Cinque domande sul pensionamento
D: In cosa consiste un buon pensionamento?
R: Un buon pensionamento ha molte caratteristiche, ma ce n’è una che non si può trascurare. Molti lavoratori ne denunciano la mancanza e lo desiderano. I più giovani stanno cercando una carriera che glielo possa offrire. Che cos’è? È l’equilibrio nella vita. Io penso all’equilibrio come all’abilità di vivere secondo le proprie priorità senza che siano dettate da qualcun altro.
Tipicamente, quelli che lavorano a tempo pieno si sentono sbilanciati perché trascorrono troppo tempo ed energie per lavorare senza averne abbastanza per il resto della vita quotidiana. Questo potrebbe includere il passare del tempo con la famiglia, il fare dell’attività fisica, divertirsi o semplicemente rilassarsi.
Molti cristiani si lamentano di non avere tempo per passare momenti di comunione con Gesù o per servire attivamente. Il pensionamento è il momento ideale per ritrovare l’equilibrio.
Se stai prendendo in considerazione il pensionamento o se sei pensionato e stai facendo delle rettifiche sul tuo percorso, ora è il tempo di riequilibrare la tua vita. Questo fornirà le fondamenta per un buon pensionamento.
D: Quali sono le tue priorità?
R: Per ottenere l’equilibrio bisogna prima valutare attentamente le proprie priorità. Per i cristiani è facile poiché la loro priorità primaria dovrebbe essere quella di glorificare Dio. Partendo da questo presupposto, Gesù ci insegna due modi basilari su come farlo: amare Dio e amare il prossimo.
Amare Dio comporta dedicare del tempo a Lui, a leggere e a studiare la Parola, pregando ed esercitando alcune delle discipline spirituali. Amare il prossimo implica passare del tempo con altri, ascoltare i loro bisogni e fare ciò che si può per aiutarli. Questo si può vedere illustrato in modo significativo quando Gesù visita la casa di Maria e Marta. Marta si affannava preparando il loro pasto: lei amava il prossimo. Maria fu lodata per essersi seduta ai piedi di Gesù, a godere della sua presenza e dei suoi insegnamenti: lei amava Dio. Un buon pensionamento ci richiede di vivere con un giusto equilibrio tra amare Dio e amare il prossimo.
Una volta capite le penultime e le ultime priorità, bisogna pensare a delle priorità minori ma essenziali. Queste saranno soggettive poiché saranno diverse da persona a persona. Per quanto mi riguarda ce ne sono tre maggiori:
- Avere un piano finanziario che mi permetta di provvedere ai miei bisogni, adeguato alla mia aspettativa di vita. Ricordati della parabola delle dieci vergini in cui Gesù rimprovera le cinque stolte che non si erano organizzate a sufficienza per provvedere a loro stesse fino all’arrivo dello sposo. Una delle nostre priorità deve essere quella di gestire con cautela i soldi che Dio ci dà per provvedere alle nostre esigenze previste.
- Se sei benedetto con una famiglia, questa deve essere una priorità. Il tempo passato con i figli ed i nipoti è un dono che forse solo tu puoi fare. Puoi insegnare loro di Dio e che cosa significa vivere per fede. Questo porterà gloria a Dio e sarà parte di un’eredità che lascerai loro quando Lui ti chiamerà in gloria.
- Mantenere la propria salute. È triste vedere un pensionamento, che potrebbe portare tanta gloria a Dio, rovinato da problemi di salute potenzialmente evitabili. Se sei vicino alla pensione sottoponiti ad una valutazione della tua salute. Comincia con una valutazione fisica dal tuo dottore di fiducia, poi vai in palestra, in piscina e consultati con un istruttore per vedere dove hai bisogno di rimetterti in forma, come farlo e come mantenerla.
Conoscere le proprie priorità è il prossimo passo verso un buon pensionamento.
D: Quando bisognerebbe andare in pensione?
R: Il prossimo passo verso un pensionamento riuscito è andare in pensione al momento giusto. Avere un’età prefissata, come 65 anni ad esempio, non ha molto senso, sebbene si sia forzati dal datore di lavoro. Diverse considerazioni potrebbero costringerti ad andare in pensione prima di quell’età o dopo. Queste potrebbero riguardare le tue finanze, motivi personali o bisogni di salute in famiglia. Se spetta a te decidere quando andare in pensione, allora il momento per farlo dovrebbe scaturire dalla tua priorità assoluta. La domanda chiave da porsi è: la mia vita porta più gloria a Dio se continuo a lavorare o in quello che potrei fare dopo il pensionamento? A questo punto, rifletti su come meglio portare a compimento le tue altre priorità.
Ci sono diverse ragioni per pensionarsi a un’età più giovane. La prima di queste è per avere più anni da trascorrere investendo in attività che sono più coerenti con le tue priorità. Un’altra ragione per farlo è perché ci si sente stanchi o esauriti, avendo perso entusiasmo per il lavoro. Se questo è il tuo caso, la qualità della tua prestazione è deteriorata ed è tempo di fare dei cambiamenti.
Ma ci sono anche buone ragioni per continuare a lavorare. Ricordati di come Dio diede un lavoro da svolgere ai nostri progenitori prima che peccassero. Lavorare è ciò per cui siamo stati creati. Inoltre, molti hanno trovato il pensionamento deludente: un numero sorprendente tra quelli che si sono pensionati prima dei 65 anni sono ritornati a fare qualche tipo di lavoro per noia o per il desiderio di essere coinvolti in qualcosa di più significativo. Una terza ragione è che forse si è raggiunto l’apice in termini di abilità e stipendio e questo ci fornisce la possibilità d’influenzare la vita di colleghi o di persone più giovani e di essere più generosi. Dio ci dà queste opportunità e bisogna esserne dei buoni amministratori. Infine, lavorare ci offre delle attività chiaramente definite ogni giorno, ci impedisce di perdere tempo e previene la noia. La vita senza lavoro può essere un adattamento difficile, quindi, sarebbe meglio continuare a lavorare.
Se si sta andando in pensione, la prossima domanda è:
D: Come assegni le priorità agli obiettivi dopo il pensionamento e come le tieni in equilibrio?
R: Ora che sei pensionato, è tempo di afferrare la tua nuova libertà e dare il giusto equilibrio alle tue priorità. Tipicamente, durante gli anni lavorativi, hai passato più tempo a servire gli altri che godere del tempo con Gesù. Questo, più di ogni altra cosa, ti ha forse sbilanciato ed è ora un’abitudine difficile da perdere.
Sarebbe saggio, dunque, che tu ti prendessi un periodo lungo, forse di mesi o anche di un anno, per rinnovarti spiritualmente. Siccome hai lavorato duramente tutta la tua vita, ora è tempo di rallentare, riorientarsi e fare dei cambiamenti.
Dio stesso si è riposato dopo la creazione e ha comandato al suo popolo di prendersi un giorno di riposo. Prima di lanciarti a fare altre attività, potresti aver bisogno di tempo per riposare. Dovrai rinnovare ed espandere significativamente il tuo tempo quotidiano dedicato alla preghiera, ad ascoltare Dio parlare attraverso la lettura e lo studio della Bibbia e praticando le altre discipline spirituali. Potrebbe esserti d’aiuto formare un gruppo di nuovi amici spiritualmente ferventi e programmare degli incontri regolari per avere comunione e supporto. Questo periodo di pausa ti permetterà di riconsiderare le tue altre priorità come le finanze, la famiglia e il benessere, e come riservare del tempo per tutto ciò. Inoltre, ti darà del tempo per esplorare nuovi modi in cui poter servire produttivamente una volta deciso di procedere alla fase successiva della tua vita.
Potrebbe essere allettante, ma non permettere a questo periodo di riflessione e reindirizzamento di trasformarsi in una vacanza permanente. Presto dovrai tornare al tuo regolare servizio produttivo. La vita in pensione è troppo corta, sarà finita prima che tu te ne accorga, e un giorno sarai davanti al tuo Salvatore a rendergli conto di come avrai usato gli anni che Lui ti ha dato. Ma, adesso che torni a fare qualcosa di più fruttifero, sei libero di vivere secondo le tue priorità e assicurarti che siano ben equilibrate. Se fallisci nel farlo, sarà colpa tua. Questo ci porta alla domanda finale.
D: Cosa dovresti fare ogni giorno in pensione?
R: Siamo onesti, non sarai in grado di realizzare tutte le tue priorità e mantenere un lavoro a tempo pieno. Ma, si spera, non avrai bisogno di incrementare il tuo reddito. Questo dovrebbe essere davvero liberatorio. Sei libero di scegliere qualcosa in cui sei bravo, che ti piace e di cui ne beneficerà il regno di Dio. Un suggerimento è di considerare il tuo lavoro attuale. Sei presumibilmente bravo e ti piace. Chiediti cosa ti piace di più e cosa ti piace di meno del tuo lavoro. Ora approfondisci le cose che ti piacciono, elimina quelle che trovi faticose ed esplora come puoi impiegare quelle abilità per il regno di Dio. Questo potrebbe portarti a scoprire come servire in pensione.
Dall’altra parte, Dio potrebbe portarti a fare qualcosa di totalmente diverso dal tuo lavoro precedente. Potrebbe darti l’opportunità di fare qualcosa insieme al tuo coniuge o sviluppare un interesse che hai avuto per anni ma che non hai potuto coltivare. Potrebbe essere un’attività di volontariato o un lavoro pagato. Il volontariato potrebbe darti più libertà, ma uno stipendio ti costringerebbe a un livello di impegno più alto. Potresti avere bisogno di tale disciplina. In ogni caso, aiuta a fare qualcosa regolarmente e a non agire d’impulso.
Ricordati che il pensionamento ti offre una libertà tutta nuova di poter vivere la tua vita secondo le priorità che Dio ti ha dato. Approcciati ad esso in modo consapevole per assicurarti di glorificare Dio mantenendo l’equilibrio tra l’amore per Dio e l’amore per il prossimo.
Buon pensionamento!
Traduzione a cura di Madalina Dirlea
Photo by Mihály Köles on Unsplash
Tematiche: Coraggio, Crescita spirituale, Cultura e Società, Disciplina, Pensionamento, Vita Cristiana, Volontà di Dio
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