5 modi per ottenere il massimo quando sei senza lavoro

Ti sei mai ritrovato senza lavoro all’improvviso? Se forse non è capitato a te, certamente conosci qualcuno che si è trovato in questa situazione.
Essere licenziati può accadere per diversi motivi: crisi economica del paese oppure per mancanza di produttività e per mancanza di ambientamento nel posto di lavoro. Delle volte siamo noi stessi a lasciare il lavoro, oppure a motivo di una riduzione di personale.

Qualunque sia il motivo del licenziamento, questo ha un impatto immediato sul nostro benessere emotivo e finanziario. Lavorare è spesso strettamente collegato all’autostima, e ritrovarsi senza occupazione può portare a sentirsi inutili. La paura può toglierci il sonno. Ci possiamo ritrovare in una buco nero di amarezza e scoraggiamento che risucchia ogni nostra energia. Possiamo anche arrivare al punto di incolpare Dio per ciò che ci è successo.
Se siamo senza lavoro, come possiamo ottenere il massimo da questa situazione?

 

Cinque passi in avanti

Se guardarci indietro e imparare dalle precedenti esperienze lavorative può essere utile, la nostra forza dovrebbe focalizzarsi primariamente sul come andare avanti nella maniera più saggia.

Possiamo avere fiducia che un Dio sovrano è in controllo delle nostre circostanze e che Egli guiderà e provvederà per noi mentre noi continuiamo a camminare per fede. Scrivendo ai credenti in Roma, Paolo ricorda loro l’inamovibile amore di Dio e offre la sicura promessa sulla quale possiamo ancorare con certezza le nostre vite: “E sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio” (Rom. 8:28).

Con piena fiducia in Dio e nelle sue promesse, possiamo intraprendere delle scelte positive che ci aiutano ad andare avanti.

 

Eccone almeno cinque.

 

1. Crea una routine lavorativa per la tua vita.

In molti casi, cercare un lavoro è un’occupazione a tempo pieno, perciò programma la tua giornata e settimana in base a questa routine. Organizza la tua vita come se avessi un vero lavoro a tempo pieno.


2. Abbi un ritmo di vita disciplinato.

Questo comprende il mangiare sano, esercizio fisico e la formazione spirituale. Sebbene le nostre finanze siano limitate, cerca di trovare anche opportunità per divertirti e svagarti.
In aggiunta a tutto questo, cerca delle opportunità di volontariato e per cerca sempre di aiutare gli altri. Un’idea potrebbe essere quella di dedicare qualche ora a settimana come volontario in un centro di accoglienza, o assistendo gli immigrati, oppure servire la chiesa in vari modi.

 

3. Non rinunciare a fare degli aggiustamenti finanziari alla tua vita.

Riconsidera il tuo budget facendo degli aggiustamenti in base alla riduzione delle tue entrate. In molti casi questo significherà una forte riduzione delle tue spese che ti permetterà di sperimentare un stile di vita più semplice. Ad esempio, cerca di evitare del tutto l’utilizzo di carte di credito o fare acquisti a rate.


4. Trova un gruppo di supporto con altre persone che sono in cerca di un lavoro.

Non solo sarai incoraggiato dal constatare che non sei l’unico che affronta il disagio della disoccupazione, ma creerai nuove amicizie e scoprirai nuove possibilità lavorative che prima non consideravi.

 

5. Esci di casa!

Incontra più persone possibili, in particolare persone che potrebbero apriti una porta o allargare i tuoi orizzonti per la ricerca di un lavoro. Prega fortemente. Fai il tuo dovere. Crea contatti. Prendi l’iniziativa. Continua a chiedere, a bussare, a cercare e si aprirà una porta.


Prescrizione per una speranza viva.

Come pastore interagisco regolarmente con persone che si ritrovano improvvisamente senza lavoro. Nonostante sia una circostanza di vita difficile, spesso osservo che è anche un momento utile di crescita spirituale e personale. A volte la disoccupazione ci permette di avere un tempo riservato per delle valutazioni personali e per esplorare opportunità lavorative, due realtà impossibili se si ha un lavoro a tempo pieno. Dio spesso permette che una porta si chiuda così da guidarci verso una porta aperta che si addice maggiormente alla nostra persona.
Un lungo periodo di disoccupazione può essere stressante e impegnativo. Può facilmente condurci a sentimenti di scoraggiamento ed isolamento. Cosa fare quando la fiamma di speranza nei nostri cuori sembra spegnersi? Memorizzare e meditare la Parola di Dio riaccende sempre la fiamma della nostra speranza. Come pastore, spesso scrivo una prescrizione per quelli che stanno combattendo in questa situazione, in modo che possano rimanere speranzosi nel mezzo di circostanze difficili. Così su un foglio di carta scrivo il testo delle Scritture che va memorizzato e meditato per tre volte al giorno.

La mia prescrizione più frequente per avere una speranza viva è il Salmo 121.
Lo raccomando anche a te.

 

Canto dei pellegrinaggi.

Alzo gli occhi verso i monti…
Da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto vien dal Signore,
che ha fatto il cielo e la terra.
Egli non permetterà che il tuo piede vacilli;
colui che ti protegge non sonnecchierà.
Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà.
Il Signore è colui che ti protegge;
il Signore è la tua ombra; egli sta alla tua destra.
Di giorno il sole non ti colpirà,
né la luna di notte.
Il Signore ti preserverà da ogni male;
egli proteggerà l’anima tua.
Il Signore ti proteggerà,
quando esci e quando entri, ora e sempre.

 

 

 

Tematiche: Chiesa, Teologia, Vita Cristiana

Tom Nelson

Tom Nelson è pastore della chiesa Christ Community Church (EFCA) in Leawood, Kansas, e membro del comitato di The Gospel Coalition. Tom Nelson è anche autore di Work Matters: Connecting Sunday Worship to Monday Work.

© The Gospel Coalition, © Coram Deo

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