1 Corinzi 7: abusi, separazione e divorzio
Sapete che il matrimonio è sacro. Vi siete impegnati davanti agli amici, alla famiglia e a Dio ad amare il vostro partner “finché morte non vi separi”. Ma la violenza è peggiorata. Quello che era iniziato come un occasionale sfogo di rabbia si è evoluto in una spinta, un colpo e altri scontri spaventosi.
Potreste provare vergogna, tristezza, rabbia o un intero mix di emozioni. Forse vi sentite sopraffatti e in conflitto. Volete essere fedeli al vostro partner e a Dio, ma non vi sentite più al sicuro a casa. Che cosa dovreste fare?
Dio odia ogni forma di abuso. È contro il suo carattere. Una persona violenta cerca di guadagnare potere e di dominare; Gesù si è svuotato della sua gloria e si è fatto servo (Fil.2:5-11). Un maltrattatore ti fa sentire inutile, isolato e vergognoso; Gesù ti fa sentire amato, apprezzato e al sicuro.
Dio vede la tua sofferenza e desidera che finisca.
Matrimonio e adulterio
Dio ha fatto del matrimonio un’unione sacra e non dobbiamo prendere alla leggera l’idea del divorzio. Quando i farisei chiesero a Gesù,
«È lecito mandare via la propria moglie per un motivo qualsiasi?» Ed egli rispose loro: «Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina e che disse: “Perciò l’uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne“? Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi». (Matt. 19:3-6)
Ma i farisei sapevano che la legge di Mosè permetteva il divorzio (Deu. 24:1-4), così lo chiesero a Gesù:
«Perché dunque Mosè comandò di scriverle un atto di ripudio e di mandarla via?» Gesù disse loro: «Fu per la durezza dei vostri cuori che Mosè vi permise di mandare via le vostre mogli; ma da principio non era così. Ma io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per motivo di fornicazione, e ne sposa un’altra, commette adulterio». (Matt. 19:7-9)
Dio vuole che il matrimonio sia un’unione che dura tutta la vita, ma a causa della peccaminosità umana – “durezza dei cuori” – ci sono situazioni in cui Egli permette il divorzio.
La prima di queste situazioni è “l’immoralità sessuale”. Il sesso è destinato a essere condiviso solo tra un marito e una moglie. Quando qualcuno commette un’infedeltà, rompe il legame del suo matrimonio. E quel peccato addolora Dio.
Se il coniuge commette adulterio, si può scegliere di perdonarlo e cercare la riconciliazione. Se lo faceste, sarebbe saggio cercare anche l’aiuto del vostro pastore e di un consulente. Ma se il vostro coniuge ha rotto il legame matrimoniale, Dio vi permette anche di divorziare.
Matrimonio e separazione
L’apostolo Paolo ci dice che c’è un’altra situazione in cui Dio permette il divorzio: “Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono obbligati a continuare a stare insieme; ma Dio ci ha chiamati a vivere in pace” (1 Corinzi 7:15).
Il matrimonio è un’unione di due persone. Se il vostro partner non credente vi lascia senza alcuna intenzione di ritornare, ha rotto quel legame. E così, proprio come nel caso dell’adulterio, siete liberi di cercare la riconciliazione o il divorzio.
Molti pastori e teologi, me compreso, credono che l’abuso possa portare alla separazione. Il vostro partner può imporvi condizioni così intollerabili da costringervi a lasciare la casa. Questo abbandono forzato ha lo stesso effetto che avrebbe se il vostro partner avesse fatto le valigie e si fosse trasferito dall’altra parte del paese, per non tornare mai più.
Se vi sentiste insicuri in casa vostra, potreste dover fuggire. Chiedete consiglio al vostro pastore o a un consulente esperto. Se il vostro partner diventa violento, non esitate a chiamare il 112. Dio ascolta le vostre grida e non desidera che soffriate in questo modo.
È importante sapere che il comportamento del tuo partner non è mai colpa vostra. Siamo tutti responsabili delle nostre azioni e voi non meritate mai di essere maltrattati, indipendentemente da ciò che avete o non avete fatto. Il vostro partner può cercare di farvi credere che la colpa sia vostra, ma la Parola di Dio insiste sul contrario. Come disse Gesù: “Perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l’uomo.” (Marco 7:21-23). Il nostro peccato non viene da quello che ci fanno gli altri. Il nostro peccato viene da dentro. Se il tuo partner è violento, è a causa del suo stesso peccato.
Anche se gli abusi possono essere motivo di divorzio, la decisione non dovrebbe essere presa per conto proprio. Chiedete il parere degli anziani o dei pastori della vostra chiesa. Essi possono accompagnarvi e aiutarvi a capire se si tratta di un abuso e, in caso affermativo, di quale tipo e quale strada prendere. (Sfortunatamente, alcune chiese non riescono a proteggere le vittime di abusi e potrebbe essere necessario cercare aiuto altrove).
Come già detto, 1 Corinzi 7:15 dice: “se il non credente si separa, si separi pure”. Se il vostro partner fosse violento e si considera cristiano, la Chiesa dovrebbe esercitare la disciplina – prima di tutto ammonendo il vostro partner, e, se rimane impenitente, scomunicandolo. La scomunica dichiarerebbe di fatto il vostro partner non credente e voi sareste liberi di divorziare.
Riconosce l’abuso
Quasi una donna su tre qui negli Stati Uniti è stata schiaffeggiata, spinta o spinta da un partner intimo a un certo punto della sua vita. E la violenza sessuale si verifica nel 40-45% dei rapporti di maltrattamento.[1] Tragicamente, gli abusi domestici sono comuni. Tuttavia, possono essere difficili da riconoscere.
I coniugi violenti sono spesso altamente manipolatori. Possono cercare di convincerti che quello che hanno fatto non è stato un grosso problema, che miglioreranno, o che tu li hai spinti ad agire in quel modo. Può essere ancora più difficile riconoscere l’abuso se il vostro partner è ben voluto, ha successo o è un leader nella vostra chiesa. Il vostro partner può lasciarvi confusi su cosa pensare o come sentirvi.
Nessuno dovrebbe vivere nella paura del proprio coniuge. Se non siete sicuri di cosa fare, considerate la possibilità di parlare con il vostro pastore o un amico fidato. Spesso saranno in grado di vedere la situazione più chiaramente. Il vostro partner potrebbe cercare di isolarvi da queste relazioni. Questo è un segno di abuso. Se non vi sentite in grado di uscire di casa o non siete pronti a parlare con qualcuno che conoscete, potete chiamare il numero gratuito antiviolenza e stalking (1522).
Può anche essere utile tenere una registrazione scritta degli scontri e di ciò che accade dopo. Queste note possono aiutare a identificare eventuali modelli di abuso. Gli abusi di solito peggiorano col tempo. Se siete preoccupati per la vostra sicurezza o per quella dei vostri figli, chiedete aiuto.
Dio desidera che la vostra sofferenza finisca
Dio si preoccupa della vostra sicurezza. Egli vede la vostra sofferenza e desidera che finisca. L’abuso non è mai colpa vostra. Non c’è posto per l’abuso in un matrimonio.
Se pensate che il vostro partner possa essere violento, gridate a Dio. E chiedete il consiglio dei vostri anziani e dei vostri pastori, che possono sostenervi e guidarvi con amore e saggezza.
Traduzione a cura di Davide Ibrahim
[1] Secondo i dati ISTAT “in Italia Il 31,5% delle 16-70enni ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro e il tentato stupro”. (N.d.T.)
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