Stato, alti funzionari, dirigenti di partito, ufficiali delle SS e altri leader di governo, tennero una riunione per pianificare una “soluzione finale per la questione degli ebrei in Europa” (I nazisti usarono la frase “Soluzione Finale” per riferirsi al genocidio degli Ebrei). Durante la riunione, l’ufficiale nazista Rainhard Heydrich espose le modalità in cui gli Ebrei in Europa sarebbero stati catturati e mandati nei campi di sterminio.

 

  1. I nazisti facevano distinzione fra campi di sterminio e campi di concentramento. I termini intercambiabili campi di “sterminio” (Vernichtungslager) e campi di “morte” (Todeslager) si riferiscono a campi la cui funzione primaria era il genocidio. A differenza dei campi di concentramento, i nazisti sapevano che la maggioranza dei prigionieri portati ai campi di sterminio non sarebbe sopravvissuta più di qualche ora dopo l’arrivo. Nei primi anni dell’Olocausto, gli Ebrei furono mandati prevalentemente in campi di concentramento (dove spesso morivano a causa delle torture e per la fame), ma dal 1942 in poi furono deportati quasi esclusivamente nei campi di sterminio.

 

  1. Inizialmente, il massacro nei campi di sterminio venne effettuato per mezzo di fucilazioni di massa. Tuttavia, le fucilazioni risultarono essere troppo dannose a livello psicologico per coloro che dovevano sparare. Successivamente, i nazisti tentarono lo sterminio di massa tramite l’utilizzo di mezzi esplosivi, ma anche questi strumenti si rivelarono inadeguati. Così i Nazisti cominciarono ad uccidere i prigionieri avvelenandoli con il gas (solitamente monossido di carbonio o pesticidi a base di cianuro). Le camere a gas potevano uccidere duemila prigionieri in una sola esecuzione. Una volta nelle camere a gas, circa un terzo delle vittime moriva immediatamente, ma l’agonia poteva durare anche venti minuti.

 

  1. L’utilizzo di camere a gas per lo sterminio di massa delle persone fu una caratteristica unica dell’Olocausto, senza precedenti nella storia. Mai nel passato erano esistiti strumenti che avessero lo scopo specifico di uccidere persone in massa. Furono allestiti campi di sterminio ad Auschwitz, Belzec, Chełmno, Jasenovac, Majdanek, Maly Trostenets, Sobibor, e Treblinka. Per ragioni politiche e logistiche, i campi di sterminio più tristemente famosi furono nella Polonia occupata dai nazisti, siccome la Polonia ospitava il maggior numero di Ebrei che risiedevano in Europa.

 

  1. In svariati campi di concentramento e di sterminio, i nazisti utilizzavano i prigionieri per condurre esperimenti scientifici di diverso genere come chiudere i soggetti in camere pressurizzate, testare nuove droghe su di loro, congelarli, provare a cambiare il colore degli occhi iniettando delle sostanze chimiche negli occhi dei bambini, ed eseguirono numerose amputazioni e operazioni chirurgiche di vario genere solitamente senza l’ausilio dell’anestesia. Uno dei più importanti fisici nazisti fu il dottor Josef Mengele, che lavorò ad Auschwitz. Secondo un testimone, Mengele cucì insieme le schiene di due fratelli gemelli di quattro anni, di nome Guido e Ina, nel tentativo di creare dei gemelli siamesi. I loro genitori riuscirono a trovare della morfina e li uccisero per porre fine alle loro sofferenze.

 

  1. Le chiese in tutta Europa rimasero prevalentemente in silenzio mentre gli Ebrei venivano perseguitati, deportati e uccisi dai nazisti. Come sostenne la studiosa dell’Olocausto Victoria J. Barnett, “nella Germania nazista, nel settembre 1935, c’erano solo pochi cristiani nelle Chiese di confessione protestante che si battevano affinché la loro chiesa prendesse una pubblica posizione in difesa degli ebrei. I loro tentativi, tuttavia, furono repressi dai conduttori delle chiese che volevano evitare conflitti con il regime nazista”.

 

  1. La più grande chiesa protestante presente in Germania negli anni ’30, fu la Chiesa Evangelica Tedesca, che comprendeva 28 chiese locali o “Landeskirchen”, che includevano in sé le tre maggiori tradizioni teologiche emerse dalla Riforma Protestante: Luterane, Riformate e Unite. La maggior parte dei 40 milioni di protestanti presenti sul territorio tedesco erano membri di queste chiese, nonostante fossero presenti piccole chiese protestanti dette “libere”, come ad esempio le chiese Metodiste e Battiste. Storicamente, la Chiesa Evangelica Tedesca si ritiene uno dei pilastri della società e della cultura tedesca, con una radicata tradizione teologica di lealtà allo stato. Durante gli anni ’20, dalla Chiesa Evangelica Tedesca emerse un movimento chiamato “Deutsche Christen”, o “Cristiani Tedeschi”. I “Cristiani Tedeschi” accolsero molti degli aspetti nazionalistici e razziali dell’ideologia nazista. Quando i nazisti andarono al potere, questo gruppo intravide la possibilità di creare una “Chiesa nazionale del Reich” e supportarono una “versione nazista” del cristianesimo. In opposizione ai “Cristiani Tedeschi”, emerse la “Chiesa Confessante” – la Bekennende Kirche. Nella Dichiarazione di Barmen, documento formulato al momento della sua fondazione, si dichiara che la fedeltà della chiesa deve essere nei confronti di Dio e della Scrittura e non nei confronti di un Führer terreno.

 

  1. Si sente comunemente dire che il numero totale di ebrei uccisi dai nazisti è di 6 milioni – circa il 78% dei 7,3 milioni di ebrei occupanti l’Europa a quel tempo. Ma oltre a questi, i nazisti uccisero dai 2 ai 3 milioni di prigionieri di guerra sovietici, 2 milioni di polacchi non ebrei, circa mezzo milione di Rom, duecentomila disabili e dissidenti religiosi e politici, quindicimila omosessuali e cinquemila testimoni di Geova, facendo salire il numero di persone sterminate all’ammontare di circa 11 milioni.

 

 

 

Tematiche: Cultura e Società, Sofferenza, Storia

Joe Carter

Joe Carter 

 

E’ redattore di The Gospel Coalition, redattore NIV Lifehacks Bible e co-autore How to Argue Like Jesus: Learning Persuasion from History’s Greatest Communicator. Serve come anziano alla chiesa Grace Hill a Herndon, Virginia. Puoi seguirlo su Twitter.

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